pari opportunità | diritti

“In America patrioti, in Italia discriminati”, di Fe. Gas.

Carl Levin, presidente della commissione forze armate del Senato, ha ricordato come l’esercito inglese e di molti altri paesi occidentali abbiano abolito le discriminazioni omosessuali negli ultimi anni, e “sarebbe un grande progresso” se ciò avvenisse anche all’interno della più grande forza armata del mondo.

La nuova amministrazione americana vorrebbe procedere ad eventuali iniziative legislative in accordo con il Pentagono. Si ritiene necessaria la partecipazione dell’esercito come interlocutore in decisioni che lo coinvolgono. Richard B. Myers, ex capo di stato maggiore dell’esercito americano, in un’intervista televisiva, ha manifestato un giudizio favorevole a questo riguardo, pur non entrando nel merito della probabile riforma.

L’America si pone nuovamente all’avanguardia dell’orizzonte storico, per il coraggio ed il progresso delle proprie prospettive politiche. Constatiamo come la realtà italiana viva assai lontana, sospesa in una dimensione di prostrazione. Proprio ieri a Roma è avvenuta l’ennesima aggressione nei confronti di una coppia omosessuale. Il fatto è accaduto in via del Collegio Romano, “erano fascisti, mi hanno preso di mira e aggredito perché non sono come loro, perché sono gay”, ha dichiarato uno dei due ragazzi aggrediti. Quest’episodio è l’ultimo di una lunga serie iniziata quest’estate, in una capitale sempre meno sotto controllo nonostante la propaganda di Alemanno dica il contrario.

www.partitodemocratico.it, 13 ottobre 2009