Mese: Novembre 2010

Filcam Cgil: 25 mila addetti a pulizie a rischio licenziamento

Il sindacato lancia l’allarme: “Le scuole italiane affonderanno nel degrado. A rischio pulizia, custodia e manutenzione a partire dal 1° gennaio”. Il sindacato lancia l’allarme: “Le scuole italiane affonderanno nel degrado. A rischio pulizia, custodia e manutenzione a partire dal 1° gennaio”. È l’allarme lanciato dalla Filcam Cgil, Federazione dei lavoratori del commercio, relativamente a tutti i dipendenti delle imprese che svolgono i servizi di pulizia e custodia negli istituti scolastici. I posti di lavoro che verranno a mancare comprendono quelli dei collaboratori scolastici statali (circa 15 mila) e dipendenti di società in appalto al ministero (circa 11 mila). Soprattutto questi ultimi, secondo il sindacato, rischiano il posto di lavoro dal 1° gennaio. A preoccupare i lavoratori, gran parte dei quali sono già oggi in cassa integrazione in deroga con una forte decurtazione del salario, è la scadenza del 31 dicembre, quando decadranno gran parte degli ammortizzatori sociali e gli appalti tra ministero e imprese. Ad oggi, ha spiegato la Filcam Cgil, non è stato ancora reso noto se e come verranno rinnovati quei contratti. …

"Le elezioni divideranno l'Italia in due", di Luca Ricolfi

E’ comprensibile che il mondo politico sia eccitato. Fini sta consumando il suo strappo, e Berlusconi – dopo quasi vent’anni – potrebbe anche essere costretto a uscire di scena. Vedremo. Sulla carta la fine del regno di Berlusconi presenta almeno un aspetto positivo: quello di togliere dalla scena la principale fonte di divisione degli italiani. E’ lecito sperare che, venuto meno il pomo della discordia, si possa tornare a ragionare di politica in modi non dico un po’ meno incivili (su questo è inutile farsi illusioni), ma almeno un po’ meno partigiani. E tuttavia basta osservare con un minimo di distacco il modo in cui il regno di Berlusconi sta tramontando per spegnere non pochi ottimismi sul dopo. Già, perché la qualità del «dopo» dipenderà molto dalle modalità della deposizione del monarca. C’è una prima possibilità, e cioè che sia Futuro e libertà, il partito di Fini, a far cadere il governo. In questo caso si aprirebbe una drammatica resa dei conti all’interno del centrodestra, perché il gesto di Fini – per le modalità con …

L'Italia crolla, il governo dorme

La casa dei gladiatori a Pompei si sbriciola e finisce sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo. Vicenza e il Veneto sotto un metro e mezzo d’acqua per oltre una settimana con almeno un miliardo di euro di danni e gli imprenditori che minacciano di non pagare più le tasse. Un paese che crolla, finisce piegato di fronte a emergenze sempre prevedibili ma mai affrontate. Per questo il crollo della domus dei gladiatori a Pompei “è la metafora del dramma italiano, vogliamo fare i miracoli e non facciamo le cose normali, poi casca tutto” come ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a ‘In mezz’ora’. Bersani ha criticato la gestione dei beni culturali: “Come è possibile un paese in cui si commissaria tutto, anche Pompei dove invece che mandare archeologi si è affidato tutto alla protezione civile, che ha speso 60 milioni di euro senza fare una gara, e ha destinato solo il 20% per la manutenzione”. Soldi buttati per la valorizzazione invece che per i restauri, errori madornali che dovranno …

Bersani chiede coerenza al leader Fli: «Crisi conclamata, risposta illusoria», di Simone Collini

Sulla manifestazione dell’11 dicembre convoca i big del Pd: «Se ne discuta subito». «Irresponsabile gioco del cerino, mentre il Paese va allo sbando». Bersani convoca il Coordinamento del Pd. Per l’11 dicembre i Democratici pensano a un corteo che arrivi poi a riempire San Giovanni. I veltroniani: «Attenzione, il discorso di Fini è stato il Lingotto del centrodestra». «Crisi conclamata, risposta illusoria». A Bersani bastano quattro parole per commentare il lungo intervento di Fini. Il leader del Pd giudica «non sufficienti» le mosse del presidente della Camera, se è vero che c’è (Fini dixit) «un governo che non governa». Per Bersani ora Fini deve mostrare «coerenza», e sia lui che Berlusconi devono smetterla con lo «stucchevole e irresponsabile gioco del cerino». Anche perché «a furia di passarselo il cerino si sta spegnendo, mentre il Paese va allo sbando». Il segretario del Pd sta già lavorando alla preparazione della manifestazione dell’11 dicembre, che stando alle ambizioni dovrebbe prevedere un corteo che arrivi poi a riempire Piazza San Giovanni. Lo sforzo organizzativo sarà tutto sulle spalle del …

"Camusso: il problema Fiat sono i modelli, non gli operai" di Laura Matteucci

Chiama il governo ad aprire un confronto sulla Fiat, «invitando tutti a discutere di futuro». A Marchionne chiede, ancora una volta, chiarezza sul piano industriale, senza doversi mettere in fila e «staccare un bigliettino» per riuscire a parlargli, incontrando tutti i sindacati e mettendo fine agli incontri separati. E gli segnala anche che il problema competitività riguarda l’intero sistema paese, non può essere scaricato sulle pause dal lavoro di 10 minuti e sui lavoratori alla catena di montaggio da 1.200 euro al mese. Alla Fiom dà ragione sulla battaglia per il contratto nazionale, ma si dice anche convinta sia il momento «per tutti noi» di aprire una fase propositiva. Con Cisl e Uil vorrebbe ripartire dal mettersi d’accordo sul «come si decide insieme». Susanna Camusso, neo eletta segretaria generale della Cgil, era ieri sera a Che tempo che fa, ospite di Fabio Fazio, in un ideale botta e risposta con l’ad di Fiat Sergio Marchionne che, qualche settimana fa dalla stessa trasmissione, aveva bocciato l’Italia senza appello, paese che non farebbe un euro di utili …

Cultura: al via iniziativa Pd contro tagli

La pazienza è finita. La cultura ha bisogno di risorse e riforme, non di chiacchiere. Tutti gli appuntamenti su www.partitodemocratico.it/cultura Il Partito democratico si mobilita in difesa del sistema culturale del nostro Paese, in questi anni mortificato dal governo di centrodestra con continui e indiscriminati tagli, parole sprezzanti, battute che non fanno ridere e tanta propaganda. La cultura è un sistema che in Italia produce 40miliardi di euro di Pil e occupa circa 550mila persone. Nonostante ciò, troppo spesso chi vi lavora è un precario e la sua professionalità non è riconosciuta. Il Pd, convinto che investire in cultura significhi anche rilanciare l’economia italiana, sarà presente sull’intero territorio nazionale con “Pane e Cultura”, una mobilitazione per presentare le proposte del partito e confrontarsi sulle politiche di riforme e interventi necessari per la sopravvivenza del sistema: dall’aumento delle risorse per la cultura (ripristino del Fondo Unico per lo Spettacolo, stabilizzazione del tax credit e del tax shelter,) a un piano straordinario di proposte per i lavoratori (riconoscimento della proprietà intellettuale e delle figure professionali per gli …