Giorno: 29 Novembre 2010

Bersani: "Professionisti e lavoratori autonomi sono nel dna del Pd"

“Vogliamo rappresentare soggetti disponibili a modernizzare Italia”. “I professionisti e i lavoratori autonomi appartengono al dna del Partito democratico. Sostenere il contrario è un luogo comune, del tutto errato. Basti pensare a quanto hanno contato e contano nella tradizione del centrosinistra gli artigiani, i commercianti e gli altri lavoratori autonomi. Ricordo, poi, che il Pd nasce dalla confluenza di diverse esperienze e le partite Iva sono una parte di queste esperienze”. Lo sostiene il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, in un’intervista esclusiva che esce domani su Il giornale delle partite Iva, nuovo mensile rivolto al mondo dei professionisti autonomi. “I partiti andrebbero giudicati sui fatti, – prosegue Bersani – invece che sulla propaganda. In questa legislatura, il Pd ha presentato il ddl per lo Statuto per il lavoro autonomo e professionale, la proposta di universalizzazione dell’indennità di disoccupazione e le proposte contenute in “Fisco 20-20-20”: tutte misure che riconoscono la centralità delle partite Iva nella nostra economia e nella nostra società”. “Basti pensare che i lavoratori autonomi non rappresentati da Ordini sono oltre tre …

"E' una riforma sulla pelle dei ragazzi": il famoso fisico Giorgio Parisi stronca la riforma sull'università, di Caterina Perniconi

Nell’intervista il fisica italiano di fama internazionale definisce la riforma “un bel disastro”… La valutazione degli atenei, i bilanci, la sperimentazione, l’emendamento cancellato sui ricercatori…. L’invadenza della politica e il ruolo del privato “Questa riforma è un bel disastro”. E se a dirlo è Giorgio Parisi, uno dei più autorevoli fisici viventi, padre della “teoria del caos”, c’è di che preoccuparsi. Sessantadue anni, professore all’Università La Sapienza di Roma, la scorsa settimana ha ricevuto la medaglia Max Planck per i suoi studi, riconoscimento ricevuto nella storia da scienziati del calibro di Albert Einstein ed Enrico Fermi. In Italia potremmo non avere più un Giorgio Parisi. Perché gli studenti migliori ormai portano il loro cervello all’estero, e non riescono a rientrare nel sistema universitario. Che con questa legge non cambierà in meglio. Professore, l’Italia ha bisogno di una riforma dell’Università. Perché non questa? É vero, c’è una grande necessità di cambiamento. Ma nella direzione contraria a quella in cui va questa legge. Cioè? La prima cosa da fare è valutare gli atenei. Noi conosciamo la situazione …

Su Wikileaks Berlusconi per gli americani: incapace e dedito a feste selvagge

Bersani dopo la pubblicazione dei file commenta: “Il premier con il suo comportamento e le sue decisioni politiche nuoce alla reputazione dell’Italia nel mondo, con grave danno per il paese”. Ma alla fine cosa ha pubblicato WikiLeaks? Come da un vaso di Pandora i dispacci diplomatici resi pubblici toccano tantissimi paesi. Per l’Italia fa subito notizia la sfiducia in Silvio Berlusconi, definito quasi il portavoce della Russia in Europa e segnalato per le sue “feste selvagge”. Il premier stando ai suoi collaboratori si sarebbe fatto “una risata” a leggere i report scritti sul suo conto. Purtroppo “c’è poco da ridere. Berlusconi nuoce alla reputazione dell’Italia – dichiara il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani – Con i documenti resi noti da Wikileaks quel che emerge conferma in modo inequivocabile che il presidente del Consiglio con il suo comportamento e con le sue decisioni politiche nuoce alla reputazione dell’Italia nel mondo, con grave danno per il paese. Semmai ce ne fosse stato bisogno, è la conferma che occorre una svolta, che bisogna voltare pagina”. “Incapace, vanitoso …

Sorpresa, al cinema la scuola funziona", di Marco Rossi-Doria

Finalmente la scuola irrompe sulla scena. E smentisce i troppi soloni che la denigrano. Così, ieri al Tff si è visto il bel documentario di Marco Saltarelli: Scuola media . Il mare all’orizzonte e la potenza dell’Ilva che sprigiona fumi fanno da cornice ai ragazzini della media «Pirandello» di Taranto che si chiedono quali sono vantaggi e svantaggi di un’eventuale chiusura dell’impianto siderurgico. Il grande tema della salvaguardia dell’ambiente e del come conciliarla con l’occupazione si combina con i visi dei ragazzini che si domandano della loro futura salute. E dei padri che perderebbero il lavoro. Cambia scena. Una monaca di clausura, da dietro le sbarre, parla ai ragazzini che sono andati in gita d’istruzione a trovarla. Loro le raccontano che hanno studiato I promessi sposi e la monaca di Monza… E lei, con voce ferma, dice loro che devono vivere in modo pieno, come ognuno può fare. E che devono farlo per scelta. E le ragazzine ascoltano. Attente. Poi, quando si allontanano, parlottano tra loro in dialetto. Fitto fitto si dicono le loro cose, …

"No, non torno negli Usa è il momento di lottare"

La ricercatrice Francesca Coin questa sera a “Vieni via con me”. Con una lettera a “Repubblica” Francesca Coin, 34 anni, illustrò lo shock del rientro in un´università italiana dopo otto anni di vita accademica in America: «Negli Usa era venuto a prendermi all´aeroporto il capo dipartimento dell´ateneo, come ricercatrice guadagnavo il triplo, essere giovani là è una risorsa non un problema». Ora è sui tetti di Architettura, a Roma, e questa sera leggerà nello studio di Fazio e Saviano un elenco di cose per lei necessarie all´università italiana. Sono passati 45 giorni da quella lettera, che è successo nel frattempo? «Il ministro Gelmini non mi ha mai risposto e io, da ricercatrice, ho dichiarato l´indisponibilità a insegnare alla Ca´ Foscari. E con l´avvicinarsi del voto parlamentare è cresciuta la necessità di bloccare una riforma sbagliata». Perché sbagliata? «Per tre motivi, fra i tanti. Non trova un posto per i ricercatori precari, saranno precari per sempre. L´autonomia di pensiero che da secoli nutre le università viene compromessa dall´arrivo di un cda con poteri vincolanti. E poi …

"Europa, cresci in fretta", di Giuliano Amato

C’è qualcosa di profondamente irrazionale e controproducente in ciò che facciamo, o forse più in ciò che non facciamo, per contrastare i fulmini che hanno preso ad abbattersi sui cieli europei. Mi chiedo come ciò sia possibile e che cosa si possa fare per raddrizzare il tiro, prima che sia troppo tardi. Non metto in discussione i congegni finanziari che, sia pure in ritardo, abbiamo messo in piedi per sostenere gli stati che si trovano in situazione di eccezionale difficoltà. Forse per il futuro potremo fare di meglio, forse sarà il caso di far capire per tempo alle banche che, se vale il principio too big to fail, noi lo vorremo applicare in primo luogo ai nostri stati, non ritenendo che debbano essi fallire per evitare che falliscano loro. Questa volta è andata così e dobbiamo tutti accettare, al punto a cui siamo, il rigore finanziario che la Germania ha giustamente preteso per consentire il sostegno comune agli stati dell’Unione che via via si sono venuti trovando, più o meno colpevolmente, con debiti alti e …

"Blitz dei precari nel cinema del lavoro", di Bruno Ugolini

Dalla piazza, quella di sabato a Roma, al cinema. Con precari sui mari e precari nei campi. Hanno qualcosa in comune: la lontananza dagli affetti, dai padri e dalle mogli, la solitudine di un lavoro spesso amaro. Sono situazioni inserite in due tra i numerosi film presentati al concorso “Obiettivi sul lavoro 2010” per iniziativa di Arci, NIdil-Cgil e Ucca. Un’edizione quest’anno contrassegnata da un livello elevato. La giuria (Daniele Vicari, Dean Buletti, Steve Della Casa, Gabriella Gallozzi, Giuliana Gamba) ha scelto alla fine “Cargo” Vincenzo Mineo, come miglior film documentario. Racconta la vita a bordo della nave petroliera “Indigo Point” nei mari del Nord, nella tratta Rotterdam-San Pietroburgo. È la vicenda, appunto, dei precari del mare. Certo i loro contratti a termine sono lunghissimi: a volte trascorrono anni sulle navi. E quel che spesso aleggia, in quelle lunghe giornate è la nostalgia. Sono equipaggi composti soprattutto da giovani filippini in fuga dalla miseria. Accettano questo lavoro, sperando che sia la premessa di un futuro migliore. Gli altri, i lavoratori dei campi, sono i protagonisti …