Mese: Aprile 2010

Vigili del fuoco, il Pd interroga Maroni

Gli on. Ghizzoni e Miglioli chiedono di avviare la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 28 mesi. Il contratto di lavoro dei Vigili del Fuoco è scaduto da ben 28 mesi e il comando di Modena soffre da tempo di una gravissima carenza d’organico. La denuncia arriva dai parlamentari del Pd Ghizzoni e Miglioli che sulla questione hanno presentato un’interrogazione urgente al ministro Maroni. “A tale situazione di oggettiva iniquità e sofferenza – spiegano i parlamentari del Pd – si aggiungono i ritardi nella retribuzione delle competenze accessorie, quali gli straordinari, le indennità di turno, festivo, notturno ecc. In particolare, è dall’ottobre 2009 che i Vigili del Fuoco impegnate nelle operazioni di soccorso nelle zone colpite dal sisma abruzzese, non ricevono il compenso dovuto”. Ghizzoni e Miglioli chiedono dunque al governo come “intenda provvedere alla rapida liquidazione delle competenze accessorie e avviare la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da oltre due anni”. I parlamentari sottolineano inoltre che i Vigili del Fuoco di Modena, nonostante le oggettive difficoltà …

"Ecco la Casta: la maggioranza vota no ai soldi per i lavoratori", di Andrea Carugati

Eccola qui la Casta, nel senso più deteriore del termine. Martedì pomeriggio, Camera dei deputati. Aula piena, si votano «misure straordinarie per il sostegno del reddito e la tutela di determinate categorie di lavoratori». Il gruppo Omega, ad esempio, quello che comprende i dipendenti dell’ex Eutelia: migliaia di lavoratori da mesi senza stipendio, e senza neppure la cassa integrazione. E invece niente, il centrodestra ha detto no. Niente soldi per i lavoratori, che a gennaio avevano fatto un sit-in bloccando per ore via del Corso, davanti a palazzo Chigi, e ricevendo vaghe promesse. Tavoli su tavoli, ma neanche una lira. Tutti rossi, ieri pomeriggio, i pulsanti sui banchi del centrodestra: 261 no, tra chi leggeva le pagine sportive dei giornali, chi stava al cellulare, chi rideva e chiacchierava in capannelli. No anche all’allungamento della cassa integrazione ordinaria da 12 a 18 mesi, per dare fiato alle aziende in crisi: altri 261 no, senza una crepa tra i banchi della maggioranza, niente finiani dissidenti stavolta. Erano i due emendamenti che il Pd aveva portato in aula …

Scuola e Sud De Mauro: il Nord è avanti ma resta lontano dall’Europa

La scuola del Sud, «zavorrata», fa fatica ad inseguire quella del Nord ma, cosa ancor più grave, l’intero sistema di istruzione italiano fa una pessima figura al cospetto di quello europeo. La pensa così, e non da ora, Tullio De Mauro, insigne linguista e intellettuale di origini napoletane, che ha posto il tema de La cultura degli italiani anche al centro di un suo fortunato volume, scritto con il giornalista Francesco Erbani e di recente ristampato da Laterza. De Mauro accetta di intervenire nel dibattito sulla «zavorra scolastica» aperto, sul Corriere del Mezzogiorno, dalle riflessioni dell’economista Donato Masciandaro, e proseguito, tra gli altri, con un appello dello storico Giuseppe Galasso alla scuola del Sud affinché faccia una seria autocritica. Professore, tutti i dati segnalano l’esistenza di una “zavorra” che penalizza gli studenti meridionali. Il divario, a suo giudizio, è rimasto immutato nel corso degli anni o si è allargato? «Tutti i dati disponibili, quelli anagrafici dell’Istat, quelli delle indagini sulla cultura e la lettura sempre dell’Istat e quelli delle indagini comparative internazionali sui rendimenti scolastici …

Zavoli: "La credibilità è crollata non si rispettano autonomia e qualità", di Goffredo De Marchis

Il caso Ruffini è solo la punta dell’iceberg. La Rai è ormai “una pulzella promessa” che dice sì “alle pretese di tutti i pretendenti”. La commissione di Vigilanza vede “distorti” da Viale Mazzini i suoi atti di indirizzo e viene da chiedersi se “la sua autorevolezza possa risolversi in un rito esortativo”. Il quadro descritto da Sergio Zavoli, popolarissimo giornalista tv, senatore del Pd e presidente della commissione parlamentare che vigila sulla Rai, ha contorni drammatici. Con la gestione dell’attuale centrodestra, la tv di Stato non rispetta più niente: la sua autonomia, la sua capacità di critica, “neppure i vecchi, prudenti linguaggi”. Una delibera del cda disattesa, una soluzione che non accontenta nessuno. E Ruffini dice: contro di me c’è una discriminazione politica. È così? “In Rai c’era e c’è un problema di fondo: l’assenza, o l’imperfezione, o il rifiuto della regola. La quale viene prima del consenso. Ne consegue che il pacta sunt servanda, così spesso trasgredito, rischia d’essere una citazione sapienziale ormai a buon mercato. Ma nel caso nostro va anche detto che …

"La Gelmini, il tempo pieno e le mani in tasca a 3500 famiglie milanesi", di Pippo Frisone

Sono all’incirca 3.500 le famiglie milanesi alle quali è stato negato il Tempo Pieno. Le 148 classi a Tempo Pieno chiesti dalle scuole sono state rispedite al mittente e trasformate d’autorità, contro la volontà delle famiglie, a tempo normale. Così a fronte di un tempo scuola di 40 ore riceveranno in cambio, se va bene, un tempo scuola di 27 ore, con tutti i disagi e le difficoltà per quelle famiglie che è facile immaginare. I tagli agli organici nella primaria voluti dalla Gelmini e messi in atto da Colosio non avranno soltanto questo devastante effetto.Quando i tagli sono sconsiderati , colpiscono alla cieca al solo scopo di fare cassa, come la finanziaria dello scorso anno ha caparbiamente voluto per un triennio ( 2009/10-2011/12 ). La relazione tecnica al fantomatico Piano Programmatico, a dire la verità, puntava per realizzare i tagli nella primaria , soprattutto nell’eliminazione della precedente organizzazione modulare, di gran lunga quella prevalente in Italia. Il Tempo Pieno, nelle regioni a maggior diffusione come la Lombardia raggiunge appena il 47%, solo grazie allo …

Istruzione: migliaia di esuberi in Emilia Romagna

Diecimila studenti in più nelle scuole emiliano romagnole dal prossimo settembre, tra materna e superiori, ma di contro saranno 1.000 i docenti e 700 i bidelli in meno: può funzionare? “Oh certo, da tempo ormai ci arrabattiamo con la drastica riduzione di personale e risorse, poi al dunque si fa di tutto per tamponare le falle, si regge, ma il sistema di eccellenza dell’Emilia Romagna mostra la corda: dobbiamo dirlo con chiarezza, per correre rapidamente ai ripari”. Raffaella Morsia, neosegretaria generale Flc regionale, scuote la testa davanti ai numeri che annunciano tempi duri anche per l’anno scolastico 2010/2011. Già a settembre scorso il conto presentava un calo di 2.350 posti (di cui 1.637 docenti) ed era solo la prima tranche del taglio triennale di 130.000 tra insegnanti e Ata imposto dalla Finanziaria in tutta Italia, di cui circa 6.000 in regione, in nome della lotta agli sprechi. “Parliamo di precari che da 10 o 15 anni venivano riconfermati di volta in volta con contratti a tempo determinato, che hanno perso il posto senza alcun ammortizzatore. …