Giorno: 24 Luglio 2011

"La scuola del duemila, poche risorse addio equità", di Benedetto Vertecchi

La funzione di mobilità ascendente dell’istruzione sempre più compromessa dagli ultimi interventi. Gli interventi sul funzionamento del sistema scolastico che hanno caratterizzato i governi della Destra (non solo quello attuale, ma anche il governo che è rimasto in carica fra il 2001 e il 2006) hanno perseguito una medesima linea di contenimento della spesa per l’istruzione, giustificata dalla necessità di razionalizzare l’organizzazione del servizio e al tempo stesso di migliorarne la qualità. Con tali argomenti sono stati diminuiti gli organici, rivista la distribuzione territoriale delle scuole, ridotti gli orari delle lezioni (e, purtroppo, anche quelli già limitati di funzionamento complessivo delle scuole), diminuita l’offerta di sostegno specializzato per allievi con speciali esigenze e via lamentando. L’obiettivo di una più elevata qualità degli studi si è ridotto per lo più a richiami ideologici al merito, che sono serviti solo a nascondere la crescente incidenza del condizionamento sociale sull’educazione di cui gli allievi fruiscono. Sotto questo aspetto, c’è stato un vero e proprio ribaltamento fra gli orientamenti prevalenti nello sviluppo del sistema educativo dalla riforma della scuola …

"Beni culturali senza guida e senza custodi", di Vittorio Emiliani

Un recente rapporto stima il fatturato della cultura, nella Ue, sui 650 miliardi di euro, contro i 250 dell’industria dell’auto. E però, da noi, la cultura è sotto lo zero rispetto alla Fiat. Secondo lo stesso rapporto, la cultura produce il 2,6% del Pil europeo, contro il 2,1 delle attività immobiliari. E però – grazie all’immobiliarista Berlusconi – da noi la politica edilizia pesa tanto e la cultura niente. Nonostante 3500 musei, 500.000 complessi storici (il dato è del segretario generale del MiBAC, Roberto Cecchi), 95.000 fra chiese e cappelle, 2.100 aree archeologiche, ecc. Che muovono un terzo di tutto il turismo il quale, da solo, contribuisce al Pil quasi come la tanto esaltata edilizia. Nella crisi in atto, Francia e Germania hanno accresciuto gli investimenti nella cultura considerata motore di creatività e di sviluppo. Da noi il governo li ha assurdamente tagliati: dal 2004 a oggi la spesa del MiBAC è scesa dallo 0,34 (ed era già poco) allo 0,21% del bilancio statale, ultimo posto nella Ue. Al non-governo generale si è sommata la …

"Genova, la sfilata dei 30mila che non vogliono dimenticare", di Jolanda Bufalini

Tramutare il doppio incubo in festa è stato l’obiettivo del corteo di Genova, dieci anni dopo. Sono venuti in tanti, da Milano e dalla Val di Susa, dalla Liguria e da Torino e dal resto d’Italia, dovevano essere 10mila nelle previsioni degli organizzatori, sono molti di più, forse 30mila, si snodano lungo lo stradone che da Sampierdarena si snoda fino a Caricamento, al porto antico di Genova, reso chic dal restyling di Renzo Piano. Doppio incubo e ferite aperte, della città che non ha creduto ai segnali di pace e che ha chiuso le saracinesche dei negozi lungo il percorso di quattro chilometri. E delle migliaia di persone che vissero quella incredibile «notte cilena». «Festa» dice la Questura che ha organizzato una presenza discreta delle forze dell’ordine, festa quella del concerto conclusivo, o del gruppo di ragazzi con i capelli rasta che tirano due calci a un pallone, aspettando che si formi la testa del corteo. O di Giacomo e Alba, arrivati da Milano, avevano 20 anni nel 2001, sono tornati finalmente contenti, perché a …

"Croci celtiche e Odino l´ultra-destra del Nord", di Carlo Bonini

Per raccontare la tenebra da cui è uscito Anders Behring Breivik e che altri come lui incuba, per definire il bolo di odio che avvelena la Norvegia e un pezzo di Europa, bisogna dimenticare la storia del Novecento e le sue categorie politiche. E convincersi che persino parole come “Destra”, “Fascismo”, “Nazismo” possono risultare vuote, quantomeno inadatte. Bisogna immaginare una subcultura nazionalista contagiosa, cresciuta all´ombra di un Pantheon impazzito che tiene insieme la Bibbia e il rock Black Metal, il Compasso e le Crociate, il “paganesimo Odinista” con le sue reminiscenze di miti nibelungici. Tolkien con John Stuart Mill. Che ha in odio i religiosamente diversi – musulmani ed ebrei – i socialmente assistiti, i padroni della globalizzazione mercatista (le banche), la solidarietà marxista e laburista. Ugo Maria Tassinari, tra i più attenti studiosi dell´evoluzione delle destre in Italia e in Europa, spiega: «Lo sterminio di Oslo è l´espressione di un integralismo nero da terzo Millennio. Che esalta l´identità, nell´odio della modernità. E che ha rimesso al centro la Croce. Si badi bene, non il …

«La destra coltiva l’antipolitica per negare la questione sociale», intervista a Vasco Errani di Simone Collini

Il presidente della Regione Emilia Romagna: «Le inchieste su dirigenti Pd? La nostra diversità si vede dal rispetto del ruolo della magistratura». È in atto un attacco contro la politica, in generale, senza distinzioni», dice Vasco Errani paventando gli effetti negativi di un’operazione che «favorisce inevitabilmente la destra» e mette a rischio la «qualità della democrazia». Per il presidente della Regione EmiliaRomagna, gli esponenti della maggioranza che citano i casi riguardanti Alberto Tedesco e Filippo Penati per denunciare una questione morale nei confronti del Pd hanno l’obiettivo di «nascondere la grave questione sociale di cui è responsabile il governo». Ma c’è o no una questione morale nel Pd, presidente Errani? «Non c’è. Ci sono singoli casi». Che pongono o no un problema? «Il punto fondamentale è che la nostra diversità non ha un carattere genetico. La diversità si definisce nei comportamenti. La nostra differenza rispetto alla destra è che il Pd, sia sul caso Tedesco che nell’inchiestariguardante Penati, ha detto che non c’è fumus persecutionis e che la magistratura deve svolgere il suo lavoro. E …

Il PD provinciale di Modena partecipa alla "LasciateCIEntrare”

Mobilitazione nazionale davanti al Centro di Identificazione ed Espulsione di Modena. Manuela Ghizzoni e Cécile Kyenge Kashetu visiteranno il CIE nella giornata di Lunedì. Già in tanti hanno confermato la loro adesione, oltre a liberi cittadini , associazioni di migranti, parteciperanno i consiglieri provinciali Bergamini Serena, Baracchi Grazia, Elena Gazzotti , Fausto Cigni ed i parlamentari Manuela Ghizzoni, Mariangela Bastico, Giuliano Barbolini e Ivano Miglioli. ci saranno inoltre CGIL Modena, ARCI Modena, PRIMO Marzo Modena, ACLI, SEL Modena, Associazione Interculturale DAWA, Diaspora Africana Center e, come dice Elena Gazzotti, responsabile Forum provinciale immigrazione “ci aspettiamo che nei prossimi giorni le adesioni aumentino ancora.” Lunedì 25 luglio alle ore 11.00, si ritroveranno in tutta Italia davanti a 14 Centri di Identificazione ed Espulsione (ex CPT) e CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo) parlamentari di numerose forze politiche, consiglieri regionali, giornalisti, sindacalisti, associazioni e attivisti della società civile per reclamare il diritto ad accendere i riflettori su queste strutture e sulle persone che vi sono trattenute. La scelta di questa iniziativa avviene a seguito del pronunciamento …

"Forse la grecia si salverà ma l´italia non crescerà", di Eugenio Scalfari

Costerà 160 miliardi il salvataggio della Grecia e dell´euro all´Unione europea e in particolare ai diciassette membri dell´Eurozona. Ma finalmente tutto torna a posto, venerdì la Borsa di Atene è risalita, tutte le Borse europee si sono posizionate attorno al pareggio tra offerta e domanda, lo «spread» nei confronti del Bund tedesco è peggiorato di poco. Tutto a posto. L´ha detto Christine Lagarde a nome del Fondo monetario internazionale, l´ha detto il presidente della Commissione di Bruxelles, Manuel Barroso, il presidente dell´Ue, il presidente dell´Eurozona, il presidente della Bce. E l´hanno confermato la Merkel e Sarkozy. Tutto a posto, ma niente in ordine. E perché? Perché l´agenzia di rating Fitch, la più piccola e di solito la più prudente delle tre agenzie di rating americane, ha pronunciato la parola «default» a proposito del salvataggio della Grecia. Per essere esatti: ha definito l´operazione da 160 miliardi un “selective default”. È mai possibile che nonostante la contentezza di tutte le autorità europee, la buona accoglienza dei mercati e la dimensione delle risorse mobilitate, basti la dichiarazione di …