Giorno: 14 Novembre 2009

“Qui si sente odor di zolfo…”, di Giorgio Genta*

Meglio cambiarla radicalmente l’integrazione scolastica oppure cercare di migliorare quello che esiste, ad esempio realizzando davvero una presa in carico collegiale degli alunni con disabilità? Anche perché le varie proposte che vengono avanzate per risolvere i problemi degli studenti con disabilità hanno un vago sentore di zolfo, o meglio ancora di “classi speciali”… Mentre è indiscutibile che sia stata l’integrazione scolastica nelle classi “normali” ad aprire la società italiana alle persone con disabilità Ma se si sente odor di zolfo, vuol proprio dire che siamo all’inferno? Se molti insegnanti di sostegno non sono adeguatamente preparati a svolgere le loro mansioni e se hanno scelto di svolgerle solo per facilità di carriera, vuol dire che tutta l’integrazione scolastica è da buttare? Troppo semplicistico condannare (ma anche assolvere) in blocco trent’anni di integrazione scolastica! Come andavano le cose prima? Ora vanno peggio o meglio? E come andranno domani, cambiando? Meglio cambiare radicalmente o cercare di migliorare quello che esiste, ad esempio realizzando davvero una presa in carico collegiale degli alunni con disabilità? È da un po’ di …

“Ultimo scempio sugli immigrati”, di Gad Lerner

Pur di acquisire il consenso della Lega a un provvedimento di vitale interesse per il loro principale, i maldestri giuristi di Berlusconi, in spregio al codice penale, patrocinano una riforma del processo che modifica profondamente il senso comune di giustizia e lo stesso orizzonte dei valori civili. Di fatto, introducono nel diritto italiano il principio della discriminazione su base etnica e di censo. Come definire altrimenti la scelta di escludere dal beneficio della prescrizione gli imputati di immigrazione clandestina? Questo prevede il disegno di legge “per la tutela del cittadino contro la durata indeterminata dei processi”. Una scelta inequivocabile, come del resto quella di considerare il furto e lo scippo reati più gravi della corruzione. Esprimendo “indignazione e tristezza”, lo denuncia il padre gesuita Giovanni La Manna: “La già insensata fattispecie di reato di immigrazione clandestina, semplice contravvenzione punita con un´ammenda, da oggi viene equiparata ai reati di mafia e terrorismo”. Non è un paradosso. Lo straniero irregolare, se approvata la nuova legge, subirà la medesima limitazione di garanzie riservata a presunti mafiosi e terroristi. …