Giorno: 5 Novembre 2009

La Cocaina invade l’Europa. L’Italia al top per il consumo

Ecco il Rapporto 2009 dell’Osservatorio europeo sulle droghe. Una coltre di cocaina avvolge l’Europa. Oltre 13 milioni di europei adulti hanno provato la polvere bianca nella loro vita. Di questi, 7,5 milioni sono giovani (15-34 anni): tre milioni di questi l’hanno usata negli ultimi 12 mesi. Nel dettaglio l’Italia si conferma uno dei Paesi a più alta prevalenza, insieme a Danimarca, Spagna, Irlanda e Regno Unito. La polvere bianca si conferma così la sostanza stimolante illegale più popolare in Europa, mentre diminuisce “la popolarità dello spinello”. Lo dice il Rapporto 2009 dell’Osservatorio europeo sulle droghe presentato oggi a Bruxelles, che conferma la diffusione costante della cocaina e rivela come il mix di droghe e alcool sia il responsabile della maggior parte dei problemi legati alle sostanze stupefacenti. Cocaina. In Italia, Danimarca, Spagna, Irlanda e Regno Unito, nell’ultimo anno, l’uso tra i giovani si è attestato tra il 3,1% e il 5,5%, mentre nella maggior parte degli altri Paesi europei si registra una tendenza alla stabilizzazione o all’aumento del consumo nella fascia d’età 15-34 anni. Tra …

“L’intreccio fra politica e sanità è molto diffuso e va fermato”, di Federica Fantozzi

Il senatore «Il privato non è il diavolo e il pubblico non è la perfezione. L’inefficienza dirotta i pazienti verso le cliniche. E fra i medici bisogna scegliere i migliori curricula, non gli amici». Senatore Ignazio Marino, quanto è effettivo il controllo di Stato e Regioni sul Ssn e quanto invece pesa l’azione delle lobby? «Dai dati del consiglio nazionale dell’economia e del lavoro emerge in Italiaundoppio binario pubblico/ privato nelle strutture di ricovero che di fatto risponde alla scelta politica di alcune Regioni». In che modo si concretizza? «Un esempio estremo: in Val d’Aosta c’è una struttura pubblica e nessuna casa di cura privata abilitata.E l’assistenza sanitaria è al 70% di proprietà pubblica e al 30% privata. In Lazio, Campania e Sicilia invece è 50% pubblico e 50% privato accreditato. Nel Lazio ci sono 77 cliniche pubbliche contro 85 private, in Lombardia 60 contro 73. È ovvio che c’è unascelta di favorire le attività erogate attraverso il privato». È necessariamente un male? «Il privato non è il diavolo e il pubbliconon è la perfezione. …

“Ottimisti, ma senza banda larga”, di Massimo Giannini

L’ottimismo, a volte, è l’oppio dei popoli. Fa bene Giorgio Napolitano ad invitarci alla prudenza, quando si cavalca con troppa disinvoltura la tigre (finora più mediatica che economica) della “ripresa”. Fa bene a ricordarlo soprattutto al governo, che sulla materia brilla per “asimmetria”. Un esempio clamoroso, di queste ore. Per un presidente del Consiglio che già vede le “verdi vallate” della crescita, c’è un sottosegretario alla presidenza del Consiglio che, preoccupato per le emergenze, taglia i fondi dove servirebbero come il pane. Internet, la rete, tutto quello che in questi mesi e in questi anni ha consentito alle imprese di modernmizzarsi e ai cittadini di informarsi. È accaduto ieri, infatti, che Gianni Letta abbia annunciato il congelamento degli 800 milioni di euro per lo sviluppo della banda larga, cioè l’ampliamento e il potenziamento della fibra ottica sulla rete fissa di telecomunicazioni. Le risorse erano state già ricavate all’interno dei fondi del Fas (il Fondo per le aree sottosviluppate). Rientravano in un progetto di recupero del cosiddetto “digital divide” italiano, messo a punto dal ministro Paolo …

“Quando la punizione diventa un inferno”, di Adriano Sofri

Per conoscere un paese, vai a guardare le sue galere. Bella frase, eh? Lo ripetono in tanti, non ci crede quasi nessuno. Le galere sono inguardabili, per definizione. Vi si compiono pratiche di cui non vogliamo sapere niente, nella realtà: nei film invece ci piace moltissimo. I film sono fatti apposta per accontentare la nostra voglia di guardare cose inguardabili: tanto è un film, non ci impegna, finisce e andiamo a dormire contenti. Ora si è capito che la politica è questione di corpi. Aggiustiamo la frase: se volete conoscere la politica dei corpi, andate a guardare le galere. Prima ancora che gli ospedali, perché le galere sono anche i peggiori degli ospedali. La giustizia – non dico la bella aspirazione a qualcosa che non esiste, ma la sua professione: tribunali, giudici, processi – si ferma alle soglie del carcere, quando gli accusati o i condannati vengono passati ai birri. Là cessano di essere persone, e perfino di essere diversi fra loro. Non importa che siano innocenti incarcerati in attesa di un giudizio che li …

“Un’agenda economica per il nuovo Pd”, di Boeri Tito

Il ministro dell’Economia prende tempo sostenendo che non sa cosa può fare, che attende il gettito dello scudo per decidere. La verità è che non sa cosa deve fare, non ha un progetto. Più che i soldi gli mancano le idee. Si limita a reagire alle richieste degli altri che, ovviamente, diventano sempre più pressanti. Per questo è oggi essenziale che ci sia un’opposizione in grado di imporre la propria agenda. Nel vuoto di idee, imporre un’agenda al governo è una missione tutt’altro che impossibile. Lo dimostrano i primissimi passi di Dario Franceschini, quando il neosegretario aveva posto al centro del confronto politico una riforma, quella degli ammortizzatori sociali. Sarà un partito mai nato, ma sicuramente il Pd è un progetto che sta a cuore a molti italiani: lo dimostrano i 3.067.821 cittadini che sono andati a votare il 25 ottobre. Bersani ha vinto in 20 regioni su 20. E’ un risultato non da poco in tempi in cui si levano forti i venti di secessione e i partiti tendono a diventare fragili coordinamenti di …

“Tagli alla sicurezza, il curioso caso di Roberto Maroni”, di Marco Laudonio

Se dall’opposizione arriveranno proposte per “dare più soldi alla polizia, la Lega è pronta a sostenerle. E se da ambienti governativi arriva una richiesta di tagli noi voteremo contro, perché sulla sicurezza, non possono esserci vincoli di maggioranza “. Così parlò il ministro dell’Interno Roberto Maroni, con ancora nelle orecchie i fischi presi da parte dei poliziotti che il 28 ottobre protestavano davanti a Montecitorio. Eppure in questi mesi non ha tenuto conto delle proposte del PD, presentate più volte per aumentare i fondi alla sicurezza, sempre bocciate dal governo di cui fa parte Maroni.”Questo governo e questa maggioranza hanno fatto la loro fortuna sull’insicurezza promettendo soluzioni salvifiche, facendo qualche norma sulle ronde e poi praticando tagli micidiali alla sicurezza che è in ginocchio. Se decidono di riprendere questo tema e se la Lega fa questa riflessione è la benvenuta” ha risposto il segretario del PD, Pier Luigi Bersani. Si è arrabbiato subito Umberto Bossi, sprezzante: “Maroni l’ho allevato io quando era ragazzino e farà ciò che dice la Lega, che mantiene la parola: abbiamo …

Pd, c’è l’accordo: Franceschini capogruppo. Bersani vede Casini: «Siamo ai preliminari», di Simone Collini

Bersani incassa il sì alla «gestione plurale». Incontro «positivo» con Radicali, Verdi e Udc. Casini: «Alle regionali andremo da soli, alleanze con programmi chiari». Ma nel Lazio i centristi sono dati più vicini al Pdl. Dario Franceschini capogruppo alla Camera, uno dei vice alla componente Marino, alla guida dei dipartimenti personalità anche delle due minoranze. La pax democratica è stata siglata. Pier Luigi Bersani nega che con la scusa della «gestione plurale» del Pd punti a neutralizzare il rischio di una opposizione interna. Ma intanto un’ora di faccia a faccia col suo predecessore è bastata a fargli incassare il primo risultato a cui puntava. Oggi toccherà a Marino, e un colloquio già avuto con lui nei giorni scorsi ha preparato il terreno per un via libera anche da parte sua. Con Franceschini, durante l’incontro al quartier generale del Pd, Bersaniha messo sul piatto la proposta di una «gestione plurale» e l’offerta del posto di capogruppo a Montecitorio. L’ex segretario ha voluto ulteriori dettagli: «Dipende dall’assetto complessivo del partito». Bersani ha dato rassicurazioni sul fatto che …