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Sisma, ripartiti i fondi «A settembre il bando per gli istituti inagibili», di Giulia Gentile

«Pubblicheremo il bando per le scuole» che a settembre non potranno riaprire i battenti. Una gara pubblica attraverso cui comprare «prefabbricati o moduli provvisori per assicurare l’avvio regolare del prossimo anno scolastico, cosa per noi fondamentale». È soprattutto grazie al decreto sulla ripartizione dei fondi per la ricostruzione post-sisma, firmato ieri, che il governatore dell’Emilia-Romagna e commissario straordinario Vasco Errani potrà, già oggi, metter mano alle soluzioni temporanee per gli istituti gravemente danneggiati dal sisma. Ieri il governo ha stabilito che, dei due miliardi e mezzo già annunciati per i lavori di ripristino in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, ben il 95% – circa due miliardi e 300milioni – sarà destinato alla ricostruzione in Emilia, la regione maggiormente colpita. Cosa che ha fatto infuriare Formigoni: «inaccettabile solo il 4% alla Lombardia». E se, due giorni fa, i deputati della commissione Cultura avevano raccolto l’appello dei sindaci ad avere più fondi per le scuole, proprio alle scuole ieri è andato il primo pensiero di viale Aldo Moro. «Sono già convinto che serviranno altri soldi – sorride il governatore – ma l’importante è partire». Via, allora, ai bandi per acquistare strutture temporanee da destinare ai centri che dovranno farsi carico di lavori molto lunghi, o peggio dell’abbattimento, di 86 fra elementari, medie e superiori. Su 238 istituti danneggiati nelle province di Bologna, Modena e Ferrara, la Regione conta di farne riaprire a settembre 152 grazie ad interventi di ripristino-lampo: indispensabile, dunque, organizzare per le altre degli spazi dove garantire agli scolari la possibilità di continuare regolarmente gli studi. «I 74 milioni destinati inizialmente a questo – sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi – sono serviti solo ad avviare i primi restauri. Occorre ancora fare le verifiche sugli immobi- li che hanno riportato danni più gravi, e per i quali quindi sono previsti cantieri più lunghi. Per non parlare di quegli stabili che andranno infine completamente demoliti: per gli studenti di queste scuole bisognerà pensare a prefabbricati più “pesanti”».
Se, allora, da Roma arriveranno soldi da destinare all’istruzione, anche quei fondi ripartiti in tre anni potrebbero non essere sufficienti a far fronte all’emergenza. Per questo, dice la presi- dente Pd della commisisone Cultura al- la Camera, Manuela Ghizzoni, «chiederemo, attraverso un emendamento al decreto 74 sul terremoto, che almeno la metà dei 200 milioni che si trovano nel decreto semplificazione e in un capitolo del Cipe possano essere “girati” al- le scuole». Intanto, i cittadini si organizzano “dal basso” per sventare il rischio della mancata riapertura degli istituti, o semplicemente per dare una mano al- le magrissime casse dei Comuni. A San Felice sul Panaro, nel Modenese, fra i centri più colpiti dalle scosse, un comitato di insegnanti e genitori della scuola primaria “Ludovico Antonio Muratori” ha lanciato il progetto «Adotta un pezzo di futuro». Per contattare il Comitato Genitori: genitorisanfelice@yahoo. it. Per contribuire: IBAN IT23 J056 5266 980C C001 0155 696. Il conto cor- rente è intestato a: Comitato Genitori Scuola Elementare di SanFelice s/P.

L’Unità 04.07.12

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Terremoto, Errani: “Il Governo ha firmato il decreto per la ripartizione dei 2,5 miliardi”

“Oggi il Governo ha firmato Dpcm che riparte i 2,5 miliardi alle Regioni colpite dal sisma: il 95% all’Emilia-Romagna, il 4% alla Lombardia e l’1% al Veneto. E stabilisce inoltrecontributi fino all’80% per i danni subiti e per il miglioramento sismico delle abitazioni dei cittadini, e la stessa cosa accadra’ per le imprese nei prossimi giorni’’. Il presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario alla ricostruzione Vasco Errani l’ha annunciato dopo aver incontrato i sindaci delle zone colpite.

In un incontro stampa tenuto a Bologna con il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, Errani ha precisato che il riparto alle tre Regioni e’ cosi’ stabilito ‘’salvo conguaglio’’ dopo aver appurato tutti i danni. I 2,5 miliardi sono quelli gia’ stabiliti per la ricostruzione: 500 milioni per il 2012, un miliardo nel 2013 e uno nel 2014. ‘’Questo Dpcm – ha commentato Errani – e’ un elemento fondamentale per avviare la ricostruzione. Ci permette di pubblicare domani il bando per i moduli prefabbricati per le scuole, che permetteranno a 16.000 studenti di tornare in classe con la riapertura dell’anno scolastico, e questo e’ importantissimo’’.
Entro una decina di giorni, sara’ stilato il ‘piano casa’, in accordo con i sindaci. Il presidente Vasco Errani ha precisato che “nelle prossime settimane definiremo le modalita’ e i meccanismi, una volta acquisiti i dati definitivi dei danni, per realizzare una distribuzione equa delle risorse. Al contempo stiamo lavorando per dare una soluzione abitativa a tutti coloro che hanno perso la casa: il nostro principale obiettivo e’ quello di tenere coesa la comunita’”. Ultimata la definizione dei danni e il censimento degli appartamenti sfitti, sara’ possibile programmare prima l’emergenza attraverso l’utilizzo di casette e moduli temporanei, poi gli interventi alle abitazioni danneggiate. Per quanto riguarda l’utilizzo di appartamenti sfitti, la Regione sta perfezionando accordi con le associazioni dei proprietari immobiliari. Garantira’, inoltre, i costi dell’affitto e fornira’ le garanzie per il rilascio degli immobili.

Gabrielli: “Entro il 20 luglio saranno concluse le verifiche sull’agibilita’”
“Per meta’ luglio, al massimo il 20, avremo terminato le verifiche di agibilita’’’ sulle abitazioni nelle zone colpite dal sisma. Lo annuncia il prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione civile nazionale.
Gabrielli stima la conclusione delle verifiche al massimo per il 20 luglio calcolando che ‘’il 7 – ha detto – e’ il termine ultimo per chiedere la verifica’’ sull’agibilita’ della propria abitazione nelle zone colpite. ‘’Al 7 luglio – ha aggiunto – avremo ancora circa 8.000 verifiche da fare (oggi siamo arrivati a 22.786 e circa il 36% di queste sono inagibili per gravi danni, in classe E)’’. Per quantificare la reale esigenza di abitazioni provvisorie, si e’ cominciato a incrociare le verifiche compiute con i dati a disposizione dei Comuni: ‘’tanto prima l’esito di questa operazione arrivera’ al commissario Errani – ha rilevato Gabrielli – tanto prima si potra’ procedere alle assegnazioni’’.

Il Resto del Carlino 04.07.12