Giorno: 16 Novembre 2010

"Il disprezzo delle regole e del merito", di Walter Passerini

Vi sono 52 modi per chiedere un permesso e per autorizzare un’assenza sui luoghi di lavoro, ma nessuno di essi è stato utilizzato nei casi che la cronaca ha portato alla ribalta a Brindisi, Caserta e Perugia. Anzi, la formula più gettonata è la numero 53, la regola che non c’è e la più praticata, che dall’autorità giudiziaria viene rubricata come truffa, danno erariale e grave rottura della clausola della fiducia. Non siamo di fronte a quello che gli esperti chiamano micro-assenteismo, assenteismo fisiologico, solitamente inferiore al 3-4%, tutto sommato sostenibile. Ma nel caso dei fatti di cronaca citati è evidente la truffa ai danni della pubblica amministrazione. Ma se non vogliamo sparare sulla solita croce rossa, non è solo un problema di pubblico impiego. Anche se gli ultimi dati dell’Ocse ci dicono che il costo dell’assenteismo è di 2,5 volte superiore al costi dei sussidi di disoccupazione, in questi mesi di crisi l’assenteismo, soprattutto nel privato, si è ridotto in modo significativo, per la paura di perdere il posto di lavoro, per l’ansia di …

"La scuola torna il piazza. Registi e scrittori con gli studenti", di Maristella Iervasi

Domani l’intero mondo della Conoscenza invaderà tutte le piazze d’Italia. Cento i cortei studenteschi, da Milano a Palermo. Mentre il sindacato Flc-Cgil ha indetto lo sciopero della prima ora di lezione in tutte contro i tagli. Il «regalo» alla scuole paritarie, le borse di studio con il contagocce, le supplenze affidate alla buona sorte, le gite scolastiche che rischiano di saltare per i fondi all’osso. La scuola ha perso la esse maiuscola per il disinteresse del ministro «unico» dell’Istruzione alla quale preoccupa solo l’«effetto Bocchino» sul Pdl. Ma al declino della scuola nessuno si rassegna. La Gelmini si rassegni. Domani l’intero mondo della Conoscenza invaderà tutte le piazze d’Italia. Cento i cortei studenteschi, da Milano a Palermo. Mentre il sindacato Flc-Cgil ha indetto lo sciopero della prima ora di lezione in tutte contro i tagli. GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO STUDENTE Il sindacato guidato da Susanna Camusso e in prima fila con manifestazioni, assemblee e dibattiti. A Roma in piazza Navona, dalle 16.30 alle 20.30, ci sarà un presidio della Flc e delle associazioni degli studenti: spettacoli, …

"La Costituzione privatizzata", di Gustavo Zagrebelsky

Dopo un esplicito voto di sfiducia di una Camera (irrilevante è che l´altra abbia, prima o dopo, votato la fiducia), il Governo deve dunque «rassegnare» le dimissioni nella mani del Presidente della Repubblica: dimissioni che quest´ultimo non può respingere. Un Governo che restasse in carica contro la volontà del Parlamento (anche solo di una sola Camera), sostenuto dalla volontà del Presidente (quello che nella storia costituzionale si chiama «governo di lotta» antiparlamentare) sarebbe un sovvertimento della Costituzione e della democrazia. Nel solo caso di crisi di governo “extraparlamentare”, cioè in assenza di un voto, il Presidente può (o forse deve) rinviare il Governo alle Camere perché si pronuncino sulla fiducia con un voto. Ma se vi è un voto è negativo, le dimissioni non possono essere respinte. Una volta date le dimissioni, entra in gioco il Presidente della Repubblica, il cui compito non è quello di favorire o di ostacolare i disegni di questo o di quel raggruppamento politico, ma di garantire l´integrità e la funzionalità del sistema. Qui si aprono diverse possibilità. Non c´è …

"La missione del successore di Bertolaso", di Angelo Chianale*

Dunque, come preannunciato, il nuovo capo della Protezione civile è Franco Gabrielli, carriera in polizia, già direttore del Servizio segreto civile. Si chiude così l’era Bertolaso: dieci anni costellati dalla continua espansione degli interventi di Protezione civile. Il nuovo capo ha le capacità e, si spera, l’appoggio politico per normalizzare l’attività dell’istituzione. Però il nuovo capo dovrà anche avere la sensibilità di allontanare la Protezione civile dal delicato campo del controllo dell’ordine pubblico. Pochi sanno che dal 2003 esiste l’emergenza del terrorismo internazionale, dichiarata dal Governo in maniera illegittima, perché senza i limiti temporali e territoriali imposti dalla legge. Il capo della Protezione civile qui gode di inusitati poteri: può ottenere dalle società di trasporto (aereo, navale, ferroviario, stradale) l’elenco dei passeggeri; e può creare un proprio archivio di informazioni, che ogni altra autorità statale (forze di polizia, esercito, servizi) è tenuta a fornirgli. E’, questo, un esempio di competenze in materia di pubblica sicurezza affidate alla Protezione civile, saltando i ministeri interessati (Interno, Difesa). Per altre emergenze la Protezione civile può monitorare il territorio …

"Voto unico per storia e geografia", di Antimo Di Geronimo

Per effetto della riforma, la valutazione degli alunni cambia. Cercasi concertazione sul modus. Storia e geografia alle superiori avranno un solo voto in pagella e non più voti distinti. È questo uno dei chiarimenti più importanti contenuti in una circolare emanata dal ministero dell’istruzione il 9 ottobre scorso (prot. n.AOODPIT3320). L’amministrazione centrale è intervenuta a scogliere alcuni dubbi rappresentati dalle istituzioni scolastiche sulle procedure da adottare per la valutazione degli alunni a seguito dell’entrata in vigore della riforma nelle prime classi. In particolare per quanto riguarda i criteri da seguire nel caso in cui le discipline abbiano cambiato nome oppure siano state accorpate. Per quanto riguarda le discipline accorpate, come per esempio storia e geografia, l’amministrazione ha spiegato che in ogni caso sulle pagelle dovrà comparire un solo voto. Anche se resta pienamente legittima l’adozione di valutazioni separate sul registro del docente. Altrettanto legittima è l’adozione di prove scritte per valutare discipline orali. Fermo restando che, nelle discipline dove la legge non prevede l’espressione di valutazioni distinte tra scritto e orale in sede di scrutinio, …

"Mezza fiducia non fa un governo", di Michele Ainis

Senza i ministri di Futuro e libertà, il governo Berlusconi ormai somiglia al visconte dimezzato di Italo Calvino. Sarà per questo che cerca di tagliare il problema in due come una mela: mezza fiducia (quella del Senato), mezza crisi (magari un rimpasto può bastare), e in ultimo mezze elezioni (facendo rivotare gli italiani solo per la Camera). C’è una logica in queste mezze trovate? Ce n’è metà, e dunque non ce n’è nessuna. Primo: la mezza fiducia. Se il Senato la concede, mezzo governo è salvo. E l’altro mezzo? Affonda nel pozzo della crisi, se e quando la Camera gli vota la sfiducia. Ma c’è spazio nel nostro ordinamento per un governo dimezzato? Solo a patto di scambiare il due con l’uno. Il bicameralismo, l’esistenza di due Camere gemelle, è un po’ come il matrimonio: per sposarsi bisogna essere d’accordo in due, per divorziare basta che lo decida uno. Ecco perché se una Camera respinge un progetto di legge posto in votazione, a quel punto il procedimento s’interrompe, anche se l’altra Camera l’avrebbe approvato a …