Giorno: 30 Marzo 2011

Lampedusa, PD: “Se sono capaci gestiscano il problema. Altrimenti se ne vadano a casa”

Vergognosa la ricetta del ministro Bossi per risolvere l’emergenza degli sbarchi sull’isola: “immigrati? Fora da i ball”. Bersani:”Se il governo la pensa come lui faccia da solo, non si può tenere il piede in due scarpe”. Come gettare benzina sul fuoco? Basta chiederlo al ministro Umberto Bossi, primo firmatario della legge che disciplina la situazione degli stranieri in Italia tutt’ora in vigore: “immigrati? Fora da i ball” con tanto di gesto e fischio di accompagnamento sonoro. La posizione della Lega è quella classica: fare dell’emergenza un motivo per aumentare il consenso populista della paura. A Bossi non interessa risolvere il problema degli sbarchi a Lampedusa ma serve solo ad incendiare gli animi dei propri elettori a colpi di frasi ad effetto. La colpa è sempre di qualcuno e mai della Lega. Questa volta la responsabilità è dell’Europa che non vuole condividere la gestione dell’emergenza degli sbarchi. L’eventuale soluzione dei problemi è quella “prenderli dall’isola e rimandarli a casa loro”. Se il governo, come Bossi, dice ‘fora dai ball’, faccia da solo”. Lo dice il segretario …

"Tagli al sostegno, la resa del ministero", di Flavia Amabile

Seconda bocciatura in pochi giorni per il ministero dell’Istruzione: i tagli alle ore destinate al sostegno vanno cancellati, gli studenti disabili hanno diritto all’insegnamento pieno. E ora il ministero avverte: «Le richieste di sostegno di 30-32 ore, che comprendono servizi extra didattici, non sono giustificate, in quei casi facciamo ricorso e ci opponiamo», precisa Luciano Chiappetta, direttore generale del personale del Miur. Le due bocciature infatti riguardano invece i tagli alle 18 ore di insegnamento settimanali. L’ultima è stata resa nota ieri: vanno sempre garantiti l’insegnante di sostegno e l’operatore socio sanitario a un minore valutato come disabile «con connotazione di gravità» ha decretato il Tar della Campania, su ricorso dell’ufficio legale della Cisl di Napoli e dichiarato incostituzionale l’articolo 2 della Finanziaria del 2007 che fissava il limite massimo del numero degli insegnanti di sostegno ed escludeva la possibilità di assumere docenti in deroga nel caso in cui in una classe vi fossero studenti affetti da disabilità grave. Il Tar ha decretato la necessità dell’assistenza richiesta e anche stabilito un risarcimento spese a favore …

"L'Italia nella stretta del patto di stabilità", di Tito Boeri

I dettagli, come dicono gli inglesi, sono cruciali, diabolici. E ci sono alcuni dettagli delle conclusioni del vertice europeo di Bruxelles del 24-25 marzo che sembrano essere passati in secondo piano soprattutto da noi, il paese toccato più da vicino da queste scelte. Il Patto di Stabilità e Crescita è stato resuscitato e reso più stringente e più forte di prima. Più stringente perché impone sentieri di rientro del debito e non più solo di contenimento del disavanzo maturato di anno in anno. Più forte perché si inverte l´onere della prova. Sin qui per varare sanzioni contro chi non lo rispettava, la Commissione aveva bisogno dell´approvazione del Consiglio a maggioranza qualificata. D´ora in poi dovranno essere i due terzi dei rappresentanti dei governi nazionali ad opporsi ad un´eventuale sanzione comminata dalla Commissione. E non si tratta di sanzioni modeste: contemplano, fin dall´apertura delle procedure di infrazione, il congelamento in depositi infruttiferi dello 0,2 per cento del Pil. Particolarmente rilevanti sono per noi le decisioni prese sui tempi con cui verranno messe in atto le nuove …

"Docenti, tornano i concorsi. Ecco il piano del Ministero", di Alessandra Migliozzi

Aggiornamento delle graduatorie, ma senza spostamenti degli insegnanti in province diverse dalla propria. Un pacchetto di assunzioni (potrebbero essere 60mila fra docenti e Ata) fatte sui posti vacanti. Ma anche, dopo oltre dieci anni di assenza, il ritorno dei concorsi nella scuola. Sono i tre livelli su cui sta lavorando il ministero dell’Istruzione per mettere mano alla questione precari e reclutamento. Le sentenze dei tribunali scattate nelle ultime settimane, che hanno dato ragione a docenti mai stabilizzati dopo anni di insegnamento, aprono la strada ad una accelerazione per trovare soluzioni che evitino valanghe di ricorsi e risarcimenti. Un’ipotesi che preoccupa il ministero del Tesoro. Ieri è partita una maxi class-action guidata dal Codacons che ha diffidato i ministri Brunetta e Gelmini e che chiede la stabilizzazione per 40mila precari e un risarcimento da 30mila euro per ciascuno. Al ministero si lavora. Anche con un occhio ai concorsi che, «devono ripartire» perché ci sono materie (quelle tecniche e scientifiche) per le quali, soprattutto al Nord, non ci sono più docenti in graduatoria e si ricorre a …

"Bossi comanda E Silvio rischia i voti siciliani", di Marcello Sorgi

Oltre a segnare una nuova esplicita occasione di attrito tra il Quirinale e Palazzo Chigi, l’emergenza Lampedusa che ha superato ogni limite di tollerabilità è una chiara conseguenza dell’indebolimento del governo e del centrodestra in versione ridotta, con Bossi che, o detta la linea, o si mette di traverso. La visita di Berlusconi nell’isola annunciata per oggi difficilmente potrà essere risolutiva. Ma il Cavaliere si dev’essere reso conto che l’abbandono in cui è stato lasciato il problema degli sbarchi e le proteste dei cittadini di Trapani e Mineo per lo spostamento massiccio di clandestini dall’isola piccola a quella grande rischiano di compromettere il granaio di voti siciliani che ha sempre rappresentato una certezza per il Pdl. Se solo si riflette sulla velocità con cui tre anni fa il governo appena insediato aggredì il problema rifiuti di Napoli, o alla capacità di trasformare il terremoto in Abruzzo in un’occasione di solidarietà mondiale con il G8 dell’Aquila, è arduo spiegarsi la confusione, l’approssimazione e le goffaggini con cui è stato gestito il calvario di Lampedusa. A parte …

"La sovranità del panico", di Barbara Spinelli

Sono settimane che in Italia si guarda a quel che accade in Libia e alla guerra che stiamo conducendo attraverso un´unica lente: nient´altro è per noi visibile se non quello che potremmo patire noi, se i fuggitivi arabi e africani continueranno a imbarcarsi verso le nostre coste. Non si discute che di Lampedusa assediata, di città italiane più o meno restie all´accoglienza. Per la verità non si parla di rifugiati ma di invasori, come se la vera guerra fosse contro di noi. l trauma è nostro monopolio, il mondo è un altrove che impaura e minaccia: da un momento all´altro, il favore di cui gode l´operazione in Libia potrebbe precipitare. Sembriamo molto lucidi e pratici, ma questo restringersi della visuale ci rende completamente ciechi: l´altrove mediterraneo resta altrove, solo la nostra quiete di nazione arroccata e aggredita ci interessa. Già alcuni parlano di tsunami, ed ecco paesi e persone degradati ad acqua che irrompe. Non ci interessa quel che fa Gheddafi (vagamente parliamo di massacri, in parte avvenuti in parte potenziali). Non ci interessano neanche …

"Che ci azzecca la benzina con la cultura?", di Marzio Galeotti

Per compensare la rinuncia ai tagli alla cultura, il governo ha deciso di inasprire la tassazione sui carburanti. Tre le principali obiezioni al provvedimento: si introducono nuove tasse senza tener conto del grado complessivo di distorsione del nostro sistema fiscale. Si tassano benzina e gasolio solo per fare cassa. L’aggravio e il guadagno d’entrata per lo Stato è superiore a quello indicato, perché l’aumento riguarda la componente di accisa, che va ad aggiungersi al prezzo industriale, e su questa somma si calcola l’Iva per arrivare al prezzo alla pompa. Evitiamo una volta tanto i soliti commenti critici, o se si vuole sconsolati, secondo cui da un lato si predica che le tasse non verranno aumentate o si promette che verranno addirittura ridotte – fatto necessario per rilanciare la crescita o fatto conseguente all’introduzione del federalismo – e dall’altro si razzola male. Stiamone lontano. Diciamo invece che in una fase di tagli di bilancio coniugata a una crescita che fatica a rilanciarsi, la parola tasse e il ricorso a esse è più che mai in auge. …