Giorno: 29 Maggio 2011

Allarme per le norme sulle assenze "In 20mila sono a rischio bocciatura", di Corrado Zunino

La Rete degli studenti, che poi sono i moderati di sinistra, offre un numero preoccupante: 20 mila ragazzi delle scuole medie superiori sono a rischio bocciatura per aver superato le 50 giorni di assenza. Non è facile verificarlo, ma in alcune realtà – a Napoli e a Palermo, innanzitutto, e anche a Trento – la questione assenze potrebbe diventare l’urgenza di questo finale di stagione scolastica. Le indicazioni del ministero della Pubblica istruzione, con un carico di ambiguità proprio della sua dirigenza, affida ai singoli Consigli d’istituto la scelta: stangare o non stangare. La circolare ministeriale diramata lo scorso 4 marzo era precisa e severa anche se ora, vicini alla chiusura scuole, molti presidi si appellano al buonsenso: “Sarebbe sbagliato e diseducativo bocciare chi ha tutte le sufficienze solo perché ha superato il tetto delle assenze”. Cinquanta giorni lontani dalle lezioni vanno calcolati, per la precisione, sul monte ore: 250-300 ore, a seconda delle classi. Rappresentano un quarto dell’intero anno scolastico. Il timore della strage per le assenze, ecco, è presente nelle aule di licei …

"Il patto dei furbetti per una banca", di Walter Galbiati

«Stamo a´ fa i furbetti del quartierino!.. Ma quando uno deve seguire una strada maestra per anda´ a Napoli tocca piglia´ l´autostrada del Sole, Roma-Napoli: non è che tocca anda´ sulla Casilina, no?». Sono le parole di una intercettazione di Stefano Ricucci, parole che forse meglio di tutte sintetizzano quello che nell´estate 2005 avvenne intorno alla Banca Antonveneta. Ricucci coglie da subito quello che c´era di sbagliato in quell´operazione. Perché portarla a termine con una tortuosa scorciatoia (la Casilina) rivelatasi poi illegale, quando quella stessa operazione si poteva compiere in altro modo? Il processo ha finora dimostrato che non era possibile seguire la via maestra, la strada legale, perché la Popolare di Lodi non aveva i requisiti patrimoniali per comprare la banca Antonveneta. Solo il potere del governatore Antonio Fazio era in grado di permettere a una banca di provincia di contrastare un colosso come Abn Amro e di trasformarne il numero uno della Lodi, Gianpiero Fiorani, nell´alfiere dell´italianità. Sotto Fazio, la Popolare di Lodi passa dal 48° posto al 7° nell´ambito del sistema bancario …

"Sorpresa all’esame delle medie. Si aggiunge una nuova prova scritta", di Lorenzo Salvia

La notizia non farà piacere ai ragazzi che si preparano al ripassone finale degli ultimi giorni. Ma quest’anno, a sorpresa, l’esame di terza media avrà una prova scritta in più. Finora quelle obbligatorie erano quattro: italiano, inglese, matematica, più il test Invalsi, uguale per tutte le scuole. Adesso ci sarà anche lo scritto per la seconda lingua straniera, francese, spagnolo o tedesco a seconda dei casi. La novità arriva in zona Cesarini ed è contenuta nella circolare che il ministero dell’Istruzione ha appena inviato a tutti i presidi per spiegare nel dettaglio le modalità dell’esame. La seconda lingua straniera è arrivata nelle nostre scuole medie nel 2004. Ma finora sono stati i singoli consigli dei docenti a decidere cosa fare al momento dell’esame: in molti, anche per non caricare troppo gli studenti, sceglievano di non fare una prova scritta di francese, spagnolo o tedesco ma limitarsi a qualche domanda durante l’orale. Alcune scuole sceglievano uno scritto unico (e quindi un voto unico) per le due lingue mentre altre ancora, specie in caso di «consolidate esperienze …

"Le pensioni dei precari il futuro dei ragazzi", di Miriam Mafai

«Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati, rischieremmo un sommovimento sociale». Così qualche mese fa dichiarava, a margine di un convegno, Antonio Mastrapasqua, presidente dell´Inps. E dunque, per evitare il deprecato sommovimento sociale, in alto è stato deciso che i precari non potranno, come gli altri lavoratori, avere accesso dal sito dell´Inps ai dati che simulano le loro future prestazioni pensionistiche. Meglio non sapere… O, per essere più precisi, meglio non far sapere alle centinaia di migliaia di precari che, quando andranno in pensione riceveranno 100, 200, o, nel migliore dei casi, 300 euro al mese. Insomma i pensionati di oggi, la metà dei quali riceve 500 euro mensili, come risulta dall´ultimo rapporto Inps, appariranno, ai precari che domani andranno in pensione addirittura dei privilegiati. Martin Amis, lo scrittore inglese autore di successi come “Cane giallo” e “Il treno della notte” ha immaginato e descritto recentemente lo spettacolo mostruoso che potrebbe sconvolgere in un futuro non molto lontano la nostra società, affollata da vecchi poveri e malati privi di pensioni decenti e decenti …

"Causa precariato e caro-affitti i giovani restano a casa di papà", di Felicia Masocco

Convivenza con mamma papà ed eventuali fratelli anche quando sarebbe ora di sloggiare e vivere nei propri spazi. Per alcuni (pochi, il 9%) è una scelta e per loro la parola giusta è ancora bamboccioni. Per gli altri (moltissimi) è piuttosto una via imposta dal mix venefico precarietà più affitti carissimi. Sorprende poco, quindi se in Italia ben 7 milioni di giovani vivano ancora con i genitori e che di questi il 40% abbia superato i 25 anni. Non si tratta più solo del “parcheggio” per il tempo dell’università. Il Sunia, sindacato degli inquilini della Cgil, ha dedicato una ricerca alla condizione abitativa di chi hameno di 34 anni. Emerge l’involontarietà della coabitazione ad oltranza: la voglia di lasciare la cameretta è fortissima ma l’”ambizione” è frustrata dall’assenza di un lavoro o della sua estrema volatilità. A proposito vale la pena di ricordare che il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è ormai stabile poco al di sotto del 29%. Al reddito che non c’è, o che è del tutto insufficiente, vanno sommati i costi …

"Quando la sinistra scopre l´ironia", di Curzio Maltese

Esplode un arcobaleno in piazza del Duomo, dopo la tempesta. Scoppia la voglia di ridere di Milano, in fondo a una campagna mai così brutta, sporca e cattiva. Ma poi è stato davvero così? Gli insulti fanno sempre notizia. Ma la vera novità della campagna per il sindaco di Milano, almeno nelle ultime settimane verso il ballottaggio, è stato il ritorno di un´arma fra le meno frequentate dalla politica italiana: l´ironia. Sulle magliette arancioni dei ragazzi in piazza del Duomo. «Sono senza cervello». «Milano libera tutti». Nelle radio, nei capannelli, nei bar, soprattutto sulla rete, a fiumi, come antidoto ai veleni della televisione. È accaduto di colpo, come una liberazione. Il film horror della destra si è rovesciato in uno «Scary movie» da sbellicarsi. Le accuse sempre più gravi e incredibili mosse al mite Giuliano Pisapia si sono ribaltate, attraverso la parodia, nella principale fonte di propaganda a suo favore. Il più riuscito esempio di questa parodia della paura è il video oggi più cliccato su Internet. «Il favoloso mondo di Pisapie», un cortometraggio gioiello. …