Mese: Giugno 2011

“Sostegno a scuola, ora si cambi”, di Flavia Amabile

Il rapporto «Il sistema attuale è troppo discrezionale e ha reso cronica la mancanza di insegnanti specializzati» La proposta «L’esame dei progetti, e l’assegnazione dei fondi spetterebbe ai Centri Risorse per l’Integrazione» E se facessimo a meno degli insegnanti di sostegno? Non è una provocazione e nemmeno un modo per seminare terrore nel mondo dei disabili a scuola. E’ una proposta serissima, circostanziata e di non immediata realizzazione che la Fondazione Giovanni Agnelli, la Caritas e l’Associazione Treellle presenteranno stamattina a un gruppo di parlamentari insieme con una proposta che vuole rivoluzionare il settore: la creazione dei Cri, Centri Risorse per l’Integrazione, destinati a diventare uno sportello unico per tutte le questioni relative ai giovani e bambini disabili. «L’inclusione italiana è stata una scelta di civiltà che il mondo ha poi imitato – sottolinea Attilio Oliva, presidente dell’Associazione Treellle -. Ora che sono passati trent’anni ci siamo chiesti: la pratica è stata coerente con i principi? E con quale rapporto tra costi e benefici?». La risposta è contenuta in un rapporto, 237 pagine, il bilancio …

"Il popolo dei disobbedienti", di Ilvo Diamanti

Il referendum è passato ma i suoi effetti – politici e sociali – dureranno a lungo. Perché il successo del referendum è, a sua volta, effetto di altri processi, maturati in ambito politico e sociale. E perché i referendum hanno sempre marcato le svolte della nostra storia repubblicana. Fin dal 1946 – quando nasce, appunto, la Repubblica. Poi: nel 1974, il referendum sul divorzio. Il Sessantotto trasferito sul piano dei costumi. La svolta laica e antiautoritaria della società italiana. Nel 1991, giusto vent´anni fa, il referendum sulla preferenza unica per la Camera. È il muro di Berlino che rovina su di noi. Annuncia la fine della Prima Repubblica e l´avvio della Seconda. Nel 1995, il referendum contro la concentrazione delle reti tivù. Dunque, contro la posizione dominante di Berlusconi. Fallisce. E rende difficile, in seguito, ogni azione contro il conflitto di interessi. Da lì in poi tutti i referendum abrogativi falliscono. A partire da quello dell´aprile 1999. Riguardava l´abolizione della quota proporzionale nella legge elettorale. Non raggiunse il quorum per una manciata di votanti. Sancisce …

"Il Carroccio che abbaia ma non morde", di Michele Brambilla

Tutto il mondo antiberlusconiano attende le prossime decisioni di Bossi come si potrebbe attendere la venuta di un messia. Si aspetta con ansia che la Lega «stacchi la spina» al governo, e faccia finalmente ciò che non sono riusciti a fare la sinistra, le toghe rosse e la stampa comunista (ossia tutte le toghe e tutta la stampa, secondo il parere di Berlusconi). Che sia domenica prossima a Pontida, oppure martedì in Parlamento, oppure ancora in qualche riunione ad Arcore o a Gemonio, non si sa. Ma che un’ora segnata dal destino stia per battere nei cieli della Padania, è dato per scontato. La Lega divorzierà dal Cavaliere perché non ha nessuna intenzione di affondare con lui: questo è ciò che si pensa. E quella frase pronunciata l’altro ieri da Calderoli – «siamo stanchi di prendere sberle» – alimenta le speranze. Le richieste di cambio di passo di Maroni, ancor di più. Basterebbe però sfogliare le raccolte dei giornali per rendersi conto che certe uscite come quelle di Calderoli e Maroni hanno più o meno …

"L'irruzione del futuro", di Barbara Spinelli

Forse, dopo la perdita di Milano e Napoli, la sconfitta al referendum è la più avvilente nella storia di Berlusconi. Si era messo in testa che ignorandolo l´avrebbe ucciso, l´aveva definito «inutile», e il giorno del voto se n´era andato pure al mare, esemplarmente. Niente da fare: il quorum raggiunto e i quattro sì che trionfano non sono solo un colpo inferto alla guida del governo. È una filosofia politica a franare, come la terra che d´improvviso si stacca dalla montagna e scivola. È un castello di parole, di chimere coltivate con perizia per anni. «Meno male che Silvio c´è», cantavano gli spot che il premier proiettava, squisita primizia, nei festini. Gli italiani non ci credono più, il mito sbrocca: sembra l´epilogo atroce dell´Invenzione di Morel, la realtà-non realtà di Bioy Casares. Per il berlusconismo, è qualcosa come un disastro climatico. Tante cose precipitano, nel Paese che credeva di conoscere e che invece era un suo gioco di ombre: l´idea del popolo sovrano che unge la corona, e ungendola la sottrae alla legge. L´idea che …

Il Pd: Pontida è alle porte, è provocazione

«L’emendamento proposto dalla Lega è una provocazione diretta innanzitutto alla sua stessa maggioranza: Pontida è alle porte e il Carroccio vuole misurare la pazienza del suo alleato in un governo che vacilla». Così Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd nella commissione Cultura, commenta l’emendamento della Lega al Dl Sviluppo. «Nel merito, il premio previsto dalla norma leghista- aggiunge la parlamentare Democratica- è palesemente in contrasto con la recente direttiva del ministro Gelmini che ha riaperto le graduatorie consentendo i trasferimenti di provincia e imponendo cinque anni di permanenza nella stessa provincia. Inoltre, come abbiamo avuto modo di spiegare in più occasioni, per il Partito Democratico la proposta va respinta al mittente perchè presenta sicuri profili d’illegittimità: peraltro, una norma di analogo contenuto è già stata bocciata dal Tar di Trento oltre al fatto che sulla materia esiste una giurisprudenza costituzionale consolidata. Si vuole forse un altro anno scolastico con graduatorie incerte, oggetto di ricorsi e controricorsi?». www.unita.it 14.06.11 ****** Prof del sud, vuoi insegnare al Nord?. La Lega: -40 punti in graduatoria Quaranta punti in più in …

"Web e ironia la sinistra che ride", di Filippo Ceccarelli

Dopo essersi prodotto, al culmine del suo più eroico e pedagogico buonumore, nel consueto numero del bunga bunga il presidente Berlusconi si è congedato dai giornalisti raccomandandogli: «Ricordatevi di non prendere mai sul serio chi si prende troppo sul serio. L´autoironia è sempre fondamentale». Giusto. E per tanti anni in effetti il paradigma culturale del Cavaliere si è comodamente incardinato sulla certezza di avere a che fare con degli avversari, anzi con dei nemici rabbiosi e musoni. La sinistra dell´invidia e dell´odio, appunto. Bene, più o meno mentre Berlusconi si sforzava di fare lo spiritoso adattando il Parnaso alle olgettine, il leader del Pd Bersani iniziava la sua conferenza stampa sul voto referendario con le seguenti parole: «Scusatemi, ma stavolta non ce la faccio a non ridere, per quanto ce la metta tutta». Colpisce quell´avverbio: stavolta. Sempre a proposito di autoironia, non più di due settimane fa Bersani aveva accettato di affrontare uno sketch in duplex con il comico Crozza che per nove minuti, un tempo televisamente eterno, vestito, truccato e pelato come lui, lo …

Stragi e segreto di stato, D'Alema: «Per il Copasir non può durare oltre i 30 anni», di Valeria Tancredi

Il Copasir si è detto contrario all’ipotesi di prolungare il segreto di stato e pare che l’esecutivo sia dello stesso avviso». Il Presidente del Comitato per la sicurezza della Repubblica Massimo D’Alema, intervenendo ieri pomeriggio al convegno «Archivi negati, archivi “supplenti”: le fonti per la storia delle stragi e del terrorismo», ha voluto così rassicurare i parenti delle vittime delle stragi che temono che la maggiore trasparenza prevista nella legge di riforma dei servizi (L.124/2007), sia annacquata dalle proposte avanzate dalla Commissione Granata (in particolare quella che prevede che, su richiesta dei servizi, il segreto di stato possa essere prolungato di ulteriori 15 anni). D’Alema, nel suo ruolo di numero uno del Copasir, ha cercato di difendere il lavoro degli 007 («Che certo godono di pessima fama» ha detto) evidenziando come «non tutte le vicende che hanno insanguinato il paese e condizionato la sua storia vedono coinvolti solo i servizi segreti, in molte sono coinvolti altri apparati dello Stato». L’ex presidente del Consiglio ha anche ricordato come la vicenda Wikileaks renda “ridicolissimo” porre la segretezza …