Giorno: 6 Luglio 2012

"Ricerca choc. Sono i figli le altre vittime della violenza domestica", di Mariagrazia Gerina

Federico, lo chiameremo così, ha solo undici anni. Sua sorella, appena nove. Ma sa già come funziona la violenza, sa che ha un andamento ciclico. Sa che per quanto terribile sia l’esplosione di rabbia, prima o poi, finirà. E dopo, comunque, tornerà una specie di calma. Per questo mentre guarda sua fratello che si dimena, non si scompone. Federico sembra una furia. Urla, tira calci. Non c’è verso di calmarlo. E chi ci prova, si ritrova un morso sul braccio. Sua sorella, invece Sofia la chiameremo se ne resta in disparte. Assiste impassibile alla scena. «Non vi preoccupate», rassicura le operatrici del Centro Antiviolenza dove lei e Federico sono ospiti da qualche giorno insieme alla madre: «Fra un po’ si calma, papà fa la stessa cosa con mamma e poi smette…». Scene dall’inferno domestico, da cui con fatica le donne vittime di violenza cercano di risalire, insieme ai loro bambini. In un anno, più di mille donne vittime di violenza si sono rivolte al Telefono Rosa, in cerca di aiuto. In nove casi su dieci, …

Quel delitto che l'Italia non punisce", di Vladimiro Zagrebelsky

La sentenza della Cassazione conclude sul piano della giustizia penale una vicenda nazionale tra le più gravi. Riferendosi ai dirigenti della polizia e agli agenti che avevano agito nella scuola Diaz in coda alla giornata di proteste contro il G8 del 2001, la Corte di appello di Genova, nella sentenza che ora la Cassazione sostanzialmente ha confermato, aveva parlato di «tradimento della fedeltà ai doveri assunti nei confronti della comunità civile» e di «enormità dei fatti che hanno portato discredito sulla Nazione agli occhi del mondo intero». I fatti sono noti. Per giustificare l’irruzione nella scuola vennero portate al suo interno delle bottiglie molotov per attribuirne il possesso ai manifestanti che vi si erano raccolti e che poi, tutti insieme, furono arrestati. E’ noto anche che costoro furono minacciati ed umiliati dalle forze di polizia, violentemente colpiti, feriti anche gravemente. Decine di persone, molte straniere, furono ferite, due furono in pericolo di vita. Le imputazioni hanno riguardato la calunnia nei confronti degli arrestati, la falsificazione dei verbali di arresto. Le violenze sulle persone hanno dato …

"Meno soldi ai partiti aiuti ai terremotati", di Alberto Custodero

È finalmente legge il taglio ai soldi destinati ai partiti e che verranno invece dirottati a favore dei terremotati. L’articolo 16 del ddl è stato approvato ieri al Senato. In tutto alle popolazioni dell’Abruzzo e dell’Emilia colpite dal sisma andranno 165 milioni in due trance. Una taskforce di magistrati controllerà i bilanci. Soldi dei partiti ai terremotati, è legge. Alle popolazioni colpite a partire dal 2009 dal sisma sono stati destinati 91 milioni di euro nel 2012 e 74 nel 2013: in tutto, 165 milioni. L’articolo 16 del ddl approvato ieri dal Senato prevede, fra l’altro, un sistema misto di finanziamento pubblico- privato, bilanci certificati affidati anche al controllo di magi-strati, l’obbligo ai tesorieri di rendere pubblici i loro patrimoni, la pubblicazione dei conti online. I sì sono stati 187, i no 17, gli astenuti 22. Favorevoli, Pdl, Pd e Terzo polo. Contrario l’Idv che ora annuncia un referendum abrogativo: «Confidiamo che i cittadini cancelleranno questa legge» ha detto Li Gotti. Astenuta la Lega. Ma all’interno della maggioranza non sono mancati i “frondisti”. “Dissidenti” i …

Errani: «No a tagli lineari, così si compromette il futuro», di Laura Matteucci

«Questa non è spending review. Siamo di fronte, ancora una volta, a tagli lineari che vanno ad aggravare ulteriormente la situazione già drammatica in cui versa la sanità. Quelle del governo sono ipotesi insostenibili e del tutto sbagliate. Adesso attendiamo di capire come risponderà alle nostre proposte». Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni oltre che dell’Emilia-Romagna, parla a nome di tutti i governatori, usciti dall’incontro con il ministro della Salute Renato Balduzzi determinati a contrastare quella che definiscono una «manovra subdola» perché «viola i precedenti accordi sottoscritti con le Regioni». L’ipotesi di tagli, ancora in via di definizione, punta a risparmiare 5 miliardi di euro nei prossimi due anni e mezzo in sanità (3 tra 2012 e 2013, altri 2 nel 2014). Nel caso in cui il documento della spending review venisse approvato come annunciato, i presidenti delle Regioni minacciano la rottura istituzionale e il ricorso al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, come garante della Costituzione. E, mentre si rincorrono le voci sulla chiusura dei «piccoli» ospedali, annunciata, ritirata, riproposta, e sull’entità dei tagli, …

"Maxi sforbiciata sugli statali via un dirigente ogni cinque", di Francesca Schianchi

Dalla pagellina per la valutazione «organizzativa e individuale» dei dipendenti pubblici al livellamento (verso il basso) del buono pasto: mai più sopra i 7 euro, chi avesse ottenuto una cifra più generosa se la vedrà abbassare dal 1° ottobre. Stop ai concorsi per dirigenti di prima fascia fino al 2015 e fine dell’abitudine di alzare un po’ lo stipendio facendosi pagare le ferie non godute: così come i riposi e i permessi, non saranno più monetizzabili, «anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità, dimissioni, risoluzione, pensionamento e raggiungimento del limite di età». L’ultima bozza di decreto sulla spending review, quella arrivata fin dentro le stanze di Palazzo Chigi per essere benedetta dal Consiglio dei ministri, conferma un’attenzione tutta speciale (e parecchio sgradita dai diretti interessati) per i dipendenti pubblici. A cominciare dall’intervento più drastico: sono destinati a calare del 20 per cento i dirigenti, non meno del 10% gli altri dipendenti delle amministrazioni dello Stato, delle agenzie, enti pubblici non economici, enti di ricerca. Non sfuggono alla sforbiciata neppure le Forze …

"Meno soldi ai partiti aiuti ai terremotati", di Alberto Custodero

È finalmente legge il taglio ai soldi destinati ai partiti e che verranno invece dirottati a favore dei terremotati. L’articolo 16 del ddl è stato approvato ieri al Senato. In tutto alle popolazioni dell’Abruzzo e dell’Emilia colpite dal sisma andranno 165 milioni in due trance. Una taskforce di magistrati controllerà i bilanci. Soldi dei partiti ai terremotati, è legge. Alle popolazioni colpite a partire dal 2009 dal sisma sono stati destinati 91 milioni di euro nel 2012 e 74 nel 2013: in tutto, 165 milioni. L’articolo 16 del ddl approvato ieri dal Senato prevede, fra l’altro, un sistema misto di finanziamento pubblico- privato, bilanci certificati affidati anche al controllo di magi-strati, l’obbligo ai tesorieri di rendere pubblici i loro patrimoni, la pubblicazione dei conti online. I sì sono stati 187, i no 17, gli astenuti 22. Favorevoli, Pdl, Pd e Terzo polo. Contrario l’Idv che ora annuncia un referendum abrogativo: «Confidiamo che i cittadini cancelleranno questa legge» ha detto Li Gotti. Astenuta la Lega. Ma all’interno della maggioranza non sono mancati i “frondisti”. “Dissidenti” i …

"Una verità in ritardo", di Miguel Gotor

La tragica notte della Diaz è di quelle che segnano la memoria di una generazione. La vita di chi c’era ma anche di quanti, davanti alla tv o al pc, assistettero impotenti a quella brutale violenza di Stato e alla manipolazione propagandistica dei giorni successivi da parte dell’allora premier Berlusconi e del ministro Scajola. Iragazzi e le ragazze vittime di quella feroce prepotenza hanno finalmente trovato giustizia: soltanto undici anni dopo, però, ora che sono diventati uomini e donne e le ferite di quella notte si sono rimarginate, ma non le cicatrici che bruciano ancora. Di recente un film di Daniele Vicari, fedelmente tratto dagli atti processuali, ha riportato alla memoria la macelleria di quei giorni, le ore sudamericane che toccarono in sorte alla Genova civile e antifascista del luglio 2001, ma tra il pubblico ha prevalso un sentimento di estraniamento: è possibile che tutto questo è stato? E se è vero che è andata così, io dove ero e cosa facevo quando ciò avveniva? Dei fatti della scuola Diaz, come di quelli della caserma …