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Libia, il PD al Senato non ha votato la risoluzione della maggioranza

Il Partito democratico non ha votato in Senato la risoluzione sulla Libia che copriva le divisioni del centrodestra. Dichiarazione di voto di Anna Finocchiaro, capogruppo PD in Senato

Sebbene il testo abbia incluso quello presentato dal PD i senatori sono usciti dall’Aula confermando la decisione presa al termine della riunione del Coordinamento del PD , annunciata dal segretario Pier Luigi Bersani: “Non siamo interessati ad argomentazioni e correzioni di documenti che servano a coprire le miserie di una maggioranza e di un governo non sono in grado di esprimere una posizione univoca e hanno mostrato al mondo di essere in stato confusionale”.
Prima il Senato ha approvato la risoluzione del PD sulla missione in Libia, con la maggioranza che non ha partecipato alle votazioni.
La risoluzione ha ha ottenuto 127 voti favorevoli, cinque astenuti e nessun voto contrario. Pdl e e Lega non hanno preso parte al voto.
Il documento ripropone il testo approvato in modo bipartisan (con l’assenza di Lega e Idv) venerdì scorso dalle commissioni Esteri di Camera e Senato:

Il Senato della Repubblica valutata positivamente la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 1973 del 17 marzo 2011; impegna il Governo: ad adottare ogni iniziativa per assicurare la protezione delle popolazioni della regione, nello scrupoloso rispetto della risoluzione 1973 e delle relative prescrizioni; ad adottare ogni iniziativa necessaria per assicurare che l’Italia partecipi attivamente con gli altri Paesi disponibili, ovvero nell’ambito delle organizzazioni internazionali di cui il paese è parte, alla piena attuazione della risoluzione n. 1973 ai fini della protezione dei civili e delle aree popolate sotto pericolo di attacco, ivi compresa la concessione in uso di basi sul territorio nazionale; a tenere costantemente informato il Parlamento.
Un testo firmato da Finocchiaro, Zanda, Latorre, Casson, Legnini, Pegorer, Gasbarri, Ceccanti, Giaretta, Incostante,Tonini, Cabras, Scanu, Pinotti, Livi Bacci, Marcenaro, Marinaro, Marini, Micheloni, Amati, Crisafulli, Del Vecchio, Negri.

Il voto è stato motivato così da Anna Finocchiaro: “L’intervento dell’Italia in Libia è necessario ed è legale. Necessario per ottenere la cessazione delle violenze, degli attacchi e degli abusi ai danni dei civili e degli oppositori politici. Oppositori politici e non fazioni ribelli come è scritto nella risoluzione della Pdl – Lega. L’intervento è legale perché assistito dalle due risoluzioni Onu. La nostra posizione è stata fin dall’inizio chiara, coerente e lineare. Da ieri abbiamo insistito, senza successo, affinché ci fosse Berlusconi in Parlamento. Ma Berlusconi rifugge l’Aula e ogni contatto e fa gaffe come quella di oggi pomeriggio quando, mentre io chiedevo di votare a favore delle dichiarazioni del Ministro Frattini, lui tuonava contro opposizione. E’ veramente grottesco. Noi abbiamo presentato la nostra risoluzione che ripropone il testo della risoluzione dell’Onu. Siamo obbligati a ripresentare questa risoluzione. Perchè, purtroppo, non è contenuta nella risoluzione del Pdl e della Lega. Siamo costretti a proporre quel testo per rafforzare il ruolo dell’Italia nelle istituzioni internazionali e anche nelle relazioni col futuro governo libico. La risoluzione della maggioranza indebolisce la posizione dell’Italia e quindi il Pd non la voterà. Non la voteremo perchè è ambigua sulle motivazioni dell’intervento. Perchè è mistificatoria del testo dell’accordo preso nel consiglio dei ministri esteri, che non prevedeva, come scrive la risoluzione della maggioranza, il blocco navale per fermare clandestini. Tant’è che il Ministro Frattini, in Aula, ha dovuto smentirla e ha chiesto si integrasse con la risoluzione del gruppo del Pd. Pdl e Lega, con questa risoluzione, rimpannucciano la maggioranza ma indeboliscono l’ l’Italia, senza assumersi la responsabilità della complessità delle questioni di oggi e del futuro. Non consentiremo che la grande questione degli asilanti e dei profughi venga trattata con i metodi con cui la Lega usa trattare le questioni dell’immigrazione. Per tutti questi motivi non votiamo la mozione della maggioranza”.

“Pier Luigi Bersani ha duramente criticato l’assenza del premier Silvio Berlusconi in Aula in Senato: “Vergognoso se il presidente del Consiglio non si presentasse in Parlamento. Chiediamo se Berlusconi intende invocare il legittimo impedimento anche in questo caso”.
Sarebbe il caso che “Berlusconi ci metta la faccia su quello che l’Italia ha da dire in una situazione così delicata”. La posizione politica del PD sulla Libia non cambia di una virgola. “La nostra linea è semplice – ha spiegato Bersani – chiara e unanimemente condivisa. Noi siamo pronti a sostenere un ruolo dell’Italia nella crisi libica entro i limiti della risoluzione Onu che prevede un intervento per bloccare i massacri e impedire a Gheddafi di bombardare il suo popolo”. “Di lì in poi – ha concluso il leader democratico – dovrà esserci spazio per un’iniziativa politica diplomatica che incoraggi una transizione rispetto alla quale Gheddafi non può essere l’interlocutore della comunità internazionale. Chiediamo che questa posizione venga approvata dal Parlamento”.Rosy Bindi, presidente dell’Assemblea nazionale del PD lasciando la riunione del Coordinamento spiegava: “Sosteniamo convinti la risoluzione delle Nazioni Unite ma non la gestione che la Francia ne sta facendo. E poi occorre assolutamente un’azione umanitaria”.

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