Giorno: 16 Novembre 2010

"Università, cancellati i tagli ma solo per gli atenei privati", di Salvo Intravaia

Dopo le proteste di alcuni rettori, nel maxiemendamento al ddl stabilità tornano i fondi che erano stati cancellati negli ultimi tre anni. Il governo dice che il provvedimento riguarda anche le statali, ma l’opposizione attacca: “E’ un trucco contabile”. Mentre l’università pubblica si arrabatta tra tagli, scioperi, riforme “epocali” e “giochi delle tre carte”, a quella privata il governo cancella i tagli degli ultimi tre anni. Nell’ultima versione del maxiemendamento alla legge di stabilità (ex Finanziaria) approvato dalla commissione Bilancio della Camera spunta anche un finanziamento di 25 milioni per “le università non statali legalmente riconosciute”. E’ bastato che alzasse la voce uno dei rettori “privati” più potenti d’Italia per fare capire al governo che non era cosa di insistere sulla strada del rigore anche per gli atenei non statali. Di fronte ad un taglio che dal 2007 ad oggi aveva decurtato le somme destinate agli atenei privati del 45 per cento, il rettore dell’università Cattolica del Sacro cuore di Milano, Lorenzo Ornaghi, è venuto allo scoperto. “Gli effetti perversi dei provvedimenti dei governi dal …

Newsweek, vergogna Berlusconi "Disinteresse e cultura dell'harem"

Il nuovo numero del settimanale americano dedica quattro pagine al presidente del Consiglio. “Escort, minorenni e ballerine che saltellano intorno a un 74enne”. Critiche pesanti per la discriminazione femminile, “ha inculcato negli italiani l’idea che la donna sia solo un oggetto sessuale”. Durissimo anche il Guardian: “Che cosa deve ancora fare per essere cacciato?”. “Berlusconi’s girl problem”, Berlusconi e il problema-donne. Ecco il titolo che campeggia sulla copertina del numero del 22 novembre del settimanale americano Newsweek. Illustrato da un paio di gambe femminili con scarpe dal tacco a spillo. Quattro pagine dedicate alle vicende italiane. E un ritratto impietoso dell’Italia berlusconiana, di quella che viene definita “la cultura dell’harem che sta minando l’economia italiana e il suo stesso governo”. Le donne, gli scandali, la televisione, l’incuria nei confronti dei beni culturali del Paese. Una serie di vergogne, quelle passate in rassegna dal settimanale americano. “Per Berlusconi, l’eguaglianza di genere è una barzelletta”, titola l’articolo di Barbie Nadeau; “Silvio si fa buttare giù, ma l’ultimo scandalo sessuale è solo uno dei suoi problemi” è invece …

Opposizioni unite per il bene del Paese

Tutte le opposizioni, “raccogliendo il richiamo del Presidente Napolitano al senso di responsabilità repubblicana, si impegnano a far si che la Legge di Stabilità venga licenziata dal Parlamento entro la fine di novembre”: questo è quanto richiesto in una lettera che tutti i capigruppo di opposizione e delle componenti del gruppo misto di Camera e Senato (Pd, Idv, Udc, Api, Ld) hanno inviato ai Presidenti della Camera e del Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Ha dichiarato il Segretario del Partito democratico, Pier Luigi Bersani: “Con la lettera dei capigruppo si è reso chiaro il senso di responsabilità delle forze di opposizione. Ci aspettiamo da parte del governo e della maggioranza altrettanta responsabilità, affinché non si usi la legge di stabilità per protrarre strumentalmente una insostenibile melina che lascia sgomento un Paese che sta vivendo mille problemi. E’ chiaro che se questa assunzione di responsabilità non ci fosse, ognuno avrebbe mani libere nella conduzione della battaglia parlamentare”. “Siamo di fronte a una maggioranza che non vuole rendere atto che la crisi politica c’è e che …

Scesi dalla gru

Dopo 17 giorni di proteste, tensioni e tanto freddo sono scesi dalla gru i 4 immigrati arrampicati dal 30 ottobre. Il Pd presenta proposta di legge per la regolarizzazione della immigrazione. Sono scesi, finalmente scesi. Dopo diciassette giorni fatti di pioggia, di freddo, di cariche e di arresti, i 4 lavoratori immigrati sono scesi dalla gru dove in segno di protesta si erano accampati fin dal 30 ottobre. Chiedevano un permesso di soggiorno e una sanatoria “per gli immigrati che lavorano”. Non gli è stato promesso nulla ma dopo la mediazione di Cgil, Cisl e la Diocesi bresciana hanno ottenuto almeno la disponibilità a discutere con la prefettura di tutte le truffe ai danni degli immigrati nella speranza di ottenere un permesso di soggiorno per lavoro. ***** La tensione non accenna a diminuire tra i 4 immigrati, accampati sopra una gru a Brescia, le forze dell’ordine e la popolazione solidale alla loro causa, radunata nei pressi del cantiere della metropolitana. Sono saliti spontaneamente il 30 ottobre sul mezzo meccanico e non vogliono lasciare la loro …

La lista di “sinistra”: con gli occhi dei deboli per un mondo migliore, di Pierluigi Bersani

La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli, puoi fare davvero un mondo migliore per tutti. Abbiamo la più bella Costituzione del mondo. La si difende ogni giorno. Il 25 aprile si fa festa. Nessuno può stare bene da solo. Stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco l’economia non gira: l’ingiustizia fa male all’economia. Ci vuole un mercato che funzioni. Ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l’istruzione, la sicurezza. Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo chi il lavoro ce l’ha. Il lavoro è la dignità di una persona. Sempre. E soprattutto quando hai trent’anni e hai paura di passare la vita in panchina. Ma chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto. E un’ora di lavoro precaria non può costare meno di un’ora di lavoro stabile. Chi non paga le tasse mette le mani nelle tasche chi è più povero di lui; e se 100 euro di …

"Ripartire dallo sviluppo", di Raffaella Cascioli

Il Pd parla alle forze produttive del paese. Imperterrito, cocciuto e fors’anche irremovibile il Pd continua a parlare dei problemi – e non sono pochi – di chi ogni giorno, in Italia, lavora e produce. Nonostante la crisi politica che sta paralizzando l’Italia. Anzi, oltre la crisi politica. O meglio per far fronte a una crisi economica, che è anche sociale e di rappresentanza, oggi il Pd incontrerà le parti sociali. Un faccia a faccia, in programma da tempo, tra una delegazione guidata dal segretario Pierluigi Bersani – composta dal vicesegretario Enrico Letta, dai capigruppi del Pd alla camera e al senato Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, dal responsabile economico Stefano Fassina – e le associazioni di imprenditori e lavoratori. Un pomeriggio per parlare di lavoro e nuovo patto sociale, di riforma del patto di stabilità interno e di riforma del fisco. Ma, anche, inevitabilmente, di una Finanziaria che non guarda al paese: a cominciare dall’incapacità dell’esecutivo di riconfermare l’annunciata proroga del 55 per cento dell’ecobonus sulle spese per le ristrutturazioni edilizie volte al risparmio …

Da Fazio destra e sinistra del dopo-Cavaliere. Saviano: "Al Nord le cosche cercano la Lega", di Goffredo De Marchis

Bersani: abbiamo la Costituzione più bella del mondo Difesa del lavoro e no alla precarietà. Fini: la destra onora i militari, ha senso dello Stato, etica pubblica. Alle dieci di sera, ecco Fini e Bersani in diretta a Vieni via con me. Tre minuti a testa per raccontare la loro visione del mondo. La destra e la sinistra, oggi. In un ipotetico Paese deberlusconizzato. La Rai voleva cancellarli, fermarli oppure affiancarli con altri leader di partito. Invece no. Sono loro due gli ospiti politici del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Ma c´è altra politica nella narrazione dello scrittore campano. Saviano spiega la ‘ndrangheta come una didascalia. Dettagli, episodi grandi e piccoli per far arrivare il messaggio: «Parafrasando Tolstoj, non si batte il male con il male». Dalla Calabria, Saviano trasloca le famiglie in Lombardia: «Dove si sviluppa il più alto tasso d´investimenti criminali. Milano è la capitale degli affari ‘ndranghetisti. Non è roba da terroni. Al Nord le cosche parlano con la Lega, vogliono incontrare un consigliere leghista. Del resto, Gianfranco Miglio voleva …