Giorno: 3 Novembre 2009

La Corte dei diritti umani: “No al crocefisso in classe”

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha emesso oggi una sentenza nella quale stabilisce che esporre il crocifisso nelle classi della scuola pubblica è contrario al diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le proprie concezioni religiose, e al diritto degli alunni alla libertà di religione. Il caso riguarda un ricorso di una cittadina italiana, Soile Lautsi,residente ad Abano Terme, che aveva protestato durante l’anno scolastico 2001-2002, per la presenza del crocifisso nelle classi dei suoi figli, che considerava contraria al principio di laicità dello Stato. Nel maggio 2002, la direzione della scuola aveva deciso di lasciare il crocifisso nelle classi, e in questo senso si era espressa più tardi una circolare del Ministero della Pubblica istruzione indirizzata a tutti i direttori delle scuole pubbliche. «La presenza del crocifisso, che è impossibile non notare nelle aule scolastische – si legge nella sentenza dei giudici di Strasburgo – potrebbe essere facilmente interpretata dagli studenti di tutte le età come un simbolo religioso, che avvertirebbero così di essere educati in un ambiente scolastico …

Europa medicina per tutte le riforme

Bersani a Bruxelles incontra Almunia: “Per uscire dalla crisi interventi sui redditi, sulle imprese e sui cantieri delle infrastrutture. Sono necessari un po’ di soldi in tasca ai redditi medio-bassi”. Un giornata piena di impegni e di incontri quella del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che, ha Bruxelles, ha discusso con diversi membri della Commissione e del Parlamento europeo. Candidatura di Massimo D’Alema. Contento per l’evoluzione positiva e i passi in avanti sul Trattato di Lisbona con la firma del presidente ceco Klaus (la Repubblica Ceca era l’unica dei 25 stati membri ad non aver ancora firmato il Trattato ndr), Bersani ha giudicato molto positiva la candidatura di Massimo D’Alema al ruolo di Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea. “E’ una candidatura apprezzata – ha dichiarato il leader del Pd – ma la partita è ancora complicata. In una dimensione europea così vasta, le candidature sono sottoposte a intemperie, ma per l’Italia è già importante avere una candidatura così prestigiosa”. “Sono giorni importanti – ha continuato – per l’Europa e deve ripartire …

Mediaset alla “guerra politica”: «Più aggressività», di Natalia Lombardo

La strategia mediatica del cavaliere si concentra su vari fronti: dalla modifica della par condicio, col ritorno degli spot elettorali in tv e la parte del leone ai partiti maggiori, alla dose quotidiana delle anticipazioni del libro di Bruno Vespa che regolano il timone politico della giornata. Dagli annunci sulla riforma della giustizia snocciolati dal ministro Alfano alle confuse intrusioni mediatiche di Ghedini. E infine, dalle irruzioni telefoniche nei talk show del presidente del Consiglio (che il deputato Pd Zaccaria sospetta usino corsie preferenziali, come la linea telefonica della regia a Ballarò) al lavorio del direttore generale Rai, Masi, per trovare uno spazio in prima serata all’attaccante Maurizio Belpietro, per raddoppiare le Porte amiche di Vespa. Eanche a Mediaset il premier vuole rafforzare il fronte difensivo: a Palazzo Grazioli non soddisfa, dicono, la gestione dell’informazione da parte di Mauro Crippa, così Piersilvio e Niccolò Querci starebbero studiando una linea più offensiva. Una mossa è l’arrivo di Andrea Pucci alla vicedirezione del Tg5 di Mimun, e, sembra abbia anche il compito di dare una scossa ad …

“Par condicio, un’altra legge ad personam”, di C. L.

ROMA – Il progetto berlusconiano di riforma della par condicio in vista delle regionali inizia il suo iter in Parlamento e il centrosinistra insorge: «È una nuova legge ad personam». Ieri la pubblicazione del ddl firmato dal pidiellino Ignazio Abrignani negli atti ufficiali di Montecitorio e l’assegnazione alle commissioni Comunicazioni e Affari costituzionali. La proposta, già registrata col numero 2805, che gode dell’imprimatur del premier Berlusconi e del ministro Scajola, prevede la cancellazione della par condicio, appunto, per dar spazio su radio e tv ai partiti in proporzione alla loro presenza in Parlamento. E poi, diritto di tribuna per tutti per un massimo del 10 per cento degli spazi e il ritorno degli spot a pagamento. Ma il firmatario del ddl, Abrignani, responsabile elettorale del Pdl, annuncia già una modifica a quella parte del testo contestata più delle altre. «Per togliere alibi alla sinistra – dice – proporrò un emendamento soppressivo del comma che prevedeva la reintroduzione degli spot elettorali a pagamento». Novità non casuale, che matura dopo che il presidente della Camera Fini – …

“Diario di un terremoto dimenticato”, di Vittorio Emiliano

Si parla poco ormai del post-terremoto aquilano. È passata la consegna del silenzio o del “tutto va ben” assoluto. Ma qual è la situazione reale al di là del taglio di qualche nastro? Ecco un “diario” estratto dalle cronache locali del Messaggero, per lo più di Claudio Fazzi. Lunedì 26 ottobre: nuova scossa di terremoto semina panico. Quanti sono rimasti fuori dalle assegnazioni di case e qui lavorano o hanno figli a scuola chiedono camper e container. Rifiutano di trasferirsi lontano. I costruttori locali denunciano: i siti che ricevono le macerie sono chiusi o inesistenti. Quelli aperti hanno prezzi troppo alti. Così c’è chi scarica nei dirupi, lungo i torrenti o sopra altri cumuli. La Protezione Civile rimborsa soltanto le perizie geologiche. Martedì 27: il Rettore dell’Università dell’Aquila, Ferdinando di Orio: è pronto a dimettersi qualora «le giuste attese degli studenti restassero ancora inevase » per servizi e alloggi.Hascritto una lettera al presidente Napolitano. Sospendere le iscrizioni «avrebbe significato la morte dell’Università aquilana» che dà lavoro a oltre mille persone. Mercoledì 28: anche il sindaco …

“Contrordine ricercatori: l’aumento non c’è”, di Flavia Amabile

Era scritto nero su bianco nel comunicato dell’ufficio stampa del ministero dell’Istruzione, e tutte le agenzie di stampa lo hanno fedelmente riportato: nella riforma dell’università varata la scorsa settimana l’assegno per i ricercatori sarebbe stato rivisto, aumentando lo stipendio da 1300 a 2100 euro. I ricercatori esultavano, in fondo qualcosa avevano ottenuto, ma non sapevano che nel frattempo qualcosa di misteriosamente imponderabile si stava consumando che avrebbe cancellato l’aumento, e introdotto tante piccole parole tra un comma e l’altro dei quindici articoli del provvedimento fino a renderlo un po’ meno meritocratico, meno anti-baronale e anche meno trasparente. Tutto inizia venerdì 23 ottobre, giorno di Consiglio dei ministri. Alle dieci del mattino il testo definitivo è pronto. Sono 23 pagine con in alto la dicitura «versione 6» e la data «venerdì 23 ottobre ore 12». La riunione però salta, il premier Silvio Berlusconi ufficialmente è bloccato in Russia, tutto è rinviato. Poco male, viene convocata una nuova riunione del governo. In teoria, il testo dovrebbe soltanto essere ripresentato. E’ vero, ma solo in parte. Il giorno …

“Querele e freni alle intercettazioni. Ecco come si imbavaglia la stampa italiana”, di Stefano Corradino

“Hanno fatto bene a consentire la trasmissione dello sconcertante video dell’esecuzione di camorra avvenuta a Napoli anche per mettere i cittadini di fronte alla loro responsabilità umana e civile: l’indifferenza colpevole e vergognosa dei passanti che scavalcano quel corpo come fosse un cumulo di immondizia fa rabbrividire…” ”. Così Roberto Morrione, presidente di “Libera Informazione” e già direttore di Rainews24 commenta la polemica di ieri sulla scelta di mandare in onda le immagini dell’omicidio avvenuto lo scorso maggio nel rione Sanità. Morrione, parla di mafia, politica e informazione a pochi giorni dalla conclusione degli Stati Generali di “Libera”. Agli “Stati Generali contro la mafia” avete analizzato a fondo il problema delle connivenze e delle omertà, dei rapporti tra organizzazioni criminali e il mondo politico, economico, finanziario. E avete parlato delle strategie da adottare. Pochi giorni prima anche Berlusconi era intervenuto su questo tema esclamando “sconfiggerò la mafia!”… Le affermazioni di Berlusconi fanno parte di una sua profonda inquietudine e probabilmente di una debolezza di fondo su queste tematiche. Detto questo averlo sentito dire pochi mesi …