Mese: Luglio 2012

Terremoto Ghizzoni (PD): servono altri 100 milioni per le scuole e 20 per beni culturali; Commissione cultura farà emendamento

Almeno altri 100 milioni di euro per le scuole e 20 per la messa in sicurezza dei beni culturali rimasti gravemente danneggiati nel terremoto. Li chiederanno al Governo, con una serie di emendamenti, i deputati della commissione cultura della Camera, che questa mattina hanno effettuato un sopralluogo nelle zone terremotate dell’Emilia-Romagna e del mantovano, dove hanno incontrato i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma. Alla visita, che ha preso il via da Cavezzo (Modena), hanno partecipato la modenese Manuela Ghizzoni (Pd), presidente della commissione, e i parlamentari Emerenzio Barbieri (Pdl), Giancarlo Mazzuca (Pdl), Paola Goisis (Ln) e Enzo Carra (Udc). Nel pomeriggio, poi, all’esito della visita, si e’ tenuto una riunione in Regione a cui hanno partecipato anche gli assessori regionali Paola Gazzolo, Patrizio Bianchi e Mezzetti. “Abbiamo incontrato gli amministratori locali e discusso soprattutto di due emergenze, tutela dei beni culturali e patrimonio edilizio scolastico”, spiega Ghizzoni prima del vertice in viale Aldo Moro. “A loro abbiamo chiesto come potevamo essere utili ora che abbiamo il decreto per la ricostruzione arriva in aula, lunedi’ …

"Il vertice di Bruxelles porta consensi a Monti. Ora si attende meno rigore e più welfare" di Carlo Buttaroni

Questa volta la buona notizia che arriva dai mercati è che la politica può vincere la crisi. È solo l’inizio, un piccolo passo, ma i segnali sono evidenti. L’intesa del Consiglio europeo sul fondo per calmierare lo spread, infatti, ha avuto immediate ripercussioni positive: è sceso il differenziale tra i titoli italiani e quelli tedeschi e i mercati hanno ripreso fiducia, facendo registrare risultati positivi in quasi tutte le borse del mondo. Il risultato del vertice rende politicamente più forte Barack Obama il quale, dopo aver incassato la sentenza della Corte suprema che rende esecutiva la riforma del sistema sanitario varato nel 2010, segna un altro punto a suo favore in vista delle prossime elezioni presidenziali. L’accordo raggiunto dai leader del vecchio continente, infatti, dà ragione alle pressioni del Presidente Usa rendendo, nelle previsioni, più forte e veloce la ripresa americana. Anche in questo caso, i segnali non si sono fatti attendere, visto che il tasso di cambio euro-dollaro è subito cresciuto di 2 punti base. Ma a Bruxelles succede di più: la politica sembra …

"Mercato del lavoro, ora le modifiche", di Cesare Damiano e Teresa Bellanova

Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, non torna da Bruxelles a mani vuote. Noi abbiamo sperato in questo risultato e lo abbiamo voluto fortemente. La decisione europea di varare un piano per lo sviluppo e per l’occupazione, con uno stanziamento di 120 miliardi di euro, è un buon inizio. È quel segno di una inversione di marcia nelle politiche europee che auspicavamo e che abbiamo chiesto da tempo perché abbiamo sempre pensato che un rigore fine a se stesso non ci avrebbe fatti uscire dal baratro della recessione e della disoccupazione. Come Partito democratico, insieme agli altri gruppi che sostengono il governo, pensiamo di aver dato un importante contributo al raggiungimento di questo risultato, anche se la partita non è finita, come ha ricordato Bersani. L’obiettivo di avere la riforma del mercato del lavoro approvata prima del Consiglio europeo, come ci ha chiesto il premier per dare autorevolezza al ruolo dell’Italia, è andato in porto, nonostante le nostre riserve e le nostre critiche su una parte dei contenuti. Non a caso chiediamo importanti correzioni. Come …

"Galline senza uova e pozzi d´acqua bollente ecco le spie del terremoto", di Elena Dusi

Le rilevazioni in Emilia nei luoghi delle scosse: morie di pesci e di topi, colpa del metano. L´acqua diventa nera, il suolo si scalda e il mais nei campi triplica la sua altezza «Il giorno prima del terremoto ho preso l´acqua dal pozzo per innaffiare l´orto. Era bruttissima, tutta torbida» racconta un contadino di via Taddia a Renazzo. «Me ne sono accorto lavando la betoniera» aggiunge un operaio a Camposanto. «Da fine aprile l´acqua era diventata calda. Ho avvertito anche il Comune, ma senza drammatizzare. E così nessuno è venuto». A Medolla, in via Modena, un altro agricoltore indica con il dito il suo campo di mais e racconta: «Subito prima della scossa iniziale le piante hanno cominciato a crescere in modo impressionante. Sono triplicate in altezza nel giro di tre giorni. Poi all´improvviso sono morte tutte». A interrogare gli abitanti delle campagne emiliane sui segnali della natura che hanno preceduto o accompagnato lo sciame sismico iniziato un mese fa è Fedora Quattrocchi, dirigente di ricerca dell´Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). «Prima o …

"Un miliardo di danni ai beni artistici. E gli ispettori si pagano i sopralluoghi", di Paolo Conti

Cifre dettagliate ancora non esistono, ma al ministero per i Beni e le attività culturali il terremoto emiliano si sta lentamente traducendo in euro. E sono in tanti a scommettere che, tra qualche settimana, il costo dei danni legati al patrimonio culturale sarà prossimo al miliardo di euro, calcolando interventi di restauro, ricostruzione, o consolidamento a seconda dell’entità del crollo. Pochi giorni l’Unità di crisi e la direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna, affidate entrambe a Carla Di Francesco, ha inviato una memoria informativa alla commissione Cultura della Camera dei Deputati. L’analisi è dettagliata, la relazione porta la data del 21 maggio: sono lontani i tempi in cui la burocrazia culturale si muoveva come un elefante. Eccole, le cifre: 1335 segnalazioni di danni a beni culturali, 332 sopralluoghi già effettuati in complessi di vario tipo. Tra le segnalazioni, 239 riguardano complessi storico-artistici di proprietà pubblica, 382 complessi di proprietà ecclesiastica (in questa cifra rientrano 147 campanili segnalati come pericolanti in un incontro operativo tra direzione regionale dei Beni culturali e Conferenza …

"Non serve la scure per riformare lo Stato", di Patrizio Bianchi

Di ritorno da Bruxelles via Kiev, Monti deve affrontare decisamente il cuore della Fase Due, dimostrando che la Spending review non è una nuova formula per nascondere i vecchi tagli lineari ma un ridisegno della macchina dello Stato, per generare più efficienza per tutti e non più iniquità diffusa. Questi interventi sulla pubblica amministrazione del resto avvengono dopo do- dici anni dalla approvazione della varia- zione del Titolo V della Costituzione, che ha segnato un percorso, finora di- satteso, di riorganizzazione dello Stato in senso federalista. Dopo anni di fatuo chiacchiericcio sulla riforma dello Stato bisogna decidere se questa Spending review vuole rimanere alla superficie della questione, tagliando qua e la, in ragione della minore o maggiore resistenza dei corpi sociali colpiti, oppure se questa diviene l occasione per un ridisegno della organizzazione dell’ amministrazione di un Paese, che ha bisogno piu che mai di servizi pubblici efficienti nella’ gestione ed efficaci nel rispondere ai bisogni di una popolazione molto diversa dal passato. L’intervent0 di taglio delle province richiede una profonda riflessione sulla organizzazione del …

"Euro, il pericolo scampato", di Tito Boeri

Il Consiglio dei ministri per fortuna ieri non c´è stato. Sarebbe stato una specie di gabinetto di guerra, con misure draconiane da adottare per rassicurare i mercati in caso di fallimento del vertice europeo. In questo pericolo scampato, il principale risultato raggiunto a Bruxelles. C´è stato un accordo, che fa un primo passo nel separare la crisi bancaria dalla crisi dei debiti pubblici. Questo ci fa guadagnare tempo perché il fronte oggi è in Spagna dove l´intreccio fra i due problemi stava aprendo una voragine. Guai a non sfruttare questa breve pausa. La riunione dell´eurogruppo del 9-10 luglio prossimi dovrà perfezionare l´accordo, mentre in Italia deve riprendere subito un´agenda di riforme che si è interrotta negli ultimi mesi. L´emergenza continua anche perché lo scudo anti-spread non c´è. Le linee guida dei due fondi salva-stati sono rimaste le stesse di prima: il nuovo fondo, l´Esm, potrà come già previsto intervenire direttamente all´emissione di titoli di Stato (la Bce e il fondo attuale, l´Efsf, possono comprare titoli solo sul mercato secondario) permettendo in linea di principio a …