Giorno: 12 Luglio 2012

"Spending review, scontro con le Regioni", di Roberto Petrini

Errani: sacrifici insostenibili per sanità e trasporti. Polverini: non licenzio 2.500 persone. Muro contro muro tra le Regioni e il governo sulla spending review, e oggi si replica: un nuovo incontro è previsto al ministero del Tesoro alla presenza anche di Mr. Forbici, Enrico Bondi. «Clima teso», ha mandato a dire tramite Twitter il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, quando il vertice di Palazzo Chigi era ancora in corso. «Non me la sento di licenziare 2.500 persone e abbandonarle a loro destino», si è lamentata Renata Polverini, presidente del Lazio a proposito delle norme introdotte dal decreto sulle società in house. Il giudizio di sintesi è stato espresso al termine dell’incontro dal presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani che ha puntato l’indice soprattutto sul rischio di una riduzione dei servizi ai cittadini: «La spending review è insostenibile per sanità e trasporto pubblico locale perché si somma agli effetti delle manovre già previste sul 2013-2014. Vogliamo fare la verifica effettiva della garanzia, come recita il decreto, che vengano salvaguardati i servizi». Monti e il neo …

"Le incognite dell'operazione rivincita", di Michele Brambilla

L’uscita di scena di Berlusconi dal mondo della politica pare dunque avviata a concludersi nel modo più scontato: con il ritorno di Berlusconi. C’è da stupirsi dello stupore generato ieri dalla notizia della ricandidatura, pubblicata dal Corriere della Sera. Che un uomo del genere si potesse accontentare di fare il «padre nobile» del partito, per giunta accettando l’idea che qualcun altro avrebbe potuto fare meglio di lui, non era credibile. Prima ancora che per calcolo politico, il Cavaliere è incompatibile per carattere alle seconde file. La notizia dunque non dovrebbe sorprendere, esattamente come nella Prima Repubblica non sorprendevano i ritorni di Andreotti o quelli di Fanfani, che infatti fu ribattezzato «Rieccolo». E per quanto possa apparire paradossale, la decisione di ricandidarsi ha anche una sua logica. Berlusconi dice che i sondaggi danno un Pdl senza di lui intorno al dieci per cento, e un Pdl con lui intorno al trenta. Può anche darsi che siano cifre esagerate, ma non c’è dubbio che la sostanza sia quella. Berlusconi per il Pdl – o per Forza Italia, …

"L'intolleranza morbida", di Adriano Prosperi

“L’Italia ha iniziato un percorso di guerra durissimo – ha detto ieri il presidente Mario Monti – una guerra contro i pregiudizi diffusi”. Si riferiva a quelli sugli italiani e sull’affidabilità finanziaria del paese. Chissà se qualcuno degli ascoltatori, nella sala del convegno dell’Associazione bancaria italiana, ha pensato per un attimo ai pregiudizi e alle discriminazioni degli italiani verso gli “altri”. Il mondo del pregiudizio diffuso e della discriminazione legalizzata dovrebbe richiedere qualche attenzione da parte di un governo degno di questo nome. La minaccia latente dei conflitti identitari del mondo attuale può essere tollerabile in condizioni normali, ma diventa devastante quando la violenza dello sfruttamento e il vilipendio dei diritti umani sono lasciati liberi di scatenarsi. Secondo i più aggiornati rapporti periodici dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) il fenomeno della discriminazione razziale è in forte crescita in Italia. Lo documenta una fitta serie di rilevazioni che riguardano l’accesso ostacolato o negato ai diritti primari di lavoro, casa, sanità, istruzione. Nei primi mesi del 2012 gli episodi accertati hanno superato il totale dell’anno precedente. Sono …

"Ma non è una cosa seria. Tutti i buchi disponibili passano agli esuberi", di Pasquale Almirante

Un rullo compressore che macina e macina e appiattendo, frantuma perfino la contrattazione sindacale. Non è richiesta più l’abilitazione specifica, quella che i concorsi e i Tfa pretendono, per collocare i sovra numerari: basta avere anche un corso di studio nella propria laurea e si tolgono speranze a tanti precari che su quel posto magari hanno fondato il proprio futuro. E così i docenti in esubero, già maltrattati dall’esubero stesso venuto fuori da un riordino cosiddetto “epocale”, in mancanza di una sede, ricercata ma non trovata tra i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie, andranno a occupare i posti liberi all’interno della provincia e anche con sede provvisoria e anche per supplenze brevi. Per 10mila docenti il futuro che si profila è questo, ma è pure quello che si profila per i ragazzi che avranno un insegnante con un titolo di studio e una preparazione non ben certificata, visto che, se non si trovano posti coerenti con la propria abilitazione, allora il sovranumerario potrà occupare un posto per affinità coerente ma anche incoerente purchè venga piazzato. …