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L’integrazione passa per la cittadinanza

L’on. Ghizzoni (Pd): “Solo così si sconfiggono quelle culture arcaiche e patriarcali che invece vorrebbero perpetuare le divisioni tra etnie”
Cara Barbara Manicardi
ho letto con interesse il suo editoriale sulla tragica vicenda di Nosheen, la giovane pakistana massacrata perché contraria al matrimonio combinato, e della madre Begum, morta per difendere il diritto della figlia a scegliere il suo futuro.
In particolare mi ha colpito la domanda – evidentemente retorica – che lei sottopone ai lettori del suo giornale: “Perché una ragazza di 20 anni, che abita qui da tempo e può quindi essere considerata italiana, non ha diritto di essere davvero italiana?”.
E’ una domanda alla quale si può e si deve dare risposta accelerando i processi di integrazione. Solo così si sconfiggono quelle culture arcaiche e patriarcali che non riconoscono alle donne la dignità di persona e che vorrebbero perpetuare le divisioni tra etnie, in modo del tutto speculare a ciò che teorizzano gli xenofobi nostrani. In ciò integralisti e leghisti si danno la mano.
La strada maestra è quella intrapresa da due parlamentari – l’on. Fabio Granata di Futuro e Libertà e l’on. Andrea Sarubbi del Pd – con la proposta di legge bipartisan sulla cittadinanza. A dimostrazione del fatto che l’alternativa, spesso, non è tra destra e sinistra ma tra razionalità e istinti primordiali, quelli sui quali la Lega ha costruito le sue fortune elettorali.
La proposta vuole ridurre i tempi per ottenere la cittadinanza a cinque anni per gli stranieri che vogliono diventare italiani, e sono in grado di dimostrarlo. Tra i requisiti per ottenerla c’è la buona conoscenza della lingua italiana e la fedina penale pulita. Inoltre, si introduce lo jus soli, ossia la possibilità per i bambini di genitori stranieri regolari che nasceranno in Italia di ottenere automaticamente la cittadinanza italiana, come avviene nella maggior parte dei paesi avanzati.
Insomma, una legge tutt’altro che buonista, che però consente ai tanti giovani della seconda generazione di immigrati come Nasheen di compiere l’ultimo, decisivo passo verso la completa integrazione nella comunità nazionale e sentirsi italiani a tutti gli effetti. E’ questo un modo serio per costruire un futuro migliore e garantire maggiore sicurezza per tutti.

Il Resto del Carlino 06.10.10