Mese: Luglio 2011

"In ballo non c’è (più) Berlusconi", di Stefano Menichini

Il mugugno o l’insofferenza di quelli di sinistra: per salvare l’Italia abbiamo una volta di più salvato Berlusconi, e senza ricevere nulla in cambio. Il sollievo o il flebile rilancio propagandistico di quelli di destra: il governo ha superato un’altra crisi, le opposizioni hanno le armi spuntate, siamo più forti di prima. È sorprendente che con tutto quello che succede ci sia ancora in giro gente animata da tanto fuoco partigiano. Politici e giornali capaci di concentrarsi sul movimento di Palazzo mentre l’Italia è citata dai media mondiali per un solo drammatico concetto: non sarà la seconda Grecia, è troppo grande per essere salvata… Appena martedì scorso davamo voce alla rabbia che sentiamo salire nel centrosinistra per il doversi far carico degli errori altrui, dunque non è per noi questione di essere bipartisan: è semplice logica politica. In questi giorni non è mai stata in ballo la sopravvivenza del governo. Certo, anche l’ultimo peone sa che l’Italia avrebbe una credibilità decuplicata se a guidarla fosse qualcun altro. E del resto tutte le decisioni importanti in …

"Lo scempio della fortezza dei patrioti", di Gian Antonio Stella

«Voi… piccoletti ladruncoli bastardi!» . Se vedesse crescere gli alberi sui tetti della Cittadella di Alessandria (sopra e a destra, in una foto aerea), sui quali sventolò nel 1821 il primo Tricolore del Risorgimento, che lui cantò in Piemonte, Giosuè Carducci scaglierebbe ancora, probabilmente, la sua celebre invettiva contro i politici incapaci. E avrebbe buone ragioni per farlo. Uno Stato serio non abbandona così un pezzo della sua storia. Alberi sui tetti delle polveriere, alberi sui tetti delle torrette, alberi sui tetti delle casermette e poi sterpi e cespugli ed erbacce e alberi sui bastioni, sulle porte, sulle rampe e insomma ovunque l’assalto di una selva aggressiva che sta sbranando giorno dopo giorno la magnifica fortezza settecentesca abbandonata al degrado sotto gli occhi di tutti i «lisandren» , a poche centinaia di metri da piazza della Libertà, il cuore della città piemontese appena al di là del Tanaro. Avanti così e rischia di diventare come la bellissima Angkor ai tempi in cui il francese Henri Mou la scoprì, ingoiata dalla giungla cambogiana. C’è chi dirà …

"Restiamo sotto osservazione", di Stefano Lepri

Con la manovra economica approvata dalle Camere in tutta fretta passerà la burrasca; ma l’Italia resterà sotto osservazione. Anche sui mercati finanziari, come nella vita di ogni giorno, la fiducia si perde in fretta, si riconquista a fatica. D’ora in poi, tutte le giravolte della nostra politica saranno tenute d’occhio; potranno costare care, ciascuna misurata sui tassi di interesse che lo Stato paga sui suoi debiti. Ieri Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia e futuro presidente della Banca centrale europea, ha notato che l’instabilità in Europa è frutto di errori che tutti i governi hanno compiuto, affrontando la crisi dei Paesi deboli «con interventi parziali e temporanei». Poi però ha aggiunto che se i mercati si sono mossi la settimana scorsa contro l’Italia, che ha problemi di lungo periodo – non immediati come quelli di Grecia, Irlanda, Portogallo – è a causa delle incertezze sulla politica di bilancio. Lo si può dire in gergo tecnico, se si vuole, come fanno gli uffici studi: non c’è stato, nei giorni scorsi, alcun deterioramento dei dati fondamentali dell’economia …

Così l´Unesco boccia gli interventi per Pompei "Troppi progetti virtuali", di Francesco Erbani

Ma il ministero “ignora” il rapporto. È stato varato un piano ma intanto sono diminuiti i tecnici per i lavori. Non finirà nella lista rossa ma avrà altri controlli in futuro: “Serve un´opera di restauro vero”. Un rapporto-fantasma su Pompei, Ercolano e Torre Annunziata circola al ministero dei Beni Culturali. Esiste, ma è come se non ci fosse. Autori tre illustri studiosi, due francesi e un inglese. Promotori l´Unesco, l´organizzazione dell´Onu per l´educazione e il patrimonio culturale, in collaborazione con l´Icomos, altro organismo internazionale per la conservazione storico-artistica. Periodo dell´indagine: tre giorni a dicembre 2010, tre a gennaio 2011. Scopo: accertare lo stato degli scavi vesuviani dopo il crollo della Schola Armaturarum. L´esito è stato moderatamente positivo: i tre siti non finiranno nella lista dei luoghi a rischio, ma fra due anni subiranno un nuovo esame. Tutto bene, quindi? Non proprio. Quel rapporto, cinquantuno pagine scritte in un inglese fluido, è, appunto, un fantasma. Qualche dirigente del ministero dice di non sapere neanche se è arrivato. Il motivo del riserbo, si sente ripetere, è uno: …

«Ma i precari continuano a essere sempre troppi» intervista a Mimmo Pantaleo

Mimmo Pantaleo, lei è il segretario generale della Flc Cgil: lo sblocco delle assunzioni è un passo così importante? «Lo abbiamo ottenuto negli ultimi tre anni dopo le tante iniziative messe in campo, comprese le decine di migliaia di ricorsi presentati per la trasformazione a tempo indeterminato e le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici precarie. Ma a ciò dovrà seguire la copertura integrale del turnover». Quanti precari verranno stabilizzati e quanti saranno tagliati fuori? «Circa 67 mila tra «Ata» e docenti. Ma noi vogliamo un piano pluriennale che copra tutti i posti vacanti e che regolarizzi i 130 mila «Ata» e docenti che ancora galleggiano sulla precarietà. Ma non è ancora chiaro se saranno inseriti subito in ruolo o nel triennio». Quali saranno i vostri prossimi passi? «A breve discuteremo sulle condizioni di immissione in ruolo e sulle condizioni del contratto per non penalizzare i diritti dei tanti, troppi precari della scuola. Quindi è urgente trovare in sede contrattuale le soluzioni più adeguate, senza interventi strutturali e permanenti o penalizzazioni per il personale precario». …

Assunzioni, per i 210.000 prof che non ce la faranno si fa dura", di Alessandro Giuliani

I sindacati portano a casa un bel risultato: basta dire che l’assunzione dei 32.000 docenti cade alla vigilia del triennio di blocco del turn over della Pa. Il problema è che l’esercito di abilitati che rimarrà alla finestra verrà assunto solo sulla base dei posti vacanti a livello regionale. La metà dei quali andranno a chi uscirà dai Tfa. Oltre 32.000 insegnanti precari presto, probabilmente entro il prossimo 31 agosto, verranno convocati dai rispetti Usp per firmare l’immissione in ruolo. Per i sindacati è un bel risultato (stavolta anche per la Flc-Cgil) . Non hanno potuto che apprezzare: prima di tutto perché la garanzia del posto di lavoro rimane sempre il motivo principale dell’esistenza delle organizzazioni sindacali. In secondo luogo perché non bisogna dimenticare che l’ondata di assunzioni si colloca pur sempre nel contesto di un pubblico impiego, dove sino al 2014 vige il blocco del turn over (si salvano le professioni in divisa e poco altro). Dire, quindi, che si tratta di un semplice turn over significa non volere tenere conto del fatto che …

"Quella miopia politica delle misure di austerità", di Luciano Gallino

Le drastiche misure di austerità che i governi europei, incluso il nostro, stanno infliggendo ai loro cittadini non riguardano soltanto l´economia. Pongono questioni cruciali per il futuro della democrazia nella Ue. Prima questione: le organizzazioni cui i governi mostrano di avere ceduto la sovranità economica, quali il Fmi, la Bce, la Commissione europea e le agenzie di valutazione, non godono di alcuna legittimazione politica. Inoltre si sono mostrate incapaci sia di capire le cause reali della crisi, sia di predisporre interventi efficaci per rimediarvi. Come si spiega allora l´atteggiamento di supina deferenza che verso di loro mostrano i governi? Dopodiché occorre chiedersi quale sbocco politico le misure di austerità potrebbero avere nel medio periodo. Sia la storia del Novecento che molti segni recenti attestano che lo sbocco più probabile potrebbero essere regimi autoritari di destra. Il Fmi per primo non ha saputo cogliere, fino all´estate 2008, elementi chiave sottesi alla crisi. Non ha dato peso al degrado dei bilanci del settore finanziario, ai rischi di un effetto leva troppo alto, alla bolla del mercato immobiliare, …