Giorno: 2 Novembre 2010

"Il presidente delle promesse mancate", di Nadia Urbinati

L´articolista del New York Times dipingeva in questi giorni la situazione italiana con i colori cupi dell´emergenza rifiuti e la collegava alla politica personalistica del presidente del Consiglio: «Ancora una volta il Signor Berlusconi ha detto che risolverà il problema. Ma questa volta le cose sono diverse: pochi lo credono». La caduta della fiducia è il fatto contro il quale il presidente delle promesse deve fare i conti. E non può ben sperare dopo aver per anni insistito a tranquillizzare e imbonire promettendo di fare tutto lui, e di farlo senza perdite di tempo, anche a costo di azzerare i controlli. La promessa del fare celere partorisce il nulla, o meglio, partorisce una piramide di piccoli e grandi privilegiati che vivono all´ombra di quegli azzeramenti delle regole, e che però non riescono più a fare da cuscino tra il vertice e una massa sempre più grande di delusi e miseri. Le promesse hanno poco peso e vengono presto dimenticate quando riguardano questioni che non incidono direttamente sul vivere quotidiano. Farle in campagna elettorale è il …

"L’assalto al Colle fallirà", di Mario Lavia

Cominciamolo a dire: giù le mani da Giorgio Napolitano. Cominciamolo a dire, sì. Perché questo sarà un pezzo forte previsto dal copione della crisi politica. La destra ferita a morte scaglierà i suoi dardi avvelenati contro il Quirinale giungendo probabilmente a quell’urto finale che sin qui si è sempre trattenuta dal dover azzardare, dovendo puntualmente prendere atto della sua inferiorità politica e morale dinanzi al primo cittadino del paese. I tamburi già rullano. C’è il Cavaliere, innanzi tutto, con i suoi messaggi obliqui riferiti dai giornali, «non credo che Napolitano dirà sì ad un governo tecnico», e poi Calderoli che grida ad un «golpe» che legittimerebbe una «rivolta»: e infatti da qualche giorno circolal’ipotesi di un raduno leghista a piazza del Quirinale. Lo vogliono intimidire. Vogliono annullarne le prerogative. Vogliono impedirne l’esercizio di un preciso diritto-dovere: quello di garantire il corretto funzionamento dei principali organi costituzionali, il parlamento e il governo considerando che essi non stanno funzionando – e Ruby non c’entra niente – ormai da mesi, in una situazione che non ha eguali nel …

"Guardare in faccia il Grande Dissesto", di Luca Mercatalli

Racconta Fenoglio nei «Ventitré giorni della città di Alba» che «verso la fine d’ottobre (1944) piovve in montagna e piovve in pianura, il fiume Tanaro parve rizzarsi in piedi tanto crebbe». Una tra le tante piene di cui l’autunno italiano è da sempre costellato. Capitano a causa delle intense perturbazioni che si generano per l’interazione tra le prime discese di aria fredda polare e la tiepida superficie del Mediterraneo ereditata dall’estate. È appena il caso di ricordare le pietre miliari delle grandi piogge autunnali, limitandoci a quelle più recenti e rovinose: l’imponente alluvione del Polesine è di metà novembre 1951, la storica piena dell’Arno a Firenze, con Venezia invasa dall’acqua alta del secolo, è del 4 novembre 1966, il Biellese viene devastato il 3 novembre 1968, Genova è messa in ginocchio il 7 ottobre 1970, il Tanaro infanga Alba e Alessandria il 5-6 novembre 1994, il Po a metà ottobre del 2000 esonda dalle Alpi al delta. L’elenco completo sarebbe immenso, e non è una novità per il nostro territorio. Solo un mese fa ci …

"Il taglio alle borse di studio così i fondi per gli atenei si riducono del 90 percento", di Salvo Intravaia e Corrado Zunino

Per il 2011 la Gelmini prevede solo 26 milioni . Oltre 180 mila studenti hanno diritto all´assegno ma otto su dieci non lo riceveranno. Un taglio ai finanziamenti del 90%. Un´altra morte per mancanza fondi, nella scuola ai tempi della Gelmini, dopo la riduzione del tempo pieno, la cancellazione delle graduatorie dei ricercatori, la soppressione di alcuni atenei. È nata con la liberazione d´Italia, Regio decreto 574 del 1946, la borsa di studio universitaria e ha accompagnato l´evoluzione della democrazia scolastica offrendo fino al 2001 una possibilità di mantenimento a studenti in corso, fuori sede, sotto le soglie dell´Isee, meritevoli. In due anni, con il colpo d´accetta tirato lo scorso 14 ottobre sul tavolo del penultimo Consiglio dei ministri, l´ammontare in euro delle borse da erogare è passato da 246 milioni a 25,7. Un -89,55% che peggio di così c´è solo la loro soppressione. E nel 2012 si arriverà a 13 milioni scarsi trasformando la borsa universitaria in un premio per élite scelte. Questa – 25,7 milioni – è la quota di finanziamento governativo per …

"Imprese, sindacati e il governo che non c’è", di Raffaella Cascioli

Con metà dei ministri impegnati a mettere sotto il tappeto la polvere di due anni e mezzo di governo e il titolare dell’economia ormai autoconvintosi del connubio fatto di rigore e crescita ma alle prese con evidenti problemi di tenuta parlamentare, sono state le parti sociali a chiedere di uscire dall’impasse. Un vero e proprio vicolo cieco nel quale è finita l’Italia visto che il rischio dell’inesistenza dell’interlocutore governativo si sta materializzando con il passare delle ore. Infatti mentre fuori dagli italici confini non si placano i moniti a sostenere un mercato del lavoro attaccato dalla crisi economica che ha distrutto 30 milioni di posti di lavoro nel mondo, nel microcosmo di casa nostra si ragiona di una Finanziaria blindata e di un decreto sviluppo che rischia di promettere ma di non mantenere. In un simile clima imprenditori e sindacati hanno battuto un colpo, presentando la scorsa settimana al governo le prime proposte su crescita e occupazione e chiedendo il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, misure per il mezzogiorno, ma anche per la ricerca e l’innovazione …