Giorno: 24 Novembre 2010

"Il buco c'è e pure la banda che l'ha realizzato", di Osvaldo Roman

Hanno amputato, a un milione di dipendenti della Scuola, tre anni di servizio, utili alla carriera economica, e vogliono nascondere il malfatto! Lo dice pure Tuttoscuola nella sua Newsletter quando (con qualche approssimazione perché anche dopo il 2012 la quota relativa al 30% servirà in maniera permanente a coprire la spesa maturata per garantire la copertura economica consolidata al termine del triennio 2010-12) afferma: “Ma il congelamento dell’anzianità nella carriera resta” In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del decreto interministeriale con il quale il ministro Gelmini, insieme al collega Tremonti, ha concretizzato gli impegni di utilizzare i risparmi di sistema (30% delle risorse ricavate dai tagli di organico) per corrispondere anche per il prossimo biennio gli scatti di anzianità del personale scolastico, ci sembra doverosa una riflessione sui vincoli posti dall’ormai famoso art. 9, comma 23 della legge 122/2010 sulla manovra finanziaria. Il comma 14 dell’art. 8 ha previsto che i risparmi di sistema (30%) devono essere comunque destinati al settore scolastico e che la destinazione di quelle risorseè stabilita con decreto interministeriale, …

"Donne violenza e silenzi di governo", di Roberta Agostini e Federica Mariotti

Sono passati più di 30 anni da quando per la prima volta una telecamera entrò in un’aula giudiziaria nella quale si svolgeva un processo per stupro. Era il 1978, il documentario venne poi trasmesso in televisione e ci mostra che sul banco degli imputati siede soprattutto la donna che, spiegano gli avvocati, con il suo comportamento avrebbe istigato i violentatori. Da allora molte cose sono cambiate. Ci sono volute le battaglie delle donne, nelle istituzioni e fuori, a cambiare ciò che un tempo era dato per scontato, nominare la violenza e la prevaricazione, fino ad approvare, nel 1996, la legge che trasforma la violenza da delitto contro la morale a delitto contro la persone. Oggi però non possiamo ancora dire che le donne abbiano vinto. L’Istat ci consegna una radiografia impressionante del problema: 14 milioni di donne vittime di violenza, 7 milioni di stupri e abusi, di queste un milione e 400 ragazze, nel solo 2006 un milione e 150.000. Chi sono gli autori di queste violenze? Nella maggior parte dei casi mariti, parenti, amici, …

"La simil-maggioranza del Pdl con tre linee", di Francesco Lo Sardo

Si avvicina il voto di fiducia per Berlusconi ma i suoi non si ricompattano, anzi Apparentemente, a parte la caccia al voto senza risultati esaltanti per il Cavaliere, la fase è di stallo. La maggioranza non c’è – ieri è andata sotto due volte grazie a un asse Fli-Pd-Idv e Udc che ha assegnato al partito di Casini e non al Pdl un seggio supplementare all’europarlamento – però non tutto, da quelle parti, è immobile. La Lega ripete: «Con una maggioranza risicata meglio andare al voto». Ma nel Pdl dilaniato anche dalla questione morale, dalla denuncia della Carfagna contro «l’affarismo », man mano che s’avvicina la fiducia del 14 dicembre, è palpabile l’emergere di tre linee contrastanti che cercano di condizionare le scelte del Cavaliere: quelle già fatte d’intesa con Bossi, quelle da farsi fino al 14 e quelle da fare dopo, a seconda del risultato. C’è una linea dei “neutralisti” – ancora tendenzialmente maggioritaria nel Pdl – che spera in un voto di fiducia per tirare avanti tout court col solito assetto Pdl-Lega: se …

"È rivolta nelle università. Prof e studenti sui tetti. Torino, stazione bloccata", di Gioia Salvatori

Sai perché ho deciso di dormire sul tetto? Perché devono rendersi conto che questo ddl getta nel baratro l’università italiana». Non ha dubbi, Giorgio Paterna, coordinatore nazionale dell’UdU e studente di economia ad Ancona. Insieme ad altri venti studenti e ricercatori provenienti dall’ateneo di Tor Vergata, dalle università del Sannio, di Siena, di Benevento, Catania e Napoli giunti a Roma per la protesta, stanotte ha dormito sul tetto della facoltà di architettura della Sapienza, in via Fontanella Borghese. Pieno centro romano, a un passo dal palazzo di Montecitorio che gli studenti oggi assediano con un sit-in in dalle 9.30 in poi, in coincidenza con la discussione del ddl Gelmini. Ne chiedono il ritiro, dicono che i fondi stanziati (800 milioni per il 2011) non sono altro che un contentino; sfidano il governo «Governo precario, generazione precaria: vediamo chi cade». Non solo Roma: ieri erano 20 le facoltà occupate in tutta Italia e i ricercatori sono saliti sul tetto di Palazzo Nuovo a Torino, sede del polo umanistico, e sui tetti del campus di Salerno. E …

"L´osceno normalizzato", di Barbara Spinelli

Ci fu un tempo, non lontano, in cui era vero scandalo, per un politico, dare a un uomo di mafia il bacio della complicità. Il solo sospetto frenò l´ascesa al Quirinale di Andreotti, riabilitato poi dal ceto politico ma non necessariamente dagli italiani né dalla magistratura, che estinse per prescrizione il reato di concorso in associazione mafiosa ma ne certificò la sussistenza fino al 1980. Quel sospetto brucia, dopo anni, e anche se non è provato ha aperto uno spiraglio sulla verità di un lungo sodalizio con la Cupola. Chi legga oggi le motivazioni della condanna in secondo grado di Dell´Utri avrà una strana impressione: lo scandalo è divenuto normalità, il tremendo s´è fatto banale e scuote poco gli animi. Nella villa di Arcore e negli uffici di Edilnord che Berlusconi – futuro Premier – aveva a Milano, entravano e uscivano con massima disinvoltura Stefano Bontate, Gaetano Cinà, Mimmo Teresi, Vittorio Mangano, mafiosi di primo piano: per quasi vent´anni, almeno fino al ´92. Dell´Utri, suo braccio destro, era non solo il garante di tutti costoro …