Giorno: 11 Novembre 2009

Liceo Tasso occupato: la Rete degli Studenti Medi esprime solidarietà

La Rete degli studenti medi esprime solidarietà e vicinanza agli studenti del liceo Tasso (Roma) che hanno iniziato ieri l’occupazione dell’istituto. Rispondiamo all’appello degli occupanti che chiedono che da Roma riparta un movimento in difesa della scuola e dell’università pubblica: la Rete è pronta a sostenere e amplificare tutte le iniziative di protesta che verranno delle scuole e siamo in campo per promuovere la riuscita del 17 novembre, giornata mondiale in difesa del diritto allo studio. L’occupazione del Tasso è la dimostrazione che il movimento studentesco non è fermo, e che gli studenti non si sono arresi all’arroganza e alla determinazione antidemocratica del governo. Gli occupanti hanno espresso solidarietà hai lavoratori dell’Eutelia, ai lavoratori cassaintegrati e licenziati, ai precari della scuola e a tutto il mondo del precariato. Si tratta di un forte segnale di unità tra studenti e lavoratori, che si realizzerà anche con la partecipazione degli studenti del Tasso alla manifestazione della CGIL del 14 novembre. Tra i punti della protesta la richiesta di maggiori finanziamenti alla scuola pubblica e il ritiro dei …

Nuovi particolari sul caso Cucchi

Il senatore del Pd Ignazio Marino prova a far luce sulle cartelle cliniche dell’ospedale di Regina Coeli. Il sottosegretario Giovanardi, a Youdem, ridimensiona e chiarisce le dichiarazioni rilasciate pochi giorni fa. Stefano Cucchi sarebbe stato picchiato da almeno due agenti della polizia penitenziaria mentre era detenuto in una cella del Palazzo di Giustizia di Roma, in attesa che si svolgesse il processo per direttissima nei suoi confronti. Due pugni l’avrebbero colpito al volto e gettato a terra, poi sarebbe stato preso a calci. Il supertestimone che ha raccontato al Pm Vincenzo Barba questi fatti sarebbe un immigrato clandestino di 31 anni, arrestato per detenzione di stupefacenti. Il testimone era detenuto in una cella di fronte a quella dove si trovava Stefano Cucchi, anche lui in attesa di essere sottoposto ad un processo per direttissima. Allarmato dalle urla avrebbe osservato dallo spioncino quanto stava accadendo. Successivamente sarebbe stato trasportato insieme a Cucchi all’interno di una camionetta della polizia penitenziaria per rientrare nelle carceri di Regina Coeli, ed in quell’occasione Cucchi gli avrebbe detto , “hai visto …

Eutelia: il morso dell’alba

Vergognoso attacco ai lavoratori in presidio nella sede romana. A capo del raid, l’ex amministratore delegato I lavoratori presidiano la sede romana di Eutelia. Come farli smettere? Con un attacco all’alba di militare fattura. Questo è quanto successo in risposta alla protesta simbolica dei lavoratori dell’Eutelia che, rimasti senza stipendio da alcuni mesi, hanno deciso di occupare l’azienda. La spedizione punitiva e liberatoria è stata condotta dall’ex Amministratore delegato di Eutelia, Samuele Landi. Intorno alle 5.20, un piccolo “commando” è riuscito ad introdursi nella sede romana, forzando gli ingressi con piedi di porco. Quindi, fingendosi poliziotti, hanno intimato gli occupanti allo sgombero immediato. Le tensioni dovute all’atteggiamento violento dei vigilantes è stato sedato dall’arrivo della Polizia (vera) che è stata chiamata dai lavoratori spaventati. “Come hanno già denunciato i sindacati dei lavoratori, ciò che è avvenuto stamattina nello stabilimento dell’Agile ex Eutelia, dove l’ex amministratore delegato ha fatto irruzione con un gruppo di agenti privati per sgomberare il presidio dei dipendenti in protesta, è un fatto gravissimo, di imbarbarimento dei rapporti tra le parti sociali”. …

“Sono i giovani a pagare”, di Tito Boeri

«Finché ci sono io non ci saranno tagli alle pensioni». Non se n´è accorto, ma con queste parole Tremonti ha annunciato l´intenzione di terminare il suo mandato prima della fine della legislatura. Oppure ha deciso di riformare domani, subito, il nostro mercato del lavoro. Il fatto è che la crisi sta già tagliando le pensioni. Non quelle in essere. Ma quelle di chi è entrato, meglio è rimasto in attesa di entrare nel mercato del lavoro, da quando la crisi è iniziata. Certo, non possiamo dare la colpa della crisi al governo. Ma quella di non aver fatto sin qui nulla per evitare ai giovani un futuro pensionistico grigio, anzi grigissimo, non possiamo proprio risparmiargliela. Con tutta la buona volontà. La crisi del lavoro ha sin qui colpito quasi solo i giovani in Italia. A differenza di crisi precedenti, non c´è stato solo il congelamento delle assunzioni, comunque diminuite del 30%. Ci sono anche stati licenziamenti massicci (tra il 10 e il 15 per cento del loro numero a inizio della crisi) tra chi aveva …

“Cosentino dimettiti subito”

Nicola Cosentino deve essere arrestato. L’accusa è pesantissima, concorso esterno in associazione mafiosa, per cui il PD torna a chiederne le dimissioni, per la terza volta in un anno. Alla presidenza della Camera è arrivata la richiesta del gip napoletano Raffaele Piccirillo, nei confronti del sottosegretario all’Economia e coordinatore del PDL nella regione Campania, che voleva candidarsi alla presidenza della regione. Per i magistrati il politico di Casal di Principe avrebbe avuto, dagli esordi nel Psdi a metà anni Ottanta e fino ai giorni nostri, rapporti organici con i clan casalesi di Francesco Schiavone, alias “Sandokan”, e di Ciccio Bidognetti, il famigerato “Cicciotto ’e mezzanotte”, favorendoli nella corsa a importanti appalti pubblici (soprattutto nel settore dei rifiuti) e giovandosi del loro appoggio per gli affari di famiglia, tutti ruotanti intorno all’Aversana Petroli, azienda di commercializzazione di combustibili per autotrazione gestita dai numerosi fratelli del leader del Pdl. Pina Picierno, deputata casertana e responsabile Legalità del PD, ne ha chiesto subito le dimissioni: “Nicola Cosentino è un uomo di riferimento della Camorra? E’ colluso con essa …

“Tutti i muri che restano”, di Walter Veltroni

Se le date e i luoghi hanno un significato, il fatto che la decima edizione del Summit dei Premi Nobel per la Pace si svolga proprio qui a Berlino, a vent’anni esatti dalla caduta del Muro, assume un valore particolare, simbolico. Quel giorno di novembre del 1989 resta qualcosa di indimenticabile. Il Muro era come una cicatrice che attraversava questa città e l’Europa intera. Non era solo la “cortina di ferro” che separava, anche fisicamente, milioni di individui dalla libertà e dalla democrazia. Era come una bussola. Stabiliva una rotta obbligata. Differenziava l’amico dal nemico. Distingueva la verità dall’errore. O si stava da una parte o dall’altra. Funzionava così, il tempo chiuso delle ideologie. Venuto giù il Muro, sembrò che tutto potesse cambiare. Le distanze sembrarono accorciarsi e le diffidenze parvero cadere. Le cose sono andate ben diversamente. La realtà è stata decisamente un’altra. Sì, la Germania è tornata unita e così anche il popolo tedesco. E il cammino dell’Europa è andato molto avanti, più di quanto forse non si credesse. Ma ci sono stati …

“Tutto inutile se i tribunali non funzionano”, di Carlo Federico Grosso

Gianfranco Fini avrebbe confermato, ieri, il suo no alla prescrizione breve dei reati. Avrebbe tuttavia avallato la «prescrizione processuale», in forza della quale i processi penali, anche quelli in corso fino alla fase del primo grado, dovranno concludersi entro sei anni (due anni per il primo grado, due per il secondo, due per la Cassazione). Se tali termini non saranno rispettati, scatterà la loro estinzione per decorso del tempo, con la, conseguente, assoluzione degli imputati. Se questa dovesse essere la nuova disciplina, ho l’impressione che l’obiettivo da tempo perseguito da Berlusconi sarebbe in ogni caso assicurato: nei suoi processi pendenti egli riuscirebbe, ancora una volta, a sfuggire al giudizio dei suoi giudici. Insieme a Berlusconi, sarebbero d’altronde graziati centinaia di altri imputati. Caduto il lodo Alfano per violazione manifesta del principio di eguaglianza, per salvaguardare il premier, e nel contempo l’eguaglianza, si rischierebbe un’impunità generalizzata, con buona pace delle vittime dei reati. Precisando che una valutazione definitiva su ciò che ci attende potrà essere formulata soltanto quando saranno chiari gli accordi di maggioranza ed esplicitati …