Giorno: 27 Novembre 2010

"Il PD ovunque si esprime la realtà del Paese"

Bersani e Bindi alla manifestazione della CGIL: “Il lavoro è un problema centrale”. “Sono qui perché voglio che il Pd aiuti a fare in modo che la politica riprenda contatto con la società. Per lo stesso motivo sono andato sui tetti a trovare gli universitari”, così il segretario del Pd,Pier Luigi Bersani, ha spiegato ai cronisti la presenza sua e di Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea Nazionale del PD alla manifestazione della Cgil assieme a tanti altri dirigenti e militanti. La segretaria della Cgil, Susanna Camusso, ha salutato calorosamente il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani e Rosi Bindi al loro arrivo alla manifestazione della Cgil a piazza San Giovanni. “Il Pd sarà presente ovunque si possa esprime la realtà vera. Il lavoro è il problema centrale del Paese, mentre il governo continua a predicare che i cieli sono azzurri, ma questo è un atteggiamento pericoloso, che crea disagio e anche rabbia che bisogna tradurre in elementi positivi”. Anche perché “così non regge, siamo in una condizione di instabilità provocata da questo governo, bisogna cambiare”. E …

"L'attrice bulgara Bonev a Venezia Bondi paga le spese: 400mila euro", di Paolo Berizzi

Due lettere del ministro di Sofia per autorizzare il viaggio. In Italia per ritirare un premio con una delegazione di 40 connazionali. L’attrice bulgara Bonev a Venezia Bondi paga le spese: 400mila euro. L’attrice-imprenditrice bulgara Michelle Bonev viaggiò dalla Bulgaria all’Italia con un volo pagato dal governo italiano. Poi, arrivata al festival del cinema di Venezia dove il ministro della Cultura Sandro Bondi si era adoperato per farle assegnare un premio – premio effettivamente ritirato dalla Bonev per la non indimenticabile opera prima “Goodbye Mama” – alloggiò e cenò lussuosamente, assieme a una delegazione di 40 connazionali. Sempre e tutto a spese del “paese ricevente”. L’Italia. A confermarlo, con tanto di lettere ufficiali, è il ministro della Cultura bulgaro, Vejdi Rashidov. Intervistato dall’emittente Btv-mediagroup, il collega di Bondi racconta che all’attrice – “un’amica molto cara al primo ministro bulgaro e a Berlusconi”, già coinvolta nel caso intercettazioni Saccà, con l’ex direttore generale della Rai che la impone al Dopofestival di Sanremo – l’invito per la gita veneziana arrivò con una lettera spedita dal nostro titolare …

Carpi, voglia di reagire alla crisi ma cresce la sfiducia

L’on. Ghizzoni ha incontrato artigiani, imprenditori e lavoratori della zona industriale di Cibeno: “Da molti ho sentito paventare conseguenze ancora peggiori per il futuro”. Prosegue la campagna di mobilitazione “Porta per Porta” del Partito democratico di Carpi. L’on. Manuela Ghizzoni ha incontrato artigiani, imprenditori e lavoratori della zona industriale di Cibeno. Assieme ad amministratori, tra cui il presidente del Consiglio comunale Taurasi e l’assessore Tosi, ed esponenti e volontari del Pd, con il segretario cittadino Dalle Ave e il segretario del circolo di Cibeno Pierantoni, la deputata carpigiana ha visitato alcuni capannoni della zona artigianale di Cibeno. “Da più di un imprenditore – sottolinea l’on. Ghizzoni – ho sentito paventare conseguenze ancora peggiori per il futuro, a conferma di quanto la ripresa sia lontana e la crisi stia colpendo pesantemente il nostro tessuto produttivo nei laboratori artigiani e nelle piccole imprese c’è tanta voglia di fare, ma anche molta sfiducia. I ritardi nei pagamenti, e a volte anche i mancati pagamenti, sono il segno più tangibile della crisi – prosegue la parlamentare carpigiana – mentre …

"Finmeccanica, il silenzio di Tremonti", di Raffaella Cascioli

Si stringe il cerchio delle indagini sulla società di Guarguaglini e il premier attacca l’inchiesta Siamo il paese di Romolo e Remo, del Conte Ugolino, di chi ha rubato il futuro dei propri figli creando il terzo debito pubblico più grande del mondo, di chi ogni giorno nega un presente ai propri giovani. Siamo un paese autolesionista. Detto questo, è impensabile che un presidente del consiglio, seppure da giorni sotto pressione per lo sgretolamento della maggioranza di governo, intervenga di peso su un’indagine in corso invocando un attacco all’Italia. Il tutto, per giunta, a mercati aperti. Mercati che fortunatamente lo hanno ignorato. Nel giorno in cui la procura di Roma ha disposto perquisizioni nelle sedi dell’Enav e di alcune società legate a Finmeccanica nell’ambito dell’indagine su presunti fatti di corruzione e frode fiscale, il premier perde la testa e a mercati aperti si lascia andare a dichiarazioni quantomeno inquietanti. A proposito dell’indagine che ha visto indagati i vertici dell’Enav e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi (moglie del presidente di Finmeccanica Guarguaglini), Berlusconi …

"La riforma aiuta i baroni", di Maurizio Ferraris

L´impressione è quella di avere a che fare, più che con un ministro, con un curatore fallimentare che considera l´Università una bad company da dismettere. Non sorprende se gli studenti protestano. Il ministro Gelmini ha commentato le proteste per l´Università dicendo che così gli studenti fanno gli interessi dei baroni, poi ha sostenuto che tra i meriti fondamentali della sua riforma c´è il porre fine a parentopoli. Ora, i baroni sembrano assolvere nello specifico della politica universitaria la stessa funzione retorica di spauracchio generico e inesistente che hanno “i comunisti” nella politica generale della destra populista. E stupisce veder riemergere, in contesti storici radicalmente mutati, una categoria che in effetti è stata azzerata (insieme a molte cose cattive o semplicemente vecchie e ad alcune cose buone) dal Sessantotto, ossia cinque anni prima che nascesse il ministro. Questo il ministro non può non saperlo. Così come non può non sapere che la riforma dei concorsi da lei voluta due anni fa, mettendo nelle commissioni soltanto gli ordinari ed escludendone (diversamente che in precedenza) gli associati e …

"Così Napolitano ha riscritto il dl rifiuti", di Gianni Del Vecchio

Il capo dello stato apprezza e non dimentica l’emergenza di Napoli: il nuovo testo del decreto indebolisce Cosentino e Cesaro. La scorsa settimana il ministro Mara Carfagna ha provato a tener fuori «gli affaristi che comandano nel Pdl», come lei stessa li ha definiti, dalla gestione dei termovalorizzatori in Campania, arrivando addirittura a minacciare le dimissioni. Ma è stata sonoramente sconfitta dai “Cosentino boys”, tanto da essere costretta a rinculare e accettare l’egemonia del gruppo dirigente campano, riuscendo però a strappare in cambio del suo subitaneo dietrofront la candidatura a sindaco di Napoli. A proteggere la Campania dall’assalto degli affaristi ci ha però pensato qualcun’altro, con uno spessore ben diverso da quello del ministro delle pari opportunità. Il presidente della repubblica, Giorgio Napolitano ha costretto palazzo Chigi a cambiare il decreto sui rifiuti. Solo dopo aver verificato la bontà dei cambiamenti ha acconsentito a firmare il provvedimento. Modifiche sostanziali, che avranno un effetto politico ben preciso: estrometteranno i due presidenti delle province di Napoli e Salerno, i cosentiniani Luigi Cesaro ed Edmondo Cirielli, dal processo …

"Se il paese torna indietro", di Federico Nastasi* Michele Grimaldi**

Ci sono due milioni di giovani nel nostro paese dei quali nessuno parla. Giovani invisibili, tra i 15 ed i 29 anni, che non studiano e non lavorano: la statistica li chiama˘Neet, nella realtà sono una generazione senza diritti e senza futuro.˘Di questi, il 21% è laureato, il 20,2% diplomato, oltre un milione risiede nel mezzogiorno del paese. Sono lo specchio della crisi che vive l’Italia. In questo contesto il ddl Gelmini si inserisce come un ulteriore passo indietro di quella generazione e del nostro paese. Non difendiamo l’attuale sistema dell’università. Siamo convinti che una Riforma sia indispensabile. Ma non certo quella del ministro Gelmini, sostenuta dalla Crui e Confindustria: semplicemente perché non è una riforma. E’ un bluff che serve solo a mascherare i tagli di Tremonti, impedendo l’accesso in cattedra per i più giovani, smantellando il diritto allo studio per oltre 150 mila studenti. Questi abbandoneranno gli studi, migliaia di ricercatori continueranno a vivere la precarietà, tante altre realtà meno raccontate -come i conservatori musicali, gli enti di ricerca- rischieranno la chiusura. Occorre …