Giorno: 26 Luglio 2011

Omofobia, affossata la legge. Fischi e urla a Berlusconi

L’aula di Montecitorio ha approvato, con 293 voti a favore (250 i contrari, 21 gli astenuti), le questioni pregiudiziali di costituzionalità presentate da Pdl, Lega Nord e Udc sulla proposta di legge per introdurre il reato di omofobia. L’assemblea ha dunque respinto per la seconda volta in due anni il testo del Pd. BERSANI: «UNA VERGOGNA» «È una vergogna, una delle pagine più brutte e spero che non passi inosservata», commenta il segretario del Pd. «Hanno tirato fuori un argomento inaccettabile contro una norma che combatte ogni tipo di discriminazione. Mi aspettavo che da parte del centrodestra ci fosse un po’ più di coscienza». Il Pdl non vota compatto a favore delle pregiudiziali di costituzionalità al disegno di legge contro l’omofobia. Santo Versace si unisce alle opposizioni e vota contro. Alcuni deputati si astengono e tra di essi due ministri – la responsabile delle Pari opportunità Mara Carfagna e il titolare dello Sviluppo economico Paolo Romani – e inoltre Claudio Scajola e altri 15 parlamentari (Abrignani, Barani, Bergamini, Carlucci, Cazzola, Cicu, De Girolamo, De Luca, …

Bonus bebè, "Serve una via d'uscita credibile per le famiglie"

L’on Ghizzoni risponde al sottosegretario Giovanardi:”Le famiglie hanno agito in buona fede,sarebbe ingiusto farle incorrere in procedimenti penali e pesanti sanzioni”. “A questo punto della vicenda, occorre fare un po’ di chiarezza. Le famiglie che hanno indebitamente riscosso nel 2006 il fatidico bonus bebè – indotte in errore dalla stessa lettera dal Presidente del Consiglio Berlusconi, scritta con parole amichevoli e rivolta direttamente al nuovo nato, riportandone il nome – stanno spontaneamente restituendo la somma allora ricevuta. Rifiutano invece la procedura penale (e relativa sanzione di 3000 euro) che verrà loro contestata per aver compilato erroneamente, seppur in buona fede, l’autocertificazione sull’ammontare del reddito. Del resto la lettera ricevuta da Berlusconi non suggeriva di avvalersi della competenze di un CAF o di un commercialista! Sarebbe stato sufficiente applicare gli ISEE e questo pasticcio non sarebbe successo”, dichiarano le deputate democrtiche Manuela Ghizzoni e Donata Lenzi, rispondendo al Sottosegretario Giovanardi. “Sorprendono le parole dure e ostative pronunciate dal Sottosegretario Giovanardi, soprattutto perché sono di segno diametralmente opposto a quelle del suo collega di partito, l’on. Baccini, …

"Cie, viaggio tra gli stranieri parcheggiati", di Silvia Bonacini

Un’ora di visita per la Deputata Manuela Ghizzoni (Pd) e Cècile Kyenge (1 marzo) al Cie nell’ambito della protesta “LasciateCIEntrare” promossa in opposizione alla circolare di Maroni che ne vietava l’accesso e alla Direttiva rimpatri che prolunga la permanenza fino a 18 mesi degli immigrati non identificati nei Cie. Alcuni dati del Cie. 58 presenze: tunisini, maschi. Il Questore Pinto: «si può temere la formazione di uno zoccolo duro perché la presenza è monocolore. Recepiamo la direttiva ma ne possiamo rimpatriare 5 in tutto il nord e 3 da qui: è convenienza di tutti diminuire i tempi di trattenimento». Fra maggio e giugno 99 trattenuti: 49 tunisini, 29 marocchini, altri da Albania, Algeria, Bangladesh, Ecuador, Ghana, India, Macedonia, Mali, Moldavia, Nigeria, Pakistan, Perù, Ucraina. In media fra i 26-30 anni. 24 provenivano dal carcere, 75 da irregolarità della Bossi Fini. Un tentativo di suicidio . Cie: una struttura carceraria divisa in sei blocchi con diversi ambienti interni comuni, totalmente spogli, dove anche i programmi televisivi, per ragioni di sicurezza, possono essere seguiti solo dietro ad …

I consigli dell'Ocse ai prof "Non bocciate, è dannoso", di Anais Ginori

L’Organizzazione contesta il vecchio sistema di far ripetere l’anno scolastico: rafforza le diseguaglianze e pesa sui bilanci. L’Austria vuole abolirlo, la Francia discute la riforma. L’Italia ventiduesima nella classifica dei Paesi più severi. Tutti promossi. Non è il nuovo slogan degli studenti fannulloni ma il suggerimento, molto serio, dell’ultimo rapporto Ocse sull’organizzazione dei principali sistemi educativi nel mondo. Lo studio conferma quello che molti esperti vanno dicendo ormai da anni. Ripetere un anno di scuola non sempre serve a recuperare il ritardo sul programma. Anzi, spesso è un modo di penalizzare ancora di più l’alunno in difficoltà. Numeri alla mano, l’organizzazione internazionale dimostra che laddove esistono molti “ripetenti” peggiorano i risultati complessivi delle classi e, in finale, anche la percentuale degli alunni che riescono a diplomarsi. Se anziché bocciare si organizzano corsi di recupero personalizzati o altre misure di sostegno (succede per esempio in Finlandia o in Gran Bretagna), allora l’efficienza nello studio migliora e il ritardo didattico può scomparire. Come il voto e le pagelle, la bocciatura fa parte di una scuola “all’antica” oggi …

"Il fiato corto dei Licei Musicali e il requiem della Musica nei licei", di Pippo Frisone

Il prossimo anno scolastico riserva ben poche sorprese ai Licei Musicali in Lombardia. Ai sette licei musicali già avviati nel 2010/11, Tenca e Verdi a Milano, Gambara a Brescia, Secco Suardo a Bergamo, Ciceri a Como, Stradivari a Cremona, Cairoli a Pavia si aggiungono il liceo Manzoni a Varese e Grassi a Lecco. Restano ancora in lista d’attesa, pur se previsti nel Piano regionale, il liceo Quasimodo a Magenta, Zucchi a Monza, D’Este a Mantova, Olivelli a Darfo. Saranno nove in tutto su tredici a funzionare complessivamente in Lombardia nel 2011/12. I docenti di educazione musicale, titolari nei vari istituti comprendenti i licei musicali, saranno utilizzati a domanda con priorità, rispetto a quelli provenienti da altri istituti della provincia e/o fuori provincia. In attesa della definizione dei titoli d’accesso, i nuovi insegnamenti prevedono titoli specifici, non sempre di facile reperibilità, come ad es.: -Esecuzione e Interpretazione richiede come requisito indispensabile, oltre all’abilitazione (A031- A032 o A077) il diploma di conservatorio nello specifico strumento , almeno 180 giorni di servizio(strumento) nei corsi di sperimentazione musicale della …

"L’antipolitica virale della Rete", di Fiorello Cortiana

Pensare che il crepuscolo di Silvio Berlusconi sia una faccenda sua e della sua coalizione, i cui esiti sono consegnati al triangolo Alfano-Maroni-Scilopoti, mentre chi è oggi all’opposizione ricaverà una rendita di posizione automatica, da condividere o da contendersi, costituirebbe un’irresponsabile velleità. Berlusconi non è la causa del disastro della politica italiana bensì il suo prodotto più probabile, colui che della reazione politica se ne è avvalso, confermando e formando l’individualismo furbo degli italiani attraverso le sinergie di un sistema mediatico pervasivo. Il senso comune dell’agire collettivo non cambierà per il solo venir meno della figura simbolica e di potere di riferimento. Occorre un salto, occorre produrre una discontinuità, un registro mediatico e una architettura istituzionale che rovescino la deriva personalistica e plebiscitaria fondata sul populismo. In Italia l’afasia autoreferenziale di un premier impegnato nelle sue vicende giudiziarie e sorpreso dalla disobbedienza civile, che ha prodotto il quorum ai referendum, ancora fa velo ad un montante sentimento antipolitico che non si limiterà all’astensione elettorale e ai neotribalismi dei patrioti padani. Mentre le scelte finanziarie avvengono …

"Il governo aiuta le famiglie con più tasse e meno servizi", di Marco Ventimiglia

La paradossale vicenda della restituzione del bonus bebè è l’ultimo “colpo” del governo alle famiglie. Dalla promessa non mantenuta del quoziente familiare allo smantellamento dei servizi e delle agevolazioni. Non accennano ad esaurirsi lo sconcerto e le polemiche relativi alla paradossale vicenda della restituzione del bonus bebè per i nati del 2005, innescata dalle lettere inviate dal ministero dell’Economia alle famiglie che non avrebbero avuto titolo a riceverlo poiché percepivano un reddito complessivo superiore a quello massimo previsto, 50.000 euro. Una missiva che non solo chiede la restituzione dei mille euro ma intima il pagamento di una sanzione amministrativa tremila euro da effettuarsi solo dopo «che il giudice penale si sarà pronunciato in merito alla punibilità della falsa autocertificazione». Un salasso, accompagnato dalla spiacevole prospettiva di subire un procedimento giudiziario, che riguarda ben ottomila famiglie, anche se sulla cifra crescono i dubbi. Sull’argomento basta una rapida navigazione sulWeb, ancora una volta motore della protesta, per rendersi conto che i numeri potrebbero essere maggiori. Vicenda paradossale, si è detto, anche perché riaccende i riflettori sul provvedimento …