Mese: Luglio 2011

"Piano assunzioni. A quali condizioni?", da La Tecnica della Scuola

La legge subordina l’avvio del piano alla sottoscrizione di un accordo sindacale che garantisca l’invarianza di spesa. Ma questo obiettivo si può raggiungere solo azzerando le ricostruzioni di carriera. Dopo l’euforia provocata dall’annuncio delle 67mila assunzioni di altrettanti precari (30.500 docenti e 36.700 Ata) arriva il momento della riflessione. Nella giornata del 14 luglio il ministro Renato ha dato infatti un annuncio che vale la pena di analizzare con attenzione. “Il ministro Renato Brunetta – si legge nella nota – comunica di aver dato mandato all’ARAN di avviare immediatamente le trattative per la modifica delle norme contrattuali in relazione ai nuovi inquadramenti”. La domanda è d’obbligo: perché aprire una sessione contrattuale per dare avvio al piano di assunzioni? Finora non era mai accaduto. Ma, se si legge con attenzione il testo della legge, forse si riesce a capire meglio la questione: in effetti il comma 17 dell’articolo 9 della legge di conversione parla di un piano di assunzioni “in esito ad una specifica sessione negoziale concernente interventi in materia contrattuale per il personale della Scuola, …

"Naufraghi all´improvviso", di Massimo Giannini

Ora qualcuno dovrà spiegare agli italiani come sia stato possibile, dall´oggi al domani, passare da «La nave va» di Silvio Berlusconi al «Titanic» di Giulio Tremonti. Qualcuno dovrà chiarire a un´opinione pubblica confusa come sia stato possibile precipitare in poche ore dalla leggenda berlusconiana su un´Italia «che è già uscita fuori dalla crisi e l´ha superata molto meglio degli altri», alla tregenda tremontiana intorno a un Paese che a causa del suo debito pubblico «rischia di divorare il futuro nostro e quello dei nostri figli». In questo abisso di contraddizione politica e di contraffazione mediatica è racchiuso il fallimento di un governo che per tre anni ha colpevolmente negato l´evidenza, e che adesso è brutalmente travolto dall´emergenza. Nessuno ha spiegato e spiegherà ai cittadini storditi dalla stangata in arrivo questo clamoroso e doloroso cortocircuito. Soprattutto non lo farà l´unico artefice del colossale inganno, cioè il presidente del Consiglio. Il Cavaliere Inesistente, come da romanzo di Calvino. Da una settimana non si vede e non si sente. Il Paese è nel mirino della speculazione, alla quale …

"La politica immune ai sacrifici", di Luigi La Spina

Ormai gli italiani hanno capito, con triste chiarezza, il destino che li attende: per la grandissima parte di loro, il futuro porterà una riduzione del loro tenore di vita. Ci saranno più tasse, meno servizi pubblici e, molto probabilmente, un aumento dell’inflazione. D’altra parte, i moniti di Napolitano sulla gravità del momento, i riferimenti di Tremonti al Titanic e, soprattutto, i segnali che arrivano dai mercati finanziari sono troppo espliciti per coltivare ancora qualche illusione. Al di là delle recriminazioni sui ritardi con i quali si è affrontata la crisi, sulle ingannevoli promesse sparse a piene mani fino a qualche settimana fa, la necessità di una manovra correttiva sui conti dello Stato è largamente condivisa, anche se è del tutto legittima la discussione sul modo con il quale viene attuata da parte del governo. Ma i contrasti sul merito dei provvedimenti, questa volta, non costituiscono il più grave rischio per l’accettazione di queste misure, sia pure amare, da parte degli italiani. Il passato, anche recente, ci insegna che l’appello ai sacrifici, in vista di un …

Manovra, Legnini: "Governo ha voluto mantenere vitalizi"

“I gruppi d’opposizione avevano presentato e sottoscritto solo 22 emendamenti, il 10% appena del totale di quelli presentati ed esaminati. Di tutto questo, il governo non ha accolto nulla”. “I gruppi d’opposizione avevano presentato e sottoscritto solo 22 emendamenti, il 10% appena del totale di quelli presentati ed esaminati, su temi di primaria importanza che erano stati anticipati al Ministro Tremonti che pure aveva dimostrato una apertura”. Lo ha dichiarato il senatore Giovanni Legnini, relatore di minoranza nel corso del dibattito sulla manovra in corso nell’aula di Palazzo Madama. “Avevamo chiesto – ha spiegato Legnini – di esaminare un pacchetto serio, e non una presa in giro sui costi della politica, con l’anticipo al 2012 dell’equiparazione del trattamento economico a quello dei Paesi di testa dell’area Euro estendendo questo trattamento anche ai membri del governo. Avevamo poi chiesto una norma sui vitalizi per superare l’insostenibile sistema attuale sostituendolo con quello contributivo come per tutti i lavoratori dipendenti; e ancora: norme più serie e incisive su auto e voli blu riducendoli drasticamente a pochi soggetti e …

Regolamento sull'abilitazione scientifica nazionale per l'accesso al ruolo dei professori universitari: il nostro no

Oggi, la commissione Cultura della Camera ha espresso parere favorevole allo schema di regolamento sull’abilitazione scientifica nazionale. Il Gruppo del Partito Democratico ha votato contro, presentando un parere alternativo a quello della maggioranza, che contiene le ragioni del nostro dissenso. Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per il conferimento dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso al ruolo dei professori universitari. Atto n. 372 PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVO PRESENTATO DAI DEPUTATI GHIZZONI, NICOLAIS, MAZZARELLA, BACHELET, MELANDRI, COSCIA, DE BIASI, DE PASQUALE, DE TORRE, LEVI, LOLLI, PES, ROSSA, RUSSO, SIRAGUSA, GIULIETTI e ZAZZERA La VII Commissione, esaminato l’atto del Governo n. 372, premesso che: è sempre più avvertita e pressante la necessità di avviare, con immediatezza, procedure per l’accesso ai diversi livelli della docenza universitaria al fine di assicurare funzionalità a strutture ormai depauperate dall’esodo per limiti di età di un elevato numero di professori; questa circostanza comporta l’impossibilità di organizzare la didattica e la ricerca universitarie secondo una programmazione razionale, in coerenza con le esigenze degli studenti e la vocazione specifica degli atenei; tutto …

Manovra: dichiarazione di voto per il PD di Anna Finocchiaro al Senato della Repubblica

Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori rappresentanti del Governo, questa manovra non è la nostra. Ne contestiamo l’impostazione ed i contenuti e non la voteremo. È credo il 12° provvedimento economico di questo Governo in tre anni, l’ennesimo negli ultimi 10 anni in cui quasi ininterrottamente, salvo i 20 mesi del secondo Governo Prodi, avete governato questo Paese. Tralascio la querelle tra il Presidente del Consiglio ed il Ministro dell’economia che ha accompagnato la genesi di questa manovra finanziaria. Ricordo, però, che sin dall’inizio vi dicemmo che mancavano 15 miliardi. Avevamo ragione noi. E se oggi ci avviciniamo a quell’obiettivo di rafforzamento che l’Europa ci raccomanda e ci avviciniamo accorciando un po’ le distanze all’obiettivo del pareggio di bilancio è perché quella obiezione è stata fatta e con tanta determinazione sostenuta. Vi abbiamo chiesto più equità, più regole e più crescita. Avete dato troppo poco. Avete accentuato l’iniquità di questa manovra con i tagli del 20 percento ai presidi essenziali dello welfare. Vede, senatore Garavaglia, certo che ci sono – come dice il ministro Tremonti – …