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Rifiuti: la balla mostruosa

Il miracolo promesso dal premier non c’è stato. I cumuli di rifiuti restano, gli scontri persistono, la Protezione civile scappa. Bianchi: “Bertolaso spudorato, in Campania l’emergenza continua. Cambiare pagina, il governo è irresponsabile”. Solo Bertolaso e Berlusconi continuano a ripetere come un disco rotto che l’emergenza rifiuti in Campania è stata arginata. E il capo della Protezione civile, convinto del suo operato ha così abbandonato la location campana e se ne è andato via soddisfatto. “Il nostro compito è finito, tutte le iniziative tecniche e operative utili, sono state passate alle Prefettura di Napoli, affinché gli enti locali competenti operino nelle migliori condizioni”, ha dichiarato alle telecamere Bertolaso. In sostanza uno scarica barili, verso la Regione, Provincia e Comune di Napoli, e tanti saluti a tutti.

Eppure il miracolo era stato annunciato dal premier in persona: “Tre giorni ancora e Napoli sarà pulita”, aveva assicurato Berlusconi giovedì scorso dal termovalorizzatore di Acerra. Nulla di fatto ovviamente, in più la situazione è precipitata ulteriormente a Napoli e provincia, dove a causa delle forti piogge, si è creato una poltiglia informe e maleodorante di tonnellate di rifiuti che galleggia per le vie.

Intanto si sono inevitabilmente verificati nuovi e violenti scontri tra manifestanti e forze dell’ordine ed i sit-in di protesta permangono nell’interland napoletano. A Giugliano, davanti all’impianto di Taverna del Re, temporaneamente riaperto, si contano ben quattro feriti. E Silvio Berlusconi, molto probabilmente confuso e distratto dai propri fatti privati, ha dichiarato impunemente: ‘La situazione è risolta. Tutte le colpe sono da imputare esclusivamente all’amministrazione comunale e al sindaco Russo Iervolino’.

In sostanza, il premier ha cercato di uscire di scena platealmente, accusando le amministrazioni del territorio, quasi tutte del Pdl, tra l’altro. “Ai cumuli d’immondizia che inondano ancora le strade, oggi dobbiamo aggiungere l’ennesimo “pacco” di Berlusconi. Dopo le promesse del Premier di ripulire Napoli in dieci giorni, ci ritroviamo con l’emergenza tutt’altro che risolta, le tensioni sociali che sfociano nei nuovi scontri di Giugliano e il governo vergognosamente in fuga da Napoli”.

A sottolinearlo è stato Domenico Tuccillo, vicesegretario regionale Pd Campania. “Le improvvide dichiarazioni di Bertolaso che ha affermato finita l’emergenza, e quelle della Protezione civile che ha dichiarato terminato il proprio compito a Napoli, rappresentano la punta più alta dell’irresponsabilità di questo governo di fronte alle drammatiche vicende di queste ore”.

Ha dichiarato Stella Bianchi della Segreteria del Partito democratico, Responsabile Ambiente: “Ormai sui rifiuti in Campania il governo supera il ridicolo. Per rispettare la tempistica dettata pochi giorni fa dal premier, oggi Bertolaso è a distanza di sicurezza da Napoli, mente spudoratamente ha annunciato la fine dell’emergenza. Ma l’ennesimo miracolo annunciato non è neanche lontano parente della realtà. A Napoli ci sono ancora 1.700 tonnellate di immondizia sulle strade, anche in pieno centro storico. E i camion sono stati bloccati nell’area di Giugliano per impedire loro di sversare a cielo aperto, una pratica già testimoniata dalle immagini che avevamo filmato un mese fa: la fine del miracolo, la gestione fallimentare del ciclo dei rifiuti condotta da Bertolaso e dal governo. Alle loro bugie ormai non crede più nessuno”.

C’è comunque da sottolineare come la decisione di non aprire la seconda discarica a Terzigno sia una vittoria per il Pd, per i tanti sindaci che si opponevano all’impianto da mesi e per i cittadini stessi. Ha dichiarato Teresa Armato, coordinatrice del Pd dei senatori campani: “Abbiamo detto il nostro no in tutte le sedi istituzionali: in Parlamento, in Consiglio regionale e provinciale. Il Pd ha presentato proposte di modifica per la legge, di cosiddetta fine emergenza, approvata dal governo nazionale e ci siamo sempre opposti allo sfregio che avrebbe subito il Parco nazionale del Vesuvio, mentre Nicola Cosentino, coordinatore del Pdl Campania, aveva spinto per l’avvio delle attività a Cava Vitiello”.

“Se solo Berlusconi e il centrodestra avessero seguito i nostri consigli, forse si sarebbero evitate le tensioni tra popolazione e forze dell’ordine, da noi condannate, e si sarebbe sicuramente evitata l’ennesima brutta immagine non solo del Mezzogiorno ma dell’intero Paese”, ha concluso la senatrice democratica.

In definitiva, l’unica soluzione che ha trovato Berlusconi è stato ‘commissariare il Pdl campano che non ha saputo essere all’altezza della sua responsabilità lasciando il cerino delle discariche da trovare pericolosamente acceso nelle mani dei territori’, ha detto Guglielmo Vaccaro, deputato campano del Partito Democratico.

“Una parola di verità, per favore, sull’emergenza rifiuti”. È l’appello di Luisa Bossa, deputata Pd, ex sindaco di Ercolano. “Non possiamo continuare a consumare sulla pelle della gente questa sorta di fiction permanente.

Ha spiegato Luisa Bossa: “A Taverna del Re sta succedendo l’incredibile: in un’area dove sono già depositate da anni sei milioni di tonnellare di rifiuti accastate in piramidi di balle, in uno scenario spettrale, su una ulteriore piazzola dove dovevano essere localizzati i servizi di emergenza per eventuali incendi, stanno scaricando rifiuti direttamente dai compattatori. Una cosa che in nessuna parte del mondo occidentale sarebbe possibile. Tolgono la spazzatura dalle strade di Napoli e la scaricano su una piazzola di sosta nella campagna di Giugliano. Ma è questo il modo di affrontare la crisi? Sono queste le soluzioni? Spostare l’immondizia da un posto all’altro?”

“Se sono questi i miracoli come ci si può meravigliare che poi la gente, quella che vede con i propri occhi questi scempi, si esasperi e protesti? Cosa pensa di fare il governo di fronte a questo riacutizzarsi della crisi? Negare tutto e delegare di nuovo la questione alla polizia, esponendo tutti a rischi enormi come dimostrano i fatti di questi giorni con manifestanti feriti, poliziotti colpiti, autisti aggrediti? Noi come Pd, respingiamo questa politica degli annunci, delle menzogne e dei manganelli, perché a farne le spese sono solo i più deboli”, ha detto Bossa.

Il Partito democratico, chiede una parola di verità, e poi subito dopo un tavolo di responsabilità, che affronti con chiarezza e decisione i punti focali di questa lunga, incredibile emergenza.

Le proposte del Pd, per arginare l’emergenza rifiuti, sono elencate dalla parlamentare democratica: raccolta differenziata come priorità assoluta, con una colossale task force di uomini e risorse per portarla rapidamente a percentuali stabilite per legge; messa a regime degli impianti di compostaggio; esaurimento delle discariche attive con bonifica dei territori inquinati; realizzazione rapida di impianti di termovalorizzazione, di basso impatto ambientale, di piccole dimensioni, con tecnologie collaudate e criteri di trasparenza nella gestione e nella valutazione.

“Basta spot e promesse, è il momento della serietà”, esortano gli esponenti del Partito democratico.

Anto.Pro.

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