Giorno: 5 Luglio 2011

Province: abbiamo le nostre proposte di riforma e riduzione. No a demagogia

Il PD si astiene sull’abolizione delle province che non prevedeva una soluzione a norma approvata. I commenti di Bersani, Franceschini, La Camera ha respinto la legge proposta dall’IDV per abolire le province. Il PD si è astenuto. E’ stato respinto innanzitutto il mantenimento del primo articolo del testo, quello che cancellava le parole «le province» dal Titolo V della Costituzione (225 i voti contrari, 83 quelli a favore, 240 gli astenuti). Poi, è stata bocciata l’intera proposta di legge. Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ai giornalisti che gli chiedono di commentare il voto precisa: “Sul tema delle province noi abbiamo una nostra proposta e non ci vengano a fare tirate demagogiche. Il nostro testo prevede certi meccanismi per ridurre e accorpare le province perché bisogna anche dire come si fa. Le province gestiscono diverse cose, per esempio i permessi urbanistici, se tornano alle Regioni poi ci sarà una caterva di lamentele per le lungaggini”. Perché il PD si è astenuto. L’astensione è stata dovuta al fatto che il testo all’esame della Camera “propone …

Accademie di Belle Arti in rivolta «Da decenni senza pari dignità», di Luca Del Frà

Da sette giorni gli studenti e i professori delle Accademie di Belle Arti sono in sciopero della fame per l’equiparazione del titolo di studio alla laurea universitaria. Una richiesta che va avanti da anni, mai soddisfatta. Sono sette giorni che un folto gruppo di studenti e professori delle Accademie di Belle Arti (Aba) stanno facendo lo sciopero della fame. Il motivo è l’ennesimo episodio di italico lassismo politico che lascia l’Alta Formazione Artistica e Musicale in un limbo, e mentre il mondo della cultura comincia a stringersi intorno agli scioperanti, in Parlamento pende un disegno di legge, il 1693 – primo firmatario Asciutti– che renderebbe le cose ancora più confuse e problematiche. Risale addirittura a 21 anni fa la prima proposta di equiparare le Aba alle università come nel resto d’Europa – tra i firmatari Giulio Carlo Argan–, ma è solo nel 2000 che arriva un primo passo con una legge che ricomprendeva anche le altre Accademie e i Conservatori. Confuso e poco realistico, per diventare operativo quel provvedimentorimandava a una serie di decreti attuativi, …

"La notte bianca di Internet per difendere la libertà", di Stefano Rodotà

Il tema della libertà in Rete attraversa il mondo, mobilita ovunque il popolo di Internet e oggi troverà una sua particolare manifestazione a Roma con una “notte bianca” per protestare contro un provvedimento dell´Autorità per la garanzia nelle comunicazioni in materia di diritto d´autore. Provvedimento che potrebbe essere approvato domani. Il punto chiave della delibera riguarda il potere che l´Agicom assumerebbe di oscurare, anche in via cautelare, con un semplice procedimento amministrativo e senza le necessarie garanzie, l´accesso a siti e servizi web per presunte violazioni del diritto d´autore. Bisogna dire subito che il modello tradizionale del diritto d´autore sta strettissimo alla rete, ne ignora le caratteristiche. Un legislatore consapevole dovrebbe in primo luogo prendere atto di questo dato di realtà, partire dalla premessa che la Rete è un luogo di condivisione del sapere, che il diritto di manifestazione del pensiero ha trovato strade nuove, sì che provvedimenti puramente repressivi legati ai vecchi schemi concretamente possono diventare uno strumento che, con il pretesto della tutela del diritto d´autore, introducono una nuova e inammissibile forma di …

"Le larghe faglie del Governo e il poco appeal dell'opposizione", di Piero Ignazi

L’affaire P4, la delusione per una manovra economica timida e troppo dilazionata nel tempo, i rifiuti di Napoli che sono sempre lì e che erano scomparsi solo per il tempo necessario per celebrare le doti taumaturgiche del Cavaliere, la tensione continua con la Lega, e la pessima immagine di Silvio Berlusconi presso i più prestigiosi media internazionali non sono che alcune delle faglie di un Governo in affanno. Non per nulla i sondaggi mostrano che il gradimento del Governo e del presidente del Consiglio è sceso ai minimi storici. Per rimontare la china ora il Popolo della libertà confida nella nomina del pur volenteroso Angelino Alfano a “segretario” del partito (una carica istituita ad hoc: dopo le leggi ad personam, arrivano anche le cariche ad personam…). Ma un partito che si identifica in tutto e per tutto con il suo fondatore è destinato a seguirne le sorti, e ben poco possono fare i delfini. Anche l’assenza glaciale di un qualsivoglia dibattito interno nonostante il proliferare di correnti e fondazioni, di abboccamenti e congiure, indica che …

Ultima spiaggia (Newsletter n° 6 – giugno 2011)

La newsletter estiva risente del torrido clima politico che la vicenda della cosiddetta P4 ha contribuito ad accentuare. D’altra parte, anche gli ultimi passaggi parlamentari hanno evidenziato come l’esecutivo Berlusconi si limiti a galleggiare e di fatto non governi più il Paese, danneggiando ulteriormente l’Italia, il cui popolo reclama una svolta della rotta politica. La maggioranza solo numerica affonda di fronte alle esigenze degli italiani, come dimostra la recente votazione dell’articolo 1 della legge Comunitaria, bocciato in modo clamoroso alla Camera, salvo poi riemergere dai bassifondi della politica per i voti di fiducia, rilevando come l’unico collante dei parlamentari della maggioranza sia l’esigenza di evitare il voto, visto come una minaccia per deputati attaccati alla poltrona come le ostriche allo scoglio di Verga. Il risultato di tutto ciò è un Governo che potremmo definire balneare, che richiama le esperienze della Prima Repubblica (per la verità, speravamo di essercela lasciata alle spalle…), con un’aggravante non di poco conto: quei governi balneari, almeno, avevano il compito di traghettare il Paese verso una nuova soluzione politica o verso …

Lodo Mondadori. Nella manovra nuova norma salva premier: un insulto al Parlamento

Nella manovra finanziaria è prevista una norma che sospenderebbe il pagamento dei 750 milioni di euro dovuti dalla Fininvest alla Cir. Bersani: “Voglio credere che non si insulti il Parlamento trasmettendogli una norma del genere”. Una manovra per correggere i conti e il debito pubblico italiano. Queste erano state le parole convinte del ministro Tremonti durante la conferenza stampa in cui insieme a Berlusconi annunciavano un altro miracolo economico tutt’altro che vero. Ma tra le pieghe della manovra ecco una nuova leggina salva premier, la ventesima legge ad personam: la possibile sospensione del pagamento dei 750 milioni di euro dovuti dalla Fininvest alla Cir di Carlo De Benedetti. E tutto questo a pochi giorni dall’appello civile sul risarcimento richiesto. Se confermata la legge, il Lodo Mondadori sarà un lontano ricordo con la modifica di due articoli del codice di procedura civile (il 283 e il 373). Questi obbligano il giudice a sospendere l’esecutività della condanna nel caso di risarcimenti superiori ai 20 milioni di euro (10 in primo grado) dietro il pagamento di “idonea cauzione”, …

"Testamento biologico: vogliamo una legge umana per la vita" di Livia Turco

Torna in aula oggi la legge sul testamento biologico, approvata due anni fa al Senato. Il governo e la maggioranza non hanno trovato il tempo di ascoltare le ragioni degli atri e l’importante dibattito pubblico che su questo tema si è svolto. È rimasto, così, il testo dello scontro, della lacerazione, che non ascolta la volontà del paziente, che esalta la figura del medico contrapponendola allo stesso paziente dimenticando che il codice deontologico dei medici si basa sul principio di giustizia, beneficialità e autodeterminazione del paziente, che impedisce la sospensione della nutrizione artificiale, sempre e comunque, sancendo così una prevaricazione dello Stato sull’autonomia della coscienza del paziente, del medico e dei familiari. Ciò che colpisce della proposta del centrodestra è l’impianto culturale, attraversato da un pessimismo antropologico che parla di una Italia che non c’è, in preda a una deriva eutanasica. Non è così. Gli italiani e le italiane chiedono rispetto, cura, lotta all’abbandono e alla solitudine, vicinanza, eguaglianza di opportunità; e i medici sanno che il loro compito è curare e non procurare la …