Giorno: 27 Novembre 2009

Tre proposte per uscire dalla crisi

Bersani ad Anno Zero: “Soffrono lavoratori e imprese. Meno tasse ai redditi medio-bassi, aiuti alle imprese e deroga al patto di stabilità per i comuni che investono”. E attacca Tremonti: “Avete smontato i controlli anti-evasione” “Per Tremonti bisogna tenere la barra dritta e poco altro , ma questa non è una tempesta passeggera. Basta vedere i dati sul Pil: Francia -2, Spagna -2,7 e noi -5,8, una cifra peggiore di tutti gli altri”. Ci ha messo poco Pier Luigi Bersani a sbugiardare il ministro dell’Economia, ospite ad Anno Zero, su Rai Due. Ministro di un governo fermo, che non interviene per timore di proteste, ma “le manovre sono rose con le spine” ha ammonito Bersani. “Non fare il poeta” ha controbattuto Tremonti. Ed ecco che il segretario del Pd ha spiegato che se adesso c’è bisogno di uno sforzo è perché in 18 mesi hanno dilapidato un patrimonio: gli sforzi di risanamento del governo Prodi. Altrimenti avremmo potuto affrontare la crisi con ben altri dati… E la prima picconata l’hanno data smontando tutti i controlli …

Sulla pelle delle donne

Ru486, stop del governo alla messa in vendita. Il PD si schiera con l’Aifa e risponde a chi parla di semplificazione dell’aborto. Bersani: “La prevenzione è sofferenza?” Stop alla Ru486. Con i voti favorevoli di Pdl e Lega (13) e quelli contrari (8) del Pd, è stato approvato il documento finale dell’indagine conoscitiva sulla pillola abortiva presentato dal presidente e relatore Antonio Tomassini, con il quale si chiedeva al governo di fermare la procedura di immissione in commercio della pillola in attesa di un parere tecnico del ministero della Salute circa la compatibilità tra la legge 194 e la RU486. Il governo fa orecchie da mercante e ignora il disco verde dato dall’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, alla pillola, utilizzata in gran parte dei paesi di tutto il mondo. Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ricorda al governo che “Il Parlamento non puo’ fare il dottore. E’ questo il limite della politica. E’ giusto vedere se ci sono, o non ci sono, tecniche di aborto meno invasive. Questo lo dico all’Agenzia del farmaco …

“Ricerca, ecco una bozza che sa di beffa”, di Pietro Greco

Il Ministro Mariastella Gelmini ha presentato ieri all’Accademia dei Lincei una prima bozza del Programma Nazionale della Ricerca per il quinquennio 2009-2013. Si tratta di una buona notizia in sé. Anche nel merito – malgrado alcune lacune – il piano presenta, a una prima lettura, indubbi aspetti positivi. L’analisi è corretta. Si parla del ritardo italiano sia in termini di investimenti pubblici sia, ancor più, di vocazione per la ricerca del nostro sistema produttivo. Si parla della necessità di colmarlo: puntando sul merito per quanto riguarda la ricerca pubblica e sul cambiamento della specializzazione produttiva per quanto riguarda il sistema economico. Ci sono alcune dimenticanze. Viene sottovalutata l’importanza della ricerca di base o, come si dice oggi, curiosity driven. Non si dice nulla sugli ostacoli che impediscono ai giovani cervelli di altri paesi di venire in Italia. Manel complesso il Programma si muove nella giusta direzione. Il che non è affatto scontato, se solo ci si ricorda dei documenti proposti nei passati governi Berlusconi dal ministro Letizia Moratti. Persino nel metodo l’iniziativa va salutata con …

“Allo sbaraglio o dimenticati. La formazione di 22mila medici”, di Paolo Casicci

Di notte reggono da soli interi reparti, con rischi altissimi per dei tirocinanti. Di giorno restano con le mani in mano, e in pochi conseguono la specializzazione avendo accumulato la giusta esperienza. È un quadro con troppe ombre quello che emerge dall’inchiesta di Federspecializzandi, la sigla più rappresentativa dei 22 mila iscritti a una scuola di medicina post-laurea. Da Trieste a Palermo, il cahier de doléances dei futuri chirurghi, radiologi, anestesisti, oncologi…, è fittissimo. Regolamenti disattesi, attività didattica insufficiente, scarsa attenzione da parte dei tutor, gli strutturati che dovrebbero seguirli da vicino. E soprattutto poche occasioni per svolgere le attività cliniche, se non da soli e con enormi responsabilità. “Ma il vero paradosso” spiega il segretario dell’associazione, Domenico Montemurro, “è che si impara poco lavorando tantissimo: il 46% dei giovani medici dichiara di passare in corsia tra le 50 e le 70 ore alla settimana, quando il contratto ne prevede in tutto 38 tra teoria e pratica”. Il ricorso ai tirocinanti è massiccio soprattutto di notte e nei giorni festivi, quando gli strutturati abbandonano la …

“Tagli e bluff, dalla manovra resta fuori l’Italia in crisi”, di Bianca Di Giovanni

Una Finanziaria lunare. Ci sono articoli, commi, e subemendamenti, ma manca l’Italia. In particolare, manca l’Italia in crisi. Il Paese fatto di operai che perdono il lavoro, impiegati che aspettano gli aumenti contrattuali, studiosi che puntano alla ricerca, famiglie con bimbi piccoli da accudire, scolari iscritti alla scuola dell’obbligo, poliziotti impegnati per la sicurezza, magistrati e insegnanti. Manca tutto questo nel testo arrivato alla Camera: per ora ci sono solo i tagli «lineari» (metodo pericolosissimo, perché non distingue tra la qualità della spesa) decisi un anno fa e solo in parte recuperati con accordi successivi, per esempio sulla sanità e sulla scuola. Sulla carta il deficit migliora per 7,5 miliardi: nella realtà non è affatto detto che il rigore sia rispettato. Mai costi sociali di quel taglio ci sono tutti. Dopo la riunione della consulta economica del Pdl di ieri, nel centrodestra si è arrivati a un primo accordo (oggi seguirà un nuovo vertice con la Lega), da cui il relatore della Finanziaria è uscito con una lista di misure da finanziare: welfare, sviluppo e …

“Statali, Cgil sciopera da sola. Scontro sulla legge Brunetta”, di Roberto Giovannini

La Funzione Pubblica Cgil va all’attacco e proclama uno sciopero generale dei dipendenti pubblici: il giorno scelto per la protesta è l’11 dicembre, giorno in cui era già prevista lo sciopero generale della scuola, sempre proclamato dalla sola Flc-Cgil. La protesta sarà di 8 ore in tutti i comparti pubblici, e si accompagnerà a tre manifestazioni interregionali. La più grande ci sarà a Roma, a Piazza del Popolo, e vedrà insieme statali e dipendenti della scuola. La ragione dello sciopero, spiega il numero uno della Fp-Cgil, Carlo Podda, è la «totale chiusura da parte del governo» e la necessità di rilanciare «la lotta dei dipendenti pubblici in difesa dei loro diritti». Insomma, il pacchetto Brunetta, ma anche l’assenza dei fondi per il rinnovo dei contratti pubblici nella legge Finanziaria. Anche stavolta la Cgil «andrà da sola». È fallito infatti il tentativo dell’ultimo minuto per cercare di coinvolgere anche Cisl e Uil nella protesta, anche se in qualche modo i contatti tra le sigle continuano. Cisl e Uil hanno così optato per una linea che prevede, …

Gli aiuti vanno, le tasse restano

Finanziaria 2010, il governo affossa famiglie, scuola, università e ricerca e non taglia Irap e Irpef. Fini avverte: “Non usate la fiducia”. Bersani: “Fini metta il parlamento in condizioni di lavorare”. Sgravi fiscali, tagli all’Irap e all’Irpef bye bye! Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti li aveva promessi e sponsorizzati, ma nella Finanziaria 2010, che oggi inizia il suo iter dalla commissione Bilancio, mancano. Così come mancano inspiegabilmente i soldi per le famiglie, per la ricerca, per l’università e per l’innovazione e la green economy. Rimangono gli spot e gli annunci, accompagnati da un monito inaspettato (o forse no?) del presidente della Camera Gianfranco Fini: questa volta il governo eviti di porre il voto di fiducia. Tasse, ancora tutte qui. Irap e irpef continueranno a pesare sulle tasche degli italiani esattamente come prima, mentre non vedrà, probabilmente mai, la luce l’introduzione della cedolare secca sul affitti, l’altro cavallo di battaglia degli ultimi medi di governo. È una marcia indietro a 360 gradi, fatta eccezione per le affermazioni del ministro Tremonti che da un po’ prometteva una …