Giorno: 3 Novembre 2010

Finanziaria, Pd: basta parole, subito nuovi fondi

Ghizzoni a maggioranza: chiediamo gesto di coerenza per rilancio atenei. “Se la maggioranza e il Governo vogliono davvero sostenere il sistema universitario accolgano la sollecitazione indicata nel nostro emendamento, e insieme si costruisca la soluzione tecnica per il conseguimento di un risultato così importante per gli atenei italiani”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni dopo che oggi la commissione Bilancio, per un tecnicismo, ha dichiarato inammissibile l’emendamento ‘Tocci 1.106’, finalizzato a destinare le risorse derivanti dalla messa a gara delle frequenze televisive, liberatesi con il passaggio al digitale terrestre, al finanziamento di una serie di interventi infrastrutturali per il settore universitario. “Se è davvero una questione tecnica, e anche le forze di maggioranza sono convinte che sia una priorità ridare ossigeno alle università, bhè allora, chiediamo loro un gesto di coerenza e quindi passare finalmente dalle parole, che ne sono state dette fin troppe, agli atti concreti”.

Carpi-Modena, pendolari “ormai esausti”

Ghizzoni (Pd): “Proteste legittime non trovano ascolto e proseguono i continui disservizi della linea, nel silenzio delle Ferrovie dello Stato”. Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei pendolari carpigiani che protestano per i continui i disagi sulla linea ferroviaria Carpi-Modena. Ecco una dichiarazione dell’on. Manuela Ghizzoni che sul tema del trasporto pubblico ha presentato diverse interrogazioni parlamentari. «In assemblea è emersa la frustrazione e la rabbia dei pendolari, ormai esausti perché le loro legittime proteste non trovano ascolto e proseguono i continui disservizi della linea, nel silenzio delle Ferrovie dello Stato. Il trasporto pubblico è stato pesantemente colpito dai tagli dei trasferimenti statali alle Regioni e agli enti locali contenuti nella manovra economica varata in estate e i tagli incideranno come un bisturi sulla riduzione del personale e sull’offerta dei servizi. Le risposte del Governo alle nostre interrogazioni sono sempre state evasive e insoddisfacenti, e nonostante le ripetute denunce degli utenti e delle amministrazioni locali proseguono i disagi sulla linea Carpi-Modena. Ormai la situazione è inaccettabile e i tagli del Governo rischiano di comprometterla …

"Gli italiani e l'evasione fiscale", di Maria Cecilia Guerra

Meno evasione e servizi pubblici migliori sono le priorità degli italiani. Lo dice un’indagine del Censis su un campione rappresentativo della popolazione. L’evasione, percepita in aumento negli ultimi tre anni, è considerata un problema grave dall’89,7 per cento degli intervistati. Il gettito recuperato con il contrasto all’evasione dovrebbe però essere utilizzato per ridurre le imposte e non tradursi in un aumento della pressione fiscale, giudicata già alta. E servirebbe un impegno credibile a migliorare la capacità della spesa pubblica di rispondere ai bisogni dei cittadini. Nell’attesa che, dopo l’incontro del 21 ottobre con le parti sociali, la macchina della riforma fiscale si metta effettivamente in moto, è interessante illustrare alcuni risultati emersi da un’indagine circa il rapporto fra fisco e contribuente nel nostro paese, condotta dal Censis su un campione rappresentativo della popolazione italiana e presentata pochi giorni fa al congresso nazionale dei commercialisti. Dei tanti aspetti che meritano di essere considerati se ne esamineranno qui solo due: l’atteggiamento nei confronti dell’evasione fiscale e la valutazione della relazione fra tassazione e servizi pubblici. Alcuni dei …

Iran, paura per Sakineh «Tutto deciso, giustiziata oggi», di Rachele Gonnelli

Mercoledì è giorno di forca nel carcere di Tabriz, in Iran. Ed è forte l’allarme per Sakineh, la donna che si trova lì reclusa in attesa di essere giustiziata. L’Europa chiede a Teheran di fermare il boia, commutando la pena. La corda potrebbe essere appesa oggi per Sakineh Ashtiani. Le voci che in modo tortuoso attraverso le organizzazioni dei fuoriusciti iraniani in Italia, Francia e Germania vengono dal carcere di Tabriz, dove la donna è reclusa, parlano di una sua possibile esecuzione nelle prossime ore. Presto, troppo presto, per attivare tutti i canali della grande mobilitazione che nel luglio scorso aveva consentito che almeno si aprisse un fascicolo per il riesame del suo caso e poi a fine agosto all’annuncio della fine della barbara pratica della lapidazione delle adultere in Iran. Non è bastato a salvarla. Sakineh, inizialmente condannata alla lapidazione per adulterio, ora rischia di essere impiccata per complicità nell’omicidio del marito. Il presidente dell’associazione di iraniani residenti in Italia Karmi Davood ieri ha dato l’allarme: «Ci sono informazioni fondate che provengono da Tabriz …

"Si fa presto a dire famiglia", di Fabrizia Bagozzi

Il Ruby-gate rischia di irrompere alla conferenza organizzata dal sottosegretario Giovanardi. È almeno da maggio che il cattolicissimo alfiere della famiglia tradizionale, il sottosegretario Carlo Giovanardi, tesse la tela della seconda conferenza nazionale sulla famiglia che si aprirà in grande stile lunedì a Milano con l’intervento del presidente del consiglio e alla presenza, fra gli altri, dell’arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi, entrambi al momento confermati dallo stesso Giovanardi. Una conferenza istituzionale, prevista per legge ogni tre anni, che mette insieme esperti, associazioni e operatori del settore per discutere le politiche per la famiglia, da sempre uno dei leit motiv delle campagne elettorali dell’attuale maggioranza. E, come si sa, tema molto caro Oltretevere, da cui in questi giorni trapela imbarazzo per le vicende che coinvolgono la politica italiana. Ma ora il Rubygate rischia di rompergli le uova nel paniere. Perché anche se, come sostiene il sottosegretario con delega alla famiglia, i giornali sono dominati dal gossip e dal cicaleccio scandalistico mentre «le cose serie» vanno avanti, la presenza di un Cavaliere che, in piena bufera da …

“Berlusconi offende le donne e gli omosessuali” La protesta dell’Associazione 3D-Democratici per pari diritti e pari dignità

“Meglio appassionato di belle ragazze che gay è una dichiarazione che non vorremmo sentire nemmeno nel peggiore bar di periferia: sentirla pronunciare dal Presidente del Consiglio italiano genera rabbia e vergogna”. E’ quanto dichiara Ivan Scanavini, portavoce dell’Associazione 3D-Democratici per pari Diritti e pari Dignità LGBT che prosegue: “Nel resto d’Europa la politica combatte il razzismo e l’omofobia, in Italia l’omofobia viene invece pubblicamente propagandata dal Presidente del Consiglio: cosa pensa la Ministra Carfagna di una frase che offende insieme la dignità delle donne e quella di tanti cittadini e tante cittadine omosessuali? Crediamo che la politica debba farsi carico di creare una società più accogliente e giusta per tutti e tutte. La politica del centrodestra e del Presidente Berlusconi fa l’esatto contrario, definendo solidarietà il proprio morboso interessamento per una minorenne e promuovendo l’odio nel confronto di un’intera categoria di cittadini. 3D aderirà per questo alle manifestazioni di sdegno e di protesta per questo ennesimo atto di volgarità, idiozia e violenza”. ****** Lettera aperta al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi Al Presidente del Consiglio …

"Il bunga bunga della scuola pubblica", Pippo Frisone

E’ bastata mezz’ora nel 2008 al Governo Berlusconi per mettere in atto un bunga-bunga gigantesco a danno della scuola pubblica. Con la L.133/08 si gettarono le basi del più epocale massacro delle risorse umane e finanziarie che la scuola abbia mai conosciuto. La più grande manovra di bilancio, quella fatta dal governo Amato nel 92-93 di 93.000 Miliardi vecchie lire, oltre 43 miliardi di euro attuali, non arrivò a tagliare cosi tanto nei confronti della scuola. Un terzo della manovra del 2008, pari a 8 miliardi colpì la scuola per il triennio 2009-12. Un salasso di 135.000 posti che i precari pagano oggi a caro prezzo. Tagli mascherati da riforme che insegnanti, studenti e famiglie stanno subendo sulla loro pelle, con meno scuola, meno risorse e meno qualità. Mancano i soldi per il funzionamento e per nominare i supplenti. I Dirigenti Scolastici sono costretti a chiedere sempre più soldi alle famiglie, da 50 euro medie nell’obbligo a 120-150 euro a studente. Una tassa occulta che in tempi di crisi se ne farebbe volentieri a meno. …