economia, lavoro

"In cig 640mila: ogni lavoratore ha perso 5.500 euro", di Laura Matteucci

La crisi che non passa: a settembre erano oltre 640mila i lavoratori in cassa integrazione, e sono proprio loro ad aver subìto, nei primi nove mesi del 2010, un taglio netto del reddito per oltre 3,5 miliardi di euro, più di 5.500 euro per ogni singolo lavoratore. All’indomani della manifestazione di Roma, è l’Osservatorio cig della stessa Cgil a offrire nuovi motivi di protesta, con le elaborazioni delle rilevazioni Inps. Dall’analisi risulta che nel mese scorso il ricorso alle ore di cig ha segnato un aumento del 34,8% rispetto ad agosto. La crescita mensile «è minore se rapportata a quanto è avvenuto negli anni passati – dicono dall’Osservatorio – Questo non dipende da una crescita più contenuta nella richiesta della cig,m dal fatto che in questi ultimi tre anni si è stabilizzato in negativo uno zoccolo di cassa integrazione sempre più alto, fino ad attestarsi nell’anno in corso intorno ai 100 milioni di ore mese».
UN MILIARDO DI ORE Nel periodo gennaio-settembre l’aumento complessivo delle ore di cig è stato del 50,5% sullo stesso periodo del 2009, per un totale di 925.673.480 ore autorizzate: un trend che porterà, rileva il rapporto, «il cumulo delle ore del 2010 ben oltre il miliardo». Secondo il segretario confederale Cgil Vincenzo Scudiere, «la cig continua a crescere, nonostante segnali di ripresa dell’economia, mentre le crisi aziendali si moltiplicano senza che dal governo arrivino risposte adeguate». La cassa ordinaria (cigo) registra unaumento considerevole a settembre su agosto (+189%), tornando così ai valori medi degli ultimi tre mesi, anche se da inizio anno flette del 33,6% sui primi nove mesi dello scorso anno. La cassa straordinaria (cigs) fa segnare sempre a settembre un aumento su agosto del 39,9%. Nel periodo gennaio-settembre l’aumento è consistente (+168,7%), per un volume di 364.108.705 ore. I settori con aumenti maggiori nei primi nove mesi sono il metallurgico (+578,4%), il legno (+351,7%), il meccanico (+307,2%) e l’edilizia (+142,1%). La cassa in deroga (cigd), dopo un aumento ininterrotto da luglio del 2009, per la prima volta segna una battuta d’arresto: a settembre -8,9% su agosto.Dagennaio a settembre di quest’anno, comunque, l’aumento delle ore autorizzate sui primi nove mesi del 2009 è del 344,3%, e il raffronto con lo stesso periodo del 2009 evidenzia aumenti consistenti nel settore dell’edilizia (+1.532,6%), chimica (+553,1%), legno (+838%) e commercio (+442,5%). La piccola industria meccanica (+314,9%) ha il volume più alto con 87.825.904 ore da gennaio a settembre. Le regioni più esposte con la cigd restano la Lombardia (da inizio anno +264,9%), e l’Emilia-Romagna (+1732%). In quasi tutti i settori le percentuali di aumento della cassa in deroga vanno oltre il 300%. Scudiere rilancia l’allarme: «Il consistente aumento della cassa in deroga sta andando ben oltre il peso del 2009 – dice – È necessario e urgente un intervento del governo per rifinanziare lo strumento prima della scadenza di fine anno».

L’Unità 18.10.10