Mese: Novembre 2010

Senza soldi né finanziamenti«Chiude il Museo della Liberazione», di Paolo Brogi

L’annuncio del presidente in una cerimonia pubblica: dal 2 gennaio dovremo affidarci ad un commissario. «Dai Beni Culturali un terzo dei fondi promessi». Ora tocca a via Tasso. A gennaio con tutta probabilità si chiude. Il museo, ex carcere romano delle Ss di via Tasso, tristemente noto per le sevizie inflitte dai nazisti in particolare agli ebrei della Capitale rischia di non dover riaprire più nel 2011. Ad annunciarlo domenica nel corso di una cerimonia pubblica il presidente del Museo, il professore Antonio Parisella. La ragione, sempre la stessa: finanziamenti che vengono meno, con un bilancio già magrissimo da tempo. Nel 2010 assegnato solo un terzo di quanto atteso. «In queste condizioni non ce la facciamo più», ha annunciato Parisella. CHIUSURA E COMMISSARIO – «Nel momento in cui – insieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed al generale Vittorio Barbato e al commissariato alle onoranze ai caduti del Ministero della Difesa – il Museo storico della Liberazione viene onorato con l’assegnazione dell’importante riconoscimento del Premio “Sasso della Montagna della Pace”, debbo dare a tutti …

"Sotto le ceneri di Pompei", di Conchita Sannino

In una giornata affollata di turisti tra le macerie della Schola Armaturarum coperte con un lenzuolo. Così muore il capolavoro romano. Viaggio nel cuore malato dell´antica Pompei il giorno dopo il crollo della Schola Armaturarum. Tra muri puntellati e affreschi esposti alle intemperie, cavi elettrici abbandonati ai margini del Foro e mute di cani randagi che scorrazzano lungo le insule. Il campionario del degrado è vasto. E a poco servono i ritocchi all´immagine e le promozioni prodotte dalla gestione commissariale della Protezione civile Le ultime rovine sono state coperte con un lenzuolo, come le vittime di una mattanza Nel sito la gestione emergenziale promette ovunque servizi che non ci sono ancora Macerie sotto copertura. Hanno adagiato tre teli bianchi sul disastro che non ha responsabili. Una coltre troppo sottile occulta la vergogna di Pompei, come il lenzuolo che, dopo un agguato, nasconde il rivolo di sangue di una comunità colpita.Ma la macchia bianca stesa in via dell´Abbondanza, nel cuore dell´antica Pompei dove quarantotto ore fa si è sfarinata la Schola Armaturarum -trascinandosi dietro nodi e …

"Nuove trappole per i precari malgrado Draghi", di Bruno Ugolini

Secondo il governatore della Banca d’Italia coloro che lavorano senza la prospettiva di una stabilizzazione, recano danno a produttività e profitti. C’è però chi insiste tenacemente in una politica tesa a rendere eterna la precarietà. L’ultima trovata è contenuta nel cosiddetto collegato sul lavoro caro al centrodestra. Scrive a questa rubrica Federico C.,un giovane con contratto a termine: “Avevo avuto la fortuna di ottenere questo straccio di contratto ma poi l’ho perso a causa della crisi. Speravo che fosse un ponte verso una soluzione diversa. Anche perché facevo esattamente lo stesso lavoro di coloro che mi stavano accanto e che avevano tutte le carte in regola. Ho aspettato a far valere le mie ragioni attraverso un ricorso alla magistratura come hanno fatto altri miei amici. Ora però uno di loro che frequenta anche i sindacati, mi ha detto che hanno studiato una misura per impedire vertenze di questo tipo e proteggere gli imprenditori…”. Le cose stanno davvero così e lo ha spiegato Fulvio Fammoni, segretario della Cgil. Il governo, tramite il ministro Maurizio Sacconi, ha …

"Vizi e virtù del partito impersonale", di Ilvo Diamanti

È il momento di maggiore debolezza per il Pdl e, in primo luogo, il suo leader. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Mai come oggi afflitti da un deficit di fiducia, che si traduce, per il Pdl, in stime di voto deludenti. Sotto il 30%. Mai come oggi fragile, il governo. Attraversato da tensioni interne, mentre la crisi economica incombe. Eppure il Pd non ne approfitta. Non solo, secondo i sondaggi delle ultime settimane, è scivolato intorno al 24-25%. A differenza di quel che avviene negli altri Paesi, dove l´opposizione ha approfittato delle difficoltà del governo. In Germania, in Spagna, in Inghilterra, negli Stati Uniti. La tentazione più facile è leggere in modo speculare le difficoltà dei due maggiori partiti. Pd e Pdl. Nel 2008, insieme, avevano raggiunto il 70%. Oggi, secondo i sondaggi, non arrivano al 55%. Segno del collasso del “bipolarismo bipartitico” su cui aveva scommesso Veltroni – ma anche Berlusconi. Tuttavia, le difficoltà dei due partiti hanno ragioni molto diverse. Nel Pdl tutto si riassume nella figura di Berlusconi. Inventore e artefice …

"Un new deal per l'ambiente", di Mario Tozzi

Mentre si sta ancora spalando via il fango del Veneto dal settore più produttivo d’Italia, il retaggio monumentale della nostra storia si sbriciola sotto le stesse perturbazioni meteorologiche a Pompei. Ma il problema non è la pioggia, e la soluzione più culturale che tecnologica. Il fulcro concreto del New Deal lanciato dal presidente Roosevelt appena dopo il crollo in Borsa del 1929, fu, non a caso, la messa in sicurezza di un territorio soggetto a frane e alluvioni, pur non avendo una tradizione di manutenzione idraulica e geologica per via di una storia ancora troppo breve. Non si puntò tanto sull’industria pesante (non ancora legata alla guerra), né su una ristrutturazione agricola (la rivoluzione dei pesticidi era di là da venire), ma sul risanamento delle criticità ambientali, ovviamente con i metodi noti allora: cemento armato a pioggia, interventi duri di idraulica ingegneristica, canalizzazioni e dighe (ottenendo così anche importanti quote di energia). Che non fossero i metodi giusti lo si è capito solo nel 2005, quando Katrina ha messo in ginocchio New Orleans, comprese le …

"Gli anni di amore-odio fra il leader e il delfino", di Filippo Ceccarelli

Chissà che idea di qui a vent´anni gli storici, ma anche i curiosi si saranno fatti di questa interminabile partita che tra furori e rappacificazioni, dietrologie addirittura geopolitiche e sgangheratezze da cinepanettone, sembra ieri finalmente avviata alla conclusione definitiva. Viene in testa un enigmatico, eppure anche emblematico appunto scritto da Fini su un bigliettino lasciato sul banco mesi orsono, dopo un intervento a un convegno: «Fare pace – diceva – e fare finta». Così come torna alla memoria, in questo caso per la sua grossolana linearità, quella specie di ultimatum rivolto da Berlusconi al suo più insidioso nemico: «O pianta la Tulliani e dice sì ai punti del programma, e in tal caso cancelliamo tutto e sparisce Montecarlo, oppure – continuava la “proposta” – non ne esce politicamente vivo». E se tutto in realtà è sempre inscritto nell´inesauribile immaginario del potere, ecco che a scartabellare negli archivi si trovano notizie e resoconti da cui si capisce che fin dal dicembre del 1994, ai tempi della crisi del primo governo Berlusconi, tra i due le cose …

Pane e cultura

Giulio Tremonti, commentando i tagli inferti alla Cultura dal Governo Berlusconi,ha dichiarato sprezzante: con la cultura non si mangia FALSO! In Italia la Cultura produce oltre 40 miliardi di euro del Prodotto Interno Lordo e occupa 550 mila lavoratori, dando da mangiare a milioni di famiglie. Gli italiani nel 2008 hanno speso 64 miliardi di euro in Cultura. Nonostante ciò, troppo spesso chi lavora nella Cultura in Italia è un precario e la sua professionalità non è riconosciuta. E chi fa impresa non ha gli strumenti per crescere, nè un libero mercato a cui accedere e con il quale misurarsi. immagine documento Il Partito Democratico Ha buone idee per la Cultura: Piano straordinario per il finanziamento della Culturaattraverso l’asta per l’assegnazione delle frequenze rimaste libere dopo il passaggio al digitale (dividendo digitale) Riconoscimento delle figure professionali degli operatori dei Beni culturali Riconoscimento della proprietà intellettuale per il lavoro di restauratori, archeologi e catalogatori di Beni culturali Maggiore trasparenza nelle norme di gestione degli appalti sotto soglia di gara per i lavori sul patrimonio culturale Introduzione …