Giorno: 28 Luglio 2011

Processo lungo, il governo ha fretta. E in Senato pone la fiducia sul ddl

Il governo ha posto al Senato la questione di fiducia sul ddl del cosidetto “processo lungo”. Si tratta del procedimento che consente di allungare a dismisura i testi a difesa. Lo ha annunciato in Aula il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito. la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama ha stabilito che la fiducia al ddl si voterà domani mattina intorno alle 10, con la prima chiama dei senatori. Alle 9 cominceranno le dichiarazioni di voto. Non si fa attendere il commento dell’Associazione nazionale magistrati. “Processo lungo significa non arrivare mai a sentenza – scrive in una nota il presidente Luca Palamara – questo provvedimento è dettato dall’esigenza di risolvere situazioni particolari e non porta ad alcun miglioramento dell’efficienza del processo”. Le opposizioni reagiscono. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, chiede al neoministro della Giustizia Nitto Palma di presentarsi in Aula per spiegare il perché di una simile accelerazione. “Assolutamente ingiustificata – afferma l’esponente dei democratici – non si spiega se non con la necessità di salvare il presidente del Consiglio …

"Dalla Domus Aurea al Colosseo è un bollettino di guerra", di Luca del Fra

L’emergenza archeologia sembra un piccolo Vietnam… E il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro conferma che la soprintendenza ai beni archeologi di Romaperderà 5 milioni di euro. Martedì 26 luglio, Soriano del Cimino ( Viterbo), unacooperativa di archeologhi porta alla luce una montagna sacra, vale a dire un luogo di culto del 1000 avanti Cristo: lo scavo è per lo più a loro spese. Mercoledì 27 luglio ore 9.30,unadelegazione del Pd prende visione dello stato della Domus Aurea accompagnata da archeologi, restauratori, ingegneri e dal commissario Marchetti. Due ore dopo l’Idv davanti al Colosseo lancia un pesante j’accuse sulla sponsorizzazione di Della Valle per il restauro del grande anfiteatro; nel frattempo il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro (Pdl) conferma: la soprintendenza ai beni archeologici di Roma perderà 5 milioni di euro, a favore del Polo Museale di Napoli oramai vicino alla bancarotta. Domani sciopero generale del personale scientifico del Ministero dei Beni Culturali contro il taglio delle missioni. Sembra un bollettino di guerra, invece è l’emergenza archeologia, piccolo Vietnam nel complesso della emergenza cultura …

"La questione morale", intervista a Enrico Berlinguer di Eugenio Scalfari (1981)

«I partiti non fanno più politica», dice Enrico Berlinguer. «I partiti hanno degenerato e questa è l’origine dei malanni d’Italia».La passione è finita? Per noi comunisti la passione non è finita. Ma per gli altri? Non voglio dar giudizi e mettere il piede in casa altrui, ma i fatti ci sono e sono sotto gli occhi di tutti. I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune. La loro stessa struttura organizzativa si è ormai conformata su questo modello, e non sono più organizzatori del popolo, formazioni che ne promuovono la maturazione civile e l’iniziativa: sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con un “boss” e dei “sotto-boss”. La carta geopolitica dei partiti è fatta di …

"Il bando salva-Fininvest", di Vinicio Peluffo

Per le emittenti locali si profilano momenti difficili. Sventata infatti la norma salva-Fininvest, che avrebbe bloccato il maxi-risarcimento pagato due giorni fa dall’azienda del premier alla Cir, dal governo arriva un altro regalo a Mediaset (pari alla metà della somma sborsata all’Ingegnere) ma a scapito delle tv locali. In autunno, infatti, sono previste due gare per l’assegnazione di frequenze digitali. La prima è un’asta competitiva riservata agli operatori di telefonia mobile, la seconda un beauty contest per sei super-frequenze digitali: cioè sei cosiddetti multiplex verranno assegnati gratuitamente al concorrente con il punteggio più alto in una graduatoria di requisiti tecnici e commerciali. Peccato, però, che si sia aperto il bando a tutti, certificando fin da ora la vittoria di Mediaset e Rai sugli editori emergenti. A ciò si aggiunga che i nove segnali, destinati a essere venduti all’incanto agli operatori di telecomunicazione (la base d’asta è di 300 milioni di euro ciascuno), sono al momento tutti occupati da emittenti locali, a cui sono stati assegnati solo sei mesi fa. Per loro il ministro Tremonti ha …

"Quel che Tremonti non ha detto", di Sergio Romano

I pagamenti in nero sono il male oscuro dell’economia nazionale. Quanti italiani possono affermare di non avere mai ceduto alla tentazione, magari per spese modeste e cose di poco conto? Quanti possono lanciare la prima pietra senza peccare d’ipocrisia? Ma la colpa è molto più grave se attribuita a persone che hanno l’obbligo istituzionale di esigere correttezza fiscale, di fissare le regole e di punire coloro che non le osservano. Temo che il caso del ministro dell’Economia, se i sospetti delle scorse ore sui pagamenti effettuati per l’affitto del suo appartamento romano avessero qualche fondamento, apparterrebbe a questa categoria. Giulio Tremonti è stato in questi anni il custode dei conti pubblici, il cane mastino della finanza nazionale. Ha esercitato le sue funzioni con un rigore e una tenacia che hanno suscitato l’approvazione di Bruxelles e contribuito alla credibilità dell’Italia nelle maggiori istituzioni internazionali. Alcuni colleghi di governo lo accusano di averlo fatto con criteri automatici (i «tagli lineari» ) che non tengono alcun conto delle differenze che certamente esistono fra i diversi contribuenti e i …

"Destra, uguaglianza e omofobia", di Carlo Galli

Vi sono numerosi significati politici nella decisione del Parlamento – espressa a maggioranza, in una votazione che ha visto l´opposizione spaccarsi e l´Udc, com´era prevedibile, accogliere l´opinione della destra – che sia giusto non considerare l´omofobia l´aggravante di un reato (non si dice neppure un reato in sé), poiché una tutela speciale per gli omosessuali colpiti da violenza non sarebbe costituzionale, e violerebbe il principio di uguaglianza, cardine della politica moderna e della Costituzione repubblicana. È questo pathos per l´uguaglianza a suonare falso, stonato. Infatti, la destra non ama l´uguaglianza. Lo dimostra con le manovre inique – che tolgono ai poveri e al ceto medio per non toccare i ricchi (in Italia come negli Usa), e che colpiscono il pubblico impiego in misura nettamente superiore agli altri gruppi sociali; lo dimostra nella ricerca, ossessivamente iterata, della diversità davanti alla legge, a favore dei politici in generale e dei membri del governo in particolare (fino al ridicolo di votare la ministerialità di privatissimi reati ascritti al capo del governo); lo dimostra con il pugno di ferro …

Parti sociali all’attacco “Un patto per crescere”, di Sergio Giovannini

Le parti sociali vanno all’attacco, chiedono «discontinuità» e misure concrete per evitare che il paese vada sott’acqua travolto dalla speculazione e dalle incertezze dell’Esecutivo. Sotto la spinta – in particolare – di Confindustria e della sua presidente Emma Marcegaglia, ieri pomeriggio, al termine di una nuova giornata difficile in Borsa, è stata diramata una nota congiunta firmata da tutte le principali associazioni imprenditoriali e sindacali del paese: oltre a Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, l’Abi, l’Alleanza cooperative italiane (cui aderiscono Confcooperative, Lega Coop, Agci), la Cia, la Coldiretti, la Confagricoltura, la Confapi, Reteimprese italia (che raccoglie Confcommercio, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti), l’Ugl. Una nota da cui in serata il leader della Uil Luigi Angeletti si dissocia con un pizzico di polemica: non sono state accolte una serie di sue osservazioni e proposte di modifica, il testo è «troppo doroteo». Ma la sostanza non cambia: le parti sociali denunciano l’inazione del governo. Dieci giorni dopo l’approvazione della manovra straordinaria Berlusconi e Tremonti tacciono, e intanto sui mercati fioccano gli schiaffoni. Serve un recupero di credibilità per …