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Giudici e Rosy Bindi nel mirino di un delirante Berlusconi bestemmiatore. Con tanto di prova tv

I vescovi: bestemmia insopportabile. Bindi: “E’ un uomo indegno che offende i cattolici”. Bersani: “Incredibile che possa governare” Proteste dall’ANM alle Comunità Ebraiche. Ma il TG1 censura tutto. I video di internet stanno diventando un appuntamento che rovina i week end di Silvio Berlusconi. Dopo il video-messaggio di Gianfranco Fini spopolano sulla rete i video in cui il prmier attacca i giudici e racconta una pessima barzelletta su Rosy Bindi con tanto di bestemmia finale. Video censurati dal tg1 ma che scatenano una vera bufera nel mondo politico come racconta repubblica.it . C’è un video registrato il 29 settembre scorso fuori palazzo Grazioli. Un filmato che mostra il Cavaliere che improvvisa davanti a un gruppetto di fan un mini-comizio e attacca pesantemente magistratura e giornali e racconta una barzelletta sugli ebrei a poche ore dalla fiducia. Sempre oggi è apparso un altro filmato sul sito dell’Espresso, girato a L’Aquila prima del G8, nel quale il premier racconta una barzelletta, contro Rosy Bindi, che si conclude con una bestemmia.

Sono durissimi i giudizi sulle parole con cui, nel video di Repubblica.it, Berlusconi attacca la magistratura. Di dichiarazioni ‘inaccettabili’ parla Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd: “Lo scarso rispetto per la democrazia parlamentare, per le istituzioni e per gli avversari politici emerge ancora una volta. Sotto il vestito buono che, a fatica, a indossare in parlamento per tenere buoni i suoi, c’è sempre il solito personaggio”. “”Queste invettive contribuiscono solo ad alimentare un clima di tensione che nuoce al Paese e si trascurano del tutto le reali emergenze del sistema giudiziario”. È quanto dichiara l’Associazione nazionale magistrati in una nota, commentando le parole del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo cui esiste “un’associazione a delinquere nella magistratura”. “Avevamo scelto di non rispondere alle quotidiane invettive che, anche negli ultimi tempi e in occasione di visite all’estero, l’on. Berlusconi ha rivolto alla magistratura italiana – sottolinea il sindacato delle toghe – ma l’assurdità delle ultime esternazioni del presidente del Consiglio non può restare senza risposta, anche per il rispetto dovuto ai tanti magistrati che hanno sacrificato la loro vita per il nostro Paese. Addirittura, oggi, secondo l’on. Berlusconi l’intera magistratura italiana, fino alle sezioni unite della Corte di Cassazione, sarebbe parte di un’associazione a delinquere diretta a sovvertire l’ordinamento democratico dello Stato”. Per l’Anm, “è paradossale che una carica dello Stato compia un’opera di delegittimazione e discredito di tale portata nei confronti di un’istituzione che, invece, dovrebbe essere supportata nell’azione di contrasto alle diverse forme di criminalità”.

Il caso bestemmia. “È soltanto una risata. Quella di cui si parla è una storiella circolata un anno fa in tutto il Parlamento. Averla raccontata, in privato, non è né un’offesa né un peccato”. Silvio Berlusconi si difende così, in una nota, dalle accuse che gli piovono addosso dopo la pubblicazione del video sul sito dell’Espresso e girato a L’Aquila prima del G8, nel quale il premier racconta una barzelletta che si conclude con una bestemmia. “Il cattivo gusto e la responsabilità – aggiunge Berlusconi – sono casomai di chi la pubblicizza. Mi spiace solo se qualcuno nella sua sensibilità si sia sentito turbato. Ma non ci credo. È soltanto un pretesto per attacchi strumentali e ipocriti”. Insomma, colpa dei giornali, tanto è vero che Cicchitto parla di “Inaccettabile il furto di frasi dette in privato”.

“Berlusconi chieda scusa”. “Penso che questa volta il Presidente del Consiglio prima che a me debba chiedere scusa a tutti i credenti di questo paese, alla Chiesa e quella stampa cattolica di cui ieri si è vantato di avere l’attenzione”, ha detto Rosy Bindi, vicepresidente della Camera dei Deputati e presidente dell’Assemblea Nazionale del Pd, commentando l’episodio dell’Aquila. “Le barzellette sugli ebrei e sulle donne sono sempre un fatto sgradevole – ha scritto la Bindi in un post dal titolo “Mandiamo a casa il governo della doppia morale” -. Pronunciate da un capo del governo diventano un moltiplicatore dei pregiudizi e del disprezzo sociale. Bisognerebbe usare il proprio ruolo pubblico per demolire l’ignoranza e mettere al bando volgarità e offese, per rafforzare la dignità e i diritti delle persone, per costruire una società migliore”. E l’onorevole continua: “Non chiedo le scuse a un premier che senza pudore rivendica il privato come il luogo in cui tutto è permesso – dalle barzellette blasfeme alle escort – perché nessuno ti vede o ti sente – aggiunge il presidente dell’Assemblea del Pd -. Mi preoccupa, invece, questa sua arrogante pretesa. Ci sono la doppiezza morale e l’inaffidabilità umana prima ancora che politica del nostro Presidente del Consiglio. Prima se ne va e meglio è per tutti”. Parole di dura critica arrivano dal segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani: “Ancora una volta atti ed espressioni inaccettabili da parte del Presidente del Consiglio. È incredibile che una persona capace di simili volgarità possa governare un Paese come il nostro”. Con lui è d’accordo il deputato del Pd Enrico Gasbarra: “È la conferma della doppia etica del presidente Berlusconi. Credo che, proprio colui che ama definirsi ‘unto dal Signore’ debba immediatamente chiedere scusa”.

Espulsione come per i calciatori e i concorrenti del Grande Fratello. Unanime la condanna da parte dell’opposizione, che giudica ‘vergognoso’ il comportamento del premier. Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, affida il suo commento alla sua pagina Facebook e scrive: “Non vorrei essere provocatorio, ma se un calciatore bestemmia viene giustamente espulso. E se a bestemmiare è il presidente del Consiglio?…Non succede nulla? (C’è anche la prova tv…per il calciatore e per il presidente)”. A ‘espulsioni eccellenti’ fa riferimento il deputato del Pd Roberto Zaccaria, che, rimproverando la maggioranza di assordante silenzio – “Imbarazzo o codardia?” – ricorda come uno dei concorrenti del reality Grande Fratello fu cacciato dallo show Mediaset per aver bestemmiato in tv. In quell’occasione, sottolinea il deputato, il Giornale della famiglia Berlusconi, condannò moralmente il concorrente scrivendo in prima pagina: “La bestemmia non è ammessa in alcun consesso pubblico e desta la massima riprovazione”. “Berlusconi si vergogni. La barzelletta sull’onorevole Bindi, conclusa da una bestemmia, è indegna”, ha detto il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando e come lui la pensa Walter Veltroni, che giudica le barzellette cui spesso fa ricorso il premier un esempio di ‘degrado civile’. Durissimo anche il presidente nazionale dei Verdi per la Costituente ecologista, Angelo Bonelli, che parla di mancanza di decoro istituzionale e di un Cavaliere che ha smarrito il senso del limite: “Di un presidente del Consiglio così non resta che vergognarsi: anzi, proviamo vergogna anche per lui che non riconoscerà mai di aver portato le istituzioni al livello più basso mai raggiunto dalle istituzioni repubblicane”. In serata interviene anche Massimo D’Alema, che preferisce astenersi da qualsiasi commento: “Berlusconi? È incommentabile. Da un po’ non commento più le sue dichiarazioni, non lo faccio neanche oggi. Ritengo – ha aggiunto D’Alema prima di intervenire alla festa del Pd in corso a Napoli – che questo sia un governo che ha esaurito ogni carica positiva e che sopravvive a una crisi politica che non è stata risolta. Si è soltanto trovato un fragile compromesso, credo che il governo se ne andrà abbastanza presto e spero – ha concluso – che prima delle elezioni si possa fare la legge elettorale. Sarebbe una cosa giusta e ragionevole”. Anche dalla Comunità ebraica arriva la condanna alle barzellette del premier. Secondo Amos Luzzatto, presidente della Comunità ebraica di Venezia ed ex responsabile dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, “i peggiori stereotipi antisemiti” sono contenuti nelle barzellette raccontate da Berlusconi.

Famiglia Cristiana: “Da premier esempio di cristianesimo usa e getta”. ”Si vorrebbe provare stupore di fronte a questa performance del primo ministro che pretende di aver evitato una guerra della Russia contro la Georgia e di aver salvato l’economia americana dalla crisi fornendo buoni consigli a Obama”, osserva Famiglia Cristiana nel suo sito. ”Invece sappiamo tutti – prosegue – che non è la prima e certo non sarà l’ultima. Perché proprio dal Cavaliere arriva uno dei più chiari esempi di quel ‘cristianesimo alla carta’ o ‘cristianesimo usa e getta’ che è oggi tra le piaghe più profonde della vita sociale del nostro Paese”

Intanto l’edizione del Tg1 delle 20 ha dato la notizia della barzelletta, senza fare il minimo accenno alla bestemmia. Lo denuncia Carlo Rognoni, presidente forum Riforma sistema televisivo del Pd: “Per tutto il giorno si è discusso della bestemmia di Berlusconi, ma chi ha visto l’edizione serale del Tg1 ha sentito parlare solo di una semplice barzelletta. Una censura del genere, anche se arriva dal ‘recidivo’ Minzolini, è incredibile e scandalosa”. E Luca Borgomeo, presidente dell’ associazione di telespettatori cattolici Aiart, conferma: il Tg1 ha “del tutto ignorato la notizia delle barzellette, con pesante bestemmia e offesa all’Olocausto, pronunciate da Berlusconi. Perché il principale tg italiano continua a non voler far conoscere fatti che coinvolgono il Presidente del Consiglio? L’ennesima minzolinata”. Sul Tg1 di stasera interviene anche Vincenzo Vita del Pd, componente commissione Vigilanza Rai. ”L’abilità censoria di Minzolini ormai non conosce più limiti. Con un abile colpo di spugna, dall’edizione del Tg1 di stasera sono scomparse sia la bestemmia finale della barzelletta su Rosy Bindi sia l’indegna storiella sugli ebrei raccontata in strada a Roma. Quanto – conclude in una nota – intende ancora abusare della pazienza nostra e degli utenti il direttore del principale telegiornale del servizio pubblico?”.

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