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Giornata della memoria delle vittime della mafia, Bersani scrive a Don Ciotti

Delegazione PD a Potenza. Il segretario PD: “Serve il contributo di tutti per liberare l’Italia dall’ipoteca mafiosa. Libera dimostra che i risultati si possano cogliere con la fermezza, non dobbiamo abbassare la guardia”. Una delegazione del Partito Democratico guidata dal segretario regionale Roberto Speranza, dal segretario provinciale Antonello Molinari e dal segretario cittadino Giampiero Iudicello è presente al corteo antimafia e porterà il seguente messaggio del segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani:

Caro Don Ciotti,
la ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’, che si svolge a Potenza, è l’occasione per rinnovare l’impegno a non dimenticare e a lottare contro la criminalità organizzata. Serve il contributo di tutti per liberare l’Italia dall’ipoteca mafiosa. Ipoteca che toglie la speranza e il futuro ai giovani, che soffoca l’economia sana e non permette lo sviluppo del nostro Paese. Non siamo all’anno zero. Grazie al lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine molto è stato fatto. Lo stesso impegno di Libera dimostra quanti risultati si possano cogliere con l’impegno, la fermezza, l’esempio. Tuttavia molto ancora resta da fare e non dobbiamo abbassare la guardia. Pochi giorni fa in una iniziativa organizzata proprio da Libera il Governatore Draghi ha lanciato l’allarme spiegando che, a causa della crisi economica, molte imprese sono diventate vulnerabili e perciò esposte all’aggressione della criminalità organizzata. Draghi ha spiegato che le infiltrazioni mafiose non conoscono più confini e mettono le loro radici in tutto il territorio nazionale. Dobbiamo perciò impugnare la bandiera della legalità, rendere visibile la battaglia per l’onestà e la sobrietà. Dobbiamo far nostro l’appello del Presidente Giorgio Napolitano a riscoprire il valore dell’umiltà per chi ha ruoli e cariche istituzionali, perché occuparsi di politica è servire il bene comune. In occasione dell’apertura di un circolo del Partito democratico dedicato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica barbaramente ucciso dalla criminalità, ho proposto un patto: vorrei che si rinunciasse alla visibilità effimera in nome di una maggiore visibilità per gli amministratori che sono sul fronte della lotta alla mafia. Sono in tanti ad aver ricevuto minacce e dobbiamo accendere i riflettori. Questo anche per far cadere l’idea sbagliata che in certe zone del Paese non ci sia niente da fare. Dire questo equivale a lasciare da solo chi combatte. Da sempre la forza della mafia è il silenzio, l’omertà, la solitudine in cui viene lasciato chi la combatte. La criminalità mafiosa è un problema che riguarda l’Italia, deve essere vissuto come un problema collettivo e la soluzione deve coinvolgere le nostre migliori energie. E’ la storia del nostro Paese che ce lo insegna: quando abbiamo vissuto i problemi con questo spirito abbiamo sempre trovato le risorse per risolverli. Dobbiamo suscitare una riscossa civile, credere nella possibilità di migliorare e di migliorare insieme. La politica è chiamata a fare la sua parte: dare mezzi e sostegno a magistratura, forze dell’ordine, amministratori locali, alle associazioni che tutti i giorni svolgono il loro compito con onestà e dedizione. Come Libera, impegnata da anni in modo serio ed encomiabile sulla frontiera della lotta alle mafie. Da parte mia ho sempre detto che società politica e società civile devono darsi la mano e camminare unite in questa battaglia di civiltà. E’ questo il mio impegno. E’ questo l’impegno del Partito Democratico.

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