Giorno: 11 Novembre 2010

Finanziaria, Pd: da maxiemendamento fondi insufficienti per rilancio università

Ghizzoni: marcia in dietro su tagli a borse di studio dimostra che ministro ha mentito. “Non si capisce proprio di che cosa gioisca il ministro Gelmini visto che gli 800 milioni di euro per il fondo di funzionamento ordinario delle università permetteranno a mala pena di pagare gli stipendi e non consentiranno alcun rilancio del sistema universitario né l’attivazione di un presunto piano straordinario per i ricercatori”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni replica al ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini che oggi, commentando il contenuto del maxiemendamento ha detto che se verranno confermate le cifre di cui è a conoscenza, si potrà far fronte all’ordinaria amministrazione e al diritto allo studio. “Con queste cifre non si riesce neanche ad annullare l’effetto devastante dei tagli della finanziaria. Sulle borse di studio prendiamo atto del passo in dietro del Governo, avevamo quindi ragione a denunciare il taglio nonostante il ministro abbia voluto nasconderlo per settimane”. ****** UNIVERSITA’, PD: RISORSE INADEGUATE. BASTA CON I TRUCCHI Dichiarazione congiunta di Marco Meloni, responsabile Università e …

Dossier su Pompei

“Da Seul, Berlusconi dice di aver qualche difficoltà. Beh gli esprimiamo solidarietà umana ma qui non si parla delle sue difficoltà ma di quelle di un Paese”. Così il segretario Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione del dossier Pd sulle responsabilità e la cattiva gestione da parte del ministro Bondi sui crolli agli scavi di Pompei. “Non si può più tirare avanti sulle increspature e i traccheggiamenti. Non c’è più un briciolo di fiducia nel Paese. Siamo davanti ad una crisi conclamata: il centro destra è in crisi perché ha sbagliato il rapporto con il Paese nella più grande crisi economica e sociale dal dopoguerra. Si percepisce il fallimento del governo e delle sue azioni limitate ai processi personali del capo”. “C’è bisogno di una ripartenza del Paese” ha continuato Bersani. “Non perdiamo tempo, usciamo da questa sbornia. Il primo passo è la riforma della legge elettorale per mettere in sicurezza la democrazia”. “Bondi dice che dovrebbe vergognarsi chi chiede le sue dimissioni? Siamo al surreale. Non è vero che il …

"L'abuso di potere", di Giuseppe D'Avanzo

Il pubblico ministero dei minori, di turno nella notte tra il 27 e il 28 maggio, non ha intenzione di accettare la verità raffazzonata dal questore, dal ministro dell´Interno, dalla procura della Repubblica di Milano. Questa “verità ufficiale” la si può dire con le parole di Roberto Maroni: la giovanissima amica di Silvio Berlusconi, Karima El Mahroug, “Ruby”, 17 anni, accusata di furto, priva di documenti, in fuga dalla famiglia e scappata da una comunità, viene affidata – come ripetutamente pretende il capo del governo quella notte – a Nicole Minetti, una persona di sua fiducia. Per tre ragioni. Le illustra il ministro dell´Interno in Parlamento. 1. “Il funzionario di turno alla centrale operativa accerta che non vi sono posti disponibili nelle comunità della zona”. 2. Nicole Minetti “riferisce di conoscere la ragazza e assicura la propria disponibilità a prendersene cura”. 3. Il verbale di affidamento è redatto “sulla base delle indicazioni del pubblico ministero di turno presso il tribunale dei minorenni”. Di questa “verità” ufficiale già si sono potute apprezzare le contraddizioni. Non è …

Finanziaria, Pd: maxiemendamento? Le parole del sottosegretario Vegas inquietano il mondo universitario

Ghizzoni: fondi insufficienti. “Il miliardo per le università non era neanche sufficiente a restituire completamente agli atenei quanto sottratto dalla legge di stabilità. Se poi in questo miliardo dobbiamo considerare anche il voucher per le imprese che investono in ricerca, come ha annunciato Vegas, bhè, allora siamo alle solite di un governo che non mantiene e che mette a repentaglio la conoscenza e il sapere”. Così la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni commenta le cifre del maxiemendamento annunciate dal sottosegretario all’economia, Giuseppe Vegas. ****** Ddl stabilità, Vegas: ”Il maxiemendamento vale tra i 5 e i 5,5 mld” l ddl stabilità scende a 5-5,5 miliardi. Le principali misure saranno tuttavia mantenute nel maxiemendamento, anche se alcune voci saranno finanziate per sei mesi. Lo spiega il viceministro dell’Economia, Giuseppe Vegas, al termine dell’incontro della maggioranza per limare gli interventi che saranno contenuti nel provvedimento, depositato in serata in commissione bilancio. Nel pacchetto di misure che saranno inserite del ddl, spiega, resta il finanziamento degli ammortizzatori sociali per 1,5 miliardi di euro, le …

"Il crollo di un Paese", di Francesco Merlo

Anche la scuola, che era stata malamente puntellata, collassa sotto il peso dei tagli della Gelmini. E la stessa sorte tocca alle case editrici, al cinema, alle canzoni, al teatro. C´è più scienza del restauro e più tecnica della conservazione nel viso rifatto di Berlusconi che nei ruderi di Pompei. E crolla, con la casa dei gladiatori, anche il sesso italiano, e non solo perché aumentano, per contagio, i vecchi ricchi pieni di desideri fuori tempo, ma soprattutto perché Ruby e Noemi sono prototipi. Le minorenni scoprono di avere nel loro corpo una miniera e si sgretola, come a Noto il barocco, il romanticismo nazionale, il dolce stil nuovo, il corteggiamento, la poesia, l´italianissima idea che la verità di un grande uomo sono gli occhi di una donna. Le macerie di Pompei confermano che il danaro del turismo non basta a rendere eterna la rovina mummificandola. E ci voleva un rovinoso leghista come Zaia per degradare Pompei a «quattro sassi», ben al di là dell´ignoranza che un tempo riusciva ancora ad accompagnarsi ad un certa …

"Il Pd accelera, con la testa al voto", di Mariantonietta Colimberti

Al Nazareno il confronto tra i big su crisi e alleanze elettorali. E sabato Bersani dà il via al porta a porta. «Il gioco non è tutto nelle nostre mani, dobbiamo vedere cosa si mette in moto. L’unica cosa prevedibile sono le elezioni». Sta in questa chiara e lapidaria descrizione della situazione affidata ad Europa da un autorevole esponente del Pd il senso di quello che in queste ore si sta muovendo nel principale partito di opposizione e anche delle scelte che farà nelle prossime settimane. Perché la consapevolezza che è in atto una accelerazione il cui punto di caduta non è – e non potrebbe essere – nelle mani del Pd va di pari passo con la convinzione della necessità di essere pronti agli scenari possibili, elezioni ravvicinate comprese. «Allo stato dei fatti – prosegue nella sua analisi il nostro interlocutore – Berlusconi ha la maggioranza al senato. È possibile che, a crisi aperta, si mettano in moto condizioni numeriche diverse. E allora, se il presidente della repubblica volesse verificare la strada dell’esistenza di …

"Marchionne: no al tavolo Fiat. Industria, la crisi non è finita", di Luigina Venturelli

Al governo erano bastate piccole variazioni decimali per allontanare l’incubo della crisi e salutare la ripresa ormai in corso. Ma le rilevazioni Istat non lasciano spazio alle illusioni: la produzione industriale a settembre è calata del 2,1% rispetto ad agosto, il maggior ribasso congiunturale degli ultimi diciotto mesi, interrompendo una serie positiva che durava dall’inizio del 2010 e a cui si erano attaccate le speranze degli ottimisti di professione. Anche peggio è andata la produzione di autoveicoli, crollata dell’8,3% rispetto a settembre 2009. Un dato che chiama in causa direttamente la Fiat, ma di questo l’azienda non parlerà con il governo. L’ha assicurato Sergio Marchionne, declinando la ventilata proposta di un tavolo con l’esecutivo sui progetti del Lingotto. IL MIRAGGIO DELLA RIPRESA Intanto la sospirata fase finale della crisi economica ha ancora da venire. I sindacati l’avevano facilmente predetto. «L’Italia non aggancia la ripresa perchè il governo ha passato due anni a raccontare che la crisi non c’era e che eravamo i migliori del mondo, senza sviluppare politiche di crescita» ha commentato il segretario generale …