Giorno: 26 Marzo 2011

«Romano? Toccato il punto più basso della Repubblica», di Simone Collini

«La nomina di Saverio Romano è uno dei punti più bassi della storia della Repubblica, fino al punto da dover indurre il Quirinale a obiettare». Pier Luigi Bersani si guarda bene dal preannunciare quella che lui stesso definisce «l’ora X», cioè il momento della caduta di Berlusconi. Ma il leader del Pd è convinto che rispetto alla vigilia del 14 dicembre, quando il governo si salvò dal voto di fiducia grazie ai cosiddetti Responsabili, e poi rispetto alla vigilia di un controverso rimpasto, il governo sia solo apparentemente più forte. «La verità è che la credibilità dell’esecutivo è diminuita in queste settimane, la percezione del fatto che il Paese non ha un governo è via via aumentata. Berlusconi, piuttosto che impegnarsi sui grandi temiinternazionali e sociali fa un rimpasto faticoso, difficile e che non porterà niente in quanto a stabilità di un governo è evidentemente impotente di fronte ai problemi». Bersani parla a Cortona, dove Area democratica ha organizzato un convegno diverso rispetto a quelli tenuti sempre qui negli scorsi anni. La prima novità è …

"Missione fallita, Masi lascia la Rai per lui pronto il vertice Snam", di Francesco Bei

Svolta ai vertici di viale Mazzini. Il dg Mauro Masi lascia la Rai e si avvicina alla Snam. Alla base del cambio, l’incapacità di gestire Floris, Santoro, Fazio e Gabanelli. Per il suo posto in lizza Lorenza Lei e Verro. L’era Masi è al tramonto. Martedì prossimo, con un anno di anticipo sulla scadenza, il direttore generale della Rai lascerà l’ufficio al settimo piano di viale Mazzini e spegnerà la luce dietro di sé. Missione fallita, il premier è scontento, i “nemici” di Berlusconi sono ancora tutti al loro posto: da Santoro alla Gabanelli, da Fazio a Floris, fino alla Dandini. Nonostante gli innumerevoli tentativi di imbrigliarli e censurarli in pubblico, nonostante Masi ce l’abbia messa tutta, quei cinque sono ancora in video. E il direttore generale, quello che criticò le pressioni del premier sulla Rai in una memorabile intercettazione – «manco nello Zimbabwe» – ora se ne deve andare. Certo, non andrà in esilio a Ventotene. È pur sempre un ex segretario generale di Palazzo Chigi e Gianni Letta lo tiene in gran conto. …

"Il lungo addio della Fiat", di Gianni Del Vecchio

Il piano dell’ad del Lingotto per comprarsi Chrysler e trasferire la sede in Usa. Nel mezzo del nuovo ciclone mediatico sul futuro americano della Fiat, la cosa più ovvia l’ha detta Giovanni Centrella, ora segretario generale dell’Ugl ma prima leader dei metalmeccanici del sindacato di destra: «È scontato che, dopo la fusione con Chrysler, Fiat possa decidere di aprire una sede negli Usa». Scontato è la parola giusta, visto che si sa fin dallo scorso 15 febbraio, data dell’audizione parlamentare dell’amministratore delegato Sergio Marchionne, che la casa automobilistica torinese presto sposterà la sua testa a Detroit. In quell’occasione il manager-dominus del Lingotto fu abbastanza chiaro, fissando dei criteri di scelta fra Italia e Stati Uniti che non lasciavano dubbi. Il primo è la capacità di accedere a grandi capitali. Va da sé che non c’è storia fra Wall Street e piazza Affari, fosse solo per la possibilità di attirare i grandi fondi d’investimento americani, partner ideali per condividere un investimento a medio termine come quello nel settore auto. Il secondo criterio è l’attrattività del sistema …

"Invoca la Grande Riforma ma a Berlusconi fa comodo una giustizia allo sbando", di Liana Millella

Giulia Bongiorno: la maggioranza punta solo a salvare il premier e punire i magistrati. Con la responsabilità dilatata si introduce una spada di Damocle sui magistrati, chi potrà giudicare serenamente? Era silente da tempo la Bongiorno. Dopo due anni di trincea come contraltare di Berlusconi sulla giustizia. Complici, nel silenzio, l´impegno della sua gravidanza e la nascita di Ian. Ai suoi amici, la presidente della commissione Giustizia aveva anche detto: “Che spettacolo e che stanchezza. Sempre lo stesso gioco, nessuna riforma vera per la giustizia, ma solo leggine per sistemare gli affari giudiziari di Berlusconi”. Poi, ecco il rush impensato del Pdl, la raffica con la riforma costituzionale, il processo breve, la prescrizione breve, pure la responsabilità civile dei giudici. Così la responsabile Giustizia di Fli ha ricominciato a parlare. A Repubblica dice: «L´emendamento Pini è la prova che questa maggioranza non vuole riformare la giustizia, ma creare norme salva-premier e norme che puniscano i magistrati». Andiamo per flash, la materia è tanta. Partendo dall´ultima creatura, la responsabilità civile. Il Pdl dice che chi critica …

"Napoli ancora prigioniera dei rifiuti nuovi cumuli senza la maxidiscarica", di Marco Imarisio

Fermo l’impianto di Chiaiano. Presto stop definitivo, mancano le alternative. L’odore malato della discarica arriva fino a piazza Rosa dei Venti. Una decina di anziani chiacchierano sotto alla tenda del presidio. Alcuni indicano lo striscione appeso sulla cancellata delle case popolari. «Avevamo ragione noi» c’ è scritto. Non si muove nulla. Non passano camion carichi di monnezza. Tutto fermo. Anche il grande buco da settecentomila tonnellate, che dovrebbe prendersi il grosso della spazzatura di Napoli. Lavori in corso, c’è da collaudare gli argini, a rischio smottamento. Per dieci giorni, rivolgersi altrove. Già, ma dove? Sembra di essere tornati al maggio 2008. Il rondò tra Chiaiano e Marano, dominato da una struttura in metallo che rappresenta una nave affondata, era diventato famoso in tutta Italia come piazza Titanic. La soluzione al dramma dei rifiuti napoletani passava per quest’incrocio che conduceva alla futura discarica. Scontri, cariche, barricate, politica in ebollizione. La fecero. Adesso siamo ai resti, come dicono da queste parti. È arrivata al limite massimo, colma di monnezza dopo due anni di vita accidentata, tra frane, …

"Precari, sentenza shock nella scuola. maxi risarcimento a 15 prof. E ora…", di Salvo Intravaia

Maxirisarcimento a 15 precari della scuola. La sentenza è a Genova, ma a questo punto il ministero dell’Istruzione rischia di rimanere travolto dalle richieste degli altri supplenti. Quello comminato dal giudice del lavoro del capoluogo ligure è il risarcimento più elevato mai disposto in Italia per il contenzioso riguardante i precari della scuola: quasi mezzo milione di euro. E basta fare due calcoli per comprendere che viale Trastevere rischia una vera e propria emorragia. Ad ognuno dei 15 lavoratori in questione il giudice, patrocinati dalla Uil scuola, ha riconosciuto un risarcimento di circa 30 mila euro, pari a 15 mensilità. La questione della stabilizzazione dei precari e del riconoscimento agli stessi degli scatti di anzianità riguarda tutti i lavoratori a tempo determinato, in qualche modo discriminati dalle normative italiane. Ma è nella scuola che il fenomeno raggiunge proporzioni consistenti. I precari della scuola in servizio da oltre tre anni sono diverse decine di migliaia. Alcune recenti norme comunitarie prevedono per i precari il diritto agli scatti stipendiali in vigore per il personale di ruolo e …

L'immigrazione si affronta con solidarietà e ragione

Bersani alla prima Conferenza Nazionale sull’Immigrazione del PD: “siamo in condizione di dimostrare che l’umanità determina la governabilità”. Bersani Conferenza Nazionale Immigrazione “Quello di cui stiamo discutendo oggi va considerato un fronte delicato della politica del PD. Un fronte cruciale” così Pier Luigi Bersani ha iniziato il proprio intervento alla prima Conferenza Nazionale sull’Immigrazione del PD. “Come italiani noi siamo umiliati e molto arrabbiati per la vicenda di Lampedusa: lo siamo come lampedusani, come volontari, come poliziotti, come immigrati. Non è possibile che un Paese come il nostro dia questa prova di sé. La solidarietà internazionale ti viene se fai le cose per bene, altrimenti con che faccia vai a chiedere aiuto all’Europa? Maroni dice che l’Europa è sorda, ma è l’Europa di destra che è sorda. Se tu sei uno che chiude la porta, trovi sempre qualcuno più sopra di te che chiude la porta. Stavolta il governo deve metterci la faccia. Noi siamo pronti a chiedere la solidarietà e ad organizzarla. È da irresponsabili lasciar scadere il problema: si devono prendere la responsabilità …