Giorno: 29 Aprile 2010

"Con quali risorse si riconosce il merito?", di Fabrizio Dacrema e Gianni Gandola

La politica scolastica di questo governo, a parte i tagli (questi sì reali!), è costellata di annunci. Affermazioni e proclami cui quasi sempre non seguono fatti concreti. Da tempo il ministro Gelmini va parlando di valorizzazione del “merito” e di riconoscimento della carriera degli insegnanti. Tema tra l’altro oggi largamente condiviso, almeno in linea di principio. Ma il problema concreto che si pone è: con quali risorse, sulla base di quali stanziamenti si compensano i docenti “capaci e meritevoli”? E, prima ancora, in base a quali criteri e modalità costoro vengono individuati? Com’è noto, sulla questione delicata della carriera dei docenti esiste da tempo una proposta di legge, quella dell’on. Aprea, che per il momento non ha ancora fatto passi avanti. Per altro, una sua approvazione provocherebbe uno scontro frontale con le organizzazioni sindacali perché, superando la contrattazione su una questione centrale come la progressione di carriera, rappresenterebbe un ritorno il ritorno allo stato giuridico dell’insegnante. Non dimentichiamo che la contrattualizzazione del rapporto di lavoro pubblico, insegnanti compresi, è stata una delle scelte decisive compiute …

«Caro Napolitano, aiuta noi attori a difendere i nostri diritti»

Gli oltre 450 artisti aderenti al Gruppo «Artisti 7607» e le rappresentanze di base del Teatro dell’Opera di Roma chiedono al presidente Napolitano di non firmare il decreto legge di riforma delle Fondazioni liriche. Ill.mo Signor Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, siamo un gruppo di oltre 450 artisti e le scriviamo perché crediamo che il diritto e la speranza di rendere più giusto ilmondoin cui viviamo non siano valori in cui riconoscersi solo nelle opere teatrali, musicali o cinematografiche che interpretiamo, ma azioni concrete e atti di responsabilità da applicare alla realtà che ci circonda. Le scriviamo a proposito dell’Imaie. L’Imaie è l’Istituto privato mutualistico per la difesa dei diritti degli artisti interpreti esecutori e ha il compito di distribuire i soldi che la legge ci riconosce per il lavoro che svolgiamo. Ad oggi i titolari di questo diritto sono circa 70.000 e i soldi non ancora distribuiti sono 120 milioni di euro. Cifre importanti. In questi giorni il governo le sottoporrà un decreto legge recante «Disposizioni urgenti in materia di spettacolo ed attività culturali» …