"Sparare sui profughi e trattare con il raÌs", di Eugenio Scalfari
Non posso non ricordare che oggi è il 1° maggio, festa dei lavoratori cioè di tutti, come afferma la Costituzione nel suo primo articolo. E non posso non ricordare che oggi il popolo dei credenti festeggia la beatificazione di Karol Wojtyla che fu vicario di Cristo per 27 anni. Il suo pontificato segnò una discontinuità rilevante nella storia moderna della Chiesa cattolica. Una discontinuità variamente interpretata e discussa con aspetti contraddittori, legati tuttavia da una altrettanto rilevante continuità: la denuncia dell´ingiustizia e delle ineguaglianze. Quella denuncia è stata una costante del suo pontificato e spiega la popolarità che il suo messaggio ha avuto in tutto il pianeta, soprattutto tra gli umili e i poveri dell´America Latina, dell´Africa, dell´Oceania, dell´Est europeo. Non affrontò il tema della modernità, non risolse i problemi interni della Chiesa, anzi se ne tenne lontano. Ma il problema dell´ingiustizia fu il suo costante rovello e su di esso costruì un rapporto indissolubile con tutti i derelitti del mondo. È certamente un caso che la sua beatificazione coincida con la festa dei lavoratori, …