Giorno: 15 Luglio 2011

Camera dei Deputati – Manovra: dichiarazione di voto di Pier Luigi Bersani

Signor Presidente, la fiducia che il Governo ha posto oggi l’aveva annunciata un mese fa, come aveva già fatto per quarantasei volte prima di questa. Noi abbiamo consentito al Governo, insieme alle altre forze di opposizione, di cambiare i tempi della questione di fiducia, di porla in una settimana invece che nelle solite tre. L’abbiamo fatto per l’Italia aggredita dai mercati, per non aggiungere due settimane di confusione ed una situazione già confusa e drammatica, sapendo che la confusione finisce sempre per scaricarsi sui più deboli. Nei vostri confronti, sia chiaro, la nostra responsabilità si ferma qui. Noi adesso la nostra responsabilità ce la prendiamo davanti agli italiani e diciamo subito che siamo radicalmente «contro» (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Siamo contro la vostra politica economica, se mai ce n’è stata una; siamo contro la vostra conduzione delle cose in sede europea; siamo contro, ancor più fermamente, ai contenuti ingiusti di questa manovra. E diciamo una parola chiara. L’Europa ci conosce, conosce la nostra tradizione di forza europeista e di Governo che non …

"Le Belle Arti vanno in piazza", di Raffaella De Santis

L´arte vuole la laurea. Studenti e professori chiedono la riforma universitaria delle Accademie di Belle Arti e per ottenerla, dopo anni di attese, scelgono di protestare con lo sciopero della fame e scendono in piazza. A dare avvio alla contestazione è l´Accademia di Belle Arti di Roma, da due settimane motore della rivolta. La piazza di fronte all´istituto, nel centro storico della capitale, in via di Ripetta, si è riempita di tende e ombrelloni, un accampamento nel caldo di luglio, in cui gli studenti bivaccano giorno e notte. Possono mangiare massimo sei frutti al giorno e quando la stanchezza si fa sentire si danno il cambio. Saranno pure gli artisti di domani, ma le loro richieste sono molto concrete: questi giovani, insieme ai loro prof, vogliono arrivare a essere riconosciuti studenti universitari a tutti gli effetti, al pari dei loro colleghi europei. «Negli altri paesi, in Europa e negli Stati Uniti, le accademie sono considerate istituti di alta formazione artistica, dai quali si esce laureati», spiega Donatella Landi, artista e docente di Pittura e Video …

Il TAR del Lazio azzera la giunta Alemanno al Comune di Roma

Decisione della seconda sezione, che accoglie i ricorsi di Verdi, Pd, Sel e due consiglieri di Provincia e Regione- A sorpresa, il Tar del Lazio ha annullato venerdì 15 luglio la Giunta del Comune di Roma, per mancato rispetto delle «quote rosa». Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, i quali hanno accolto i ricorsi proposti dai Verdi di Bonelli, dalle consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, e dalle consigliere di Parità della Provincia di Roma e della Regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli. A sorpresa, il Tar del Lazio ha annullato oggi la Giunta del Comune di Roma guidato , per mancato rispetto delle «quote rosa». Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, con dispositivo 6347/11. Il tribunale amministrativo del Lazio ha quindi accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gianluigi Pellegrino difensore delle due consigliere (Cirinnà e Azuni) contro la giunta Alemanno che denunciava il mancato rispetto dell’articolo 5 dello Statuto e chiede di assicurare “una …

Istat: in povertà oltre 8 milioni di persone tre milioni sotto livelli accettabili di vita

Sono 8 milioni e 272mila le persone povere in Italia, il 13,8% dell’intera popolazione. Lo comunica l’Istat, aggiungendo che nel 2010 le famiglie in condizione di povertà relativa erano 2 milioni e 734mila, l’11% delle famiglie residenti. L’Istituto spiega che si tratta di quelle famiglie che sono cadute al di sotto della linea di povertà relativa, che per un nucleo di due componenti è pari ad una spesa mensile di 992,46 euro. Oltre tre milioni di persone in povertà assoluta. Nel 2010 in Italia erano 1 milione e 156mila le famiglie, il 4,6% di quelle residenti, che risultano in condizioni di povertà assoluta per un totale di 3 milioni e 129 mila persone (il 5,2% della popolazione residente). L’Istat spiega che sono considerate assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a quella minima necessaria per acquisire l’insieme di beni e servizi considerati essenziali per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile. Si tratta, quindi, dice l’istituto dei «più poveri tra i poveri». Povera una famiglia su cinque. In Italia, nel 2010, …

"Migranti, sì della Camera al decreto della vergogna Unhcr: «Va modificato»", di Andrea Carugati

Faccia feroce contro gli immigrati. Nonostante il clima bipartisan di responsabilità sulla manovra, il governo non rinuncia al decreto bandiera voluto da Maroni e varato dal Consiglio dei ministri dei ministri il 16 giugno, alla vigilia di Pontida. Decreto che prevede una stretta contro gli immigrati irregolari, con l’espulsione immediata per i soggetti considerati pericolosi, l’allungamento dei tempi di detenzione nei Cie fino a18mesi (dai 6 attuali) e l’espulsione anche per i cittadini comunitari. Ieri il primo via libera della Camera, tra le proteste delle opposizioni, della Cgil e i richiami dell’UNHCR, l’Alto commissariato Onu per i Rifugiati. Laura Boldrini, portavoce dell’UNHCR, auspica che il testo «possa essere migliorato» nel passaggio in Senato «con un rafforzamento delle garanzie e dei diritti» per i gli immigrati costretti nei Cie. Esulta Maroni, che si dice «molto soddisfatto» per un via libera che «conferma come governo e maggioranza siano uniti e determinati nella rigorosa azione di contrasto all’immigrazione clandestina». Dura la protesta delle opposizioni. Un decreto «disumano e inefficace», attacca Livia Turco, presidente del forum Pd sull’immigrazione, durante …

"La manovra per i prossimi tre anni: 87.700.000.000", di Paolo Baroni

Tagliate le detrazioni su asili nido, spese sanitarie, mutui casa, assicurazioni e ristrutturazioni. Col rush finale Senato-Camera (ieri il primo sì, oggi pomeriggio il voto di fiducia finale a Montecitorio) la manovra cresce ancora sino a toccare un valore cumulato di 87,7 miliardi. «A regime» la legge taglia-deficit in effetti «vale» meno, circa 47 miliardi di euro, ovvero la cifra che serve per portare in pareggio i nostri conti entro il 2014. Rispetto alla correzione iniziale (2 miliardi quest’anno, 6 il prossimo, 17,8 nel 2013 e 25,3 l’anno successivo), con il passaggio in Senato ieri si sono aggiunti interventi per altri 2 miliardi quest’anno, 5,5 per il 2012, 6,5 per il 2013 e 22,6 miliardi per il 2014, importi che fanno lievitare il totale grezzo della manovra sin quasi a quota 90 miliardi. Molti tagli e, potenzialmente, anche nuove tasse. Ogni famiglia, stima la Cgil, perderà tra i 1200 ed i 1800 euro l’anno per effetto della tagliola su bonus e detrazioni che in assenza della riforma fiscale scatterà nel 2013. L’effetto «salvaguardia» Dal punto …

"Che fatica far la spesa. Prezzi boom, le famiglie tirano la cinghia", di Jolanda Bufalini

Si cerca di risparmiare come si può: dalla tavola sempre più povera con meno frutta e pane, fino alla salute. Una famiglia su tre è costretta a ridurre il carrello della spesa. E anche gli agricoltori pagano la crisi. Una famiglia su tre mangia meno frutta, carne, pesce, pane e formaggi. I primi dati del 2011 ci dicono che il consumo di frutta è sceso dell’8,7% a fronte di aumenti – spiega Coldiretti – del 14, il consumo della carne è sceso del 5% e quello del pesce del 7,5. Si mangia anche meno pane (7%). Con buona pace degli spot a favore della dieta mediterranea sulle pagine dei rotocalchi, il taglio al carrello della spesa è maggiore del tasso di inflazione registrato dall’Istat per gli alimenti: il 3 per cento tondo in più oggi rispetto al giugno dello scorso anno, l’aumento più alto dal 2008, a fronte di una flessione complessiva dei consumi del 3,6%. Evidentemente ridurre quello che si porta in tavola è più facile che comprimere le spese fisse: non si riesce …