Mese: Giugno 2011

"La Chiesa, il voto e il Pd", di Pierluigi Castagnetti

«Il vento cambia», dice un manifesto del Partito democratico. Si potrebbe dire che è già cambiato. Nelle città in cui si è votato hanno vinto pressoché sempre i candidati che segnavano il cambiamento e l’alternativa al berlusconismo. Sia che fossero solidi e storici esponenti della sinistra (Torino), o gaffeur incalliti (Bologna), o esponenti di movimenti più a sinistra o radicali (Milano, Cagliari, Napoli), o esponenti riconoscibili della tradizione cattolico-democratica (Pavia e Novara), o addirittura esponenti di partiti di centro sostenuti dal Pd (Macerata, Mantova, Olbia). Il malessere sociale, il divario fra le priorità dei cittadini e quelle del governo, ma non solo, hanno creato una reazione, un risveglio civico assolutamente incontenibile. Se si pensa alla lunga campagna politica del Pd contro l’assenza del governo nazionale su tutte le questioni che interessano l’Italia e gli italiani, si può ben dire che è legittima la sua rivendicazione di gran parte del merito per un tale clamoroso cambio di direzione del vento. L’analisi, impeccabile e sobria, l’ha fatta ieri Bersani nella direzione nazionale del partito. In questa sede …

"La posta in gioco della sinistra", di Mario Pirani

La prima volta che ho votato correva l´anno 1947. Da allora infinite volte la mia generazione si è recata alle urne e ha fatto l´abitudine all´alternarsi – a seconda della propria collocazione – di giornate speranzose a ritorni di profondo sconforto.Talvolta, peraltro, primavere fruttuose si estendevano per più di una legislatura e il nostro Paese conosceva Repubblica e Costituzione, ricostruzione e miracolo economico, le riforme del primo centro-sinistra, l´approdo all´Europa unita. Se ricordo queste tappe non è per abbandonarmi ad un compiacimento cronologico ma per respingere la tentazione emozionale che vedo emergere talora a sinistra di leggere le elezioni del 29 maggio come qualcosa di assolutamente nuovo, staccato dal passato e soprattutto dalla Storia, con alle spalle un periodo buio e negativo, senza lasciti da conservare o personalità da apprezzare. Varrebbe anche per noi e non solo per il Nuovo Messico, l´epigrafe di Cormac McCarthy, “questo non è un paese per vecchi” ? Eppure né uomini né cose stanno così. Certo, il quindicennio berlusconiano è il peggiore che abbiamo attraversato in tutta la nostra vita …

"Ora Bersani guarda a palazzo Chigi", di Rudy Francesco Calvo

Il segretario del Pd incassa il risultato della vittoria elettorale: tutto il partito è con lui. Pier Luigi Bersani sa di aver conquistato una centralità che sembrava lontana fino a poco tempo fa. Centralità del Pd nel dibattito politico, certificata dalle ultime elezioni amministrative. Centralità all’interno del suo partito, dimostrata dal voto unanime alla sua relazione a conclusione della direzione di ieri. Ha tenuto ferma una linea (il Pd come perno di uno schieramento di “ricostruzione” dalle macerie post-berlusconiane), con progressive lievi correzioni di rotta, che lo hanno avvicinato alla minoranza interna e, soprattutto, alle esigenze avvertite dagli elettori. Difficile dire oggi (come continua a fare la destra) che il Pd non ha vinto le elezioni. Per Bersani è più facile rivendicare «la scelta di mettere il Pd al servizio di una riscossa civica e dei candidati del centrosinistra», riuscendo a intercettare un movimento nato con le manifestazioni di donne e giovani, senza volerlo cavalcare, ma seguendolo nel suo percorso. In questo senso, Bersani abbandona anche le tentazioni politiciste che qualcuno gli attribuiva di un …

"Nucleare e acqua privata. Ecco tutto quello che la propaganda non dice", di Roberto Brunelli

Esiste il nucleare sicuro? Troppo facile rispondere: chiedete agli abitanti di Fukushima. Però, c’è un aspetto per il quale la lezione nipponica è determinante: ed è l’aspetto umano. Tecnici che non avvertono dei rischi segnalati per tempo, l’immensa difficolta di uno dei paesi più tecnologici al mondo di affrontare l’emergenza, omissioni e omertà ad altissimo livello, scientifico e aziendale. E allora, la risposta potrebbe suonare così: anche se esistesse il nucleare sicuro (e non esiste), è l’umanità che è troppo «insicura » per poterselo permettere. Ma sono tante le domande che i referendum del 12 e 13 giugno portano con sé, dall’acqua privata o pubblica al legittimo impedimento. E meritano risposte precise. Proviamo a vedere, al di là di stereotipi e posizioni preconcette.E così torniamo alla nostra prima domanda. Esiste un nucleare sicuro? No, oggi sicuramente no. È di ieri la notizia che per la prima volta sono state rinvenute tracce di plutonio fuori dalla centrale di Fukushima. Probabilmente il territorio colpito non potrà essere abitato per almeno altri cinquant’anni. Si fa un gran parlare …

"Il calcio e l´omertà del potere", di Tito Boeri

Non possiamo permetterci di sottovalutare questo ennesimo scandalo. Il calcio è in grado di catturare l´attenzione di milioni di persone (un italiano su due si dice interessato o molto interessato al pallone), condizionando profondamente norme sociali e comportamenti. Gli studi epidemiologici documentano addirittura una riduzione dei suicidi nei Paesi le cui nazionali si qualificano per la fase finale della Coppa del Mondo nell´anno in cui tiene la competizione planetaria. I giovani sognano e si identificano nei campioni. E la sanzione sociale contro chi viola le regole, soprattutto fra le persone meno istruite, si plasma anche sulla fermezza con cui si risponde agli illeciti sportivi. Quello scoperto in questi giorni è solo un nuovo episodio di una serie infinita di partite truccate in Italia (il primo episodio documentato risale addirittura al 1927 e portò alla revoca dello scudetto al Torino), avviene solo cinque anni dopo Calciopoli e mostra come il mondo del calcio non abbia saputo affatto crearsi degli anticorpi. La differenza rispetto al Campionato 2004-2005 è che questa volta sono i calciatori, più che gli …

"Terza media, tregua sull'esame", di Alessandra Ricciardi

Tanto rumore per nulla. Viale Trastevere prova a stemperare le tensioni che ha sortito la recente circolare sugli esami di terza media. Si tratta della nota n. 46, con la quale il ministero dell’istruzione, in merito agli esami che inizieranno la prossima settimana, ha sottolineato «l’opportunità» di prevedere una prova scritta anche per la seconda lingua straniera. Un coro di polemiche si è levato dalle scuole che hanno lamentato l’eccesso di prove per gli studenti e soprattutto i tempi troppo stretti della comunicazione, tanto che l’associazione nazionale presidi ha chiesto che la circolare venga ritirata. «Ma oggi il 90% delle scuole medie già fa di propria sponte uno scritto per valutare la seconda lingua straniera», precisa Carmela Palumbo, direttore agli ordinamenti, firmataria della nota ministeriale finita nel polverone, «con la circolare si sottolinea solo l’opportunità di uniformare i comportamenti valutativi delle scuole, non c’è nulla di prescrittivo». Del resto, aggiunge il capo dipartimento Giovanni Biondi, «la seconda lingua comunque già fa media al pari di tutte le altre discipline, quello che può cambiare è la …

"Missione compiuta", di Curzio Maltese

Fine della telenovela, ma non lieto. Santoro lascia la Rai per La Sette. Accordo consensuale, con la firma di Lorenza Lei, che in un mese è riuscita dove l´incapace Mauro Masi aveva fallito. Berlusconi l´aveva anticipato, anzi ordinato, e sarà finalmente contento. In fondo, la chiusura di «Annozero» è il primo obiettivo centrato dal suo governo in tre anni. Gli italiani, popolo lamentoso, avrebbero magari preferito l´occupazione giovanile o la favoleggiata riduzione delle tasse, anche per chi le paga, ma non stiamo a spaccare il capello. Questa è una vittoria politica di Berlusconi, l´unica di questi tempi. Ed è una sconfitta enorme per la Rai, quindi anche una vittoria aziendale. La tv di Stato perde in un colpo uno dei suoi professionisti migliori, il programma d´informazione più seguito, il più ricco di ricavi pubblicitari, sei milioni di spettatori destinati a rimpinguare il boom de La Sette e qualche decina di migliaia di cari abbonati al canone, buoni ma non fessi. D´altra parte, ormai La Sette con il tg di Mentana, la satira popolare di Crozza, …