Giorno: 8 Maggio 2011

“Mafia, conoscerla e combatterla”

Incontro domani sera al circolo “Acquaragia” di Mirandola. Con l’on. Laura Garavini e il consigliere regionale Mumolo. “Mafia, conoscerla e combatterla” è il titolo dell’iniziativa che si terrà domani, lunedì 9 maggio alle 21 al circolo Arci “Acquaragia” di Mirandola. All’incontro partecipano l’on. Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione bicamerale antimafia e il consigliere regionale Antonio Mumolo. Moderatore della serata sarà Luca Giovanni Apicella, della segreteria dei Giovani democratici della Bassa. L’on. Garavini lavora da molti anni per le comunità italiane all’estero. All’indomani della strage di Duisburg, nell’agosto del 2007, ha dato vita, fra gli italiani in Germania, a un movimento della società civile sul modello di Addio Pizzo denominato “Mafia? Nein danke!”. Il consigliere regionale Antonio Mumolo, avvocato, è stato relatore del progetto di legge per la prevenzione del crimine organizzato, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna.

La Russa e le deputate di sinistra "Le nostre non sono brutte come loro", di Filippo Ceccarelli

I belli, i brutti & i cretini. A questo sempre più rischia di ridursi la vicenda pubblica italiana, per non dire il potere che con disperata allegria incoraggia questa ottusa deriva estetizzante a colpi di battute, battutine, scherzi, storielle, barzellette, provocazioni e quant´altro di frivolo e feroce offre l´armamentario polemico nel tempo delle post-ideologie. Ieri è toccato durante una cena elettorale al ministro La Russa, costantemente sopra le righe, sostenere che le donne del nemico sono più brutte («Ci sono alcune elette non belle anche da noi, ma certo non raggiungono l´apice della sinistra, di donne di cui non faccio il nome»); ma l´altroieri era il turno del coordinatore lombardo del Pdl, Mantovani, che s´è l´è presa con Paola Congia e con Rosy Bindi. Quest´ultima sarà una decina d´anni che deve vedersela con faccende del genere, sembra di ricordare che il primo accusatore fu Cossiga, ma la periodicità è in netto aumento e l´intensità pure, in linea del resto con l´altezza dei pulpiti istituzionali da cui tali malevoli giudizi vengono lanciati. L´informazione infatti ci va …

«Un grande come Giolitti vinto dalla ragion di Stato», intervista a Miguel Gotor di Bruno Gravagnuolo

Una statura quella di Moro paragonabile a quella di Giolitti. Entrambi tentarono di includere le masse popolari e la sinistra in un ampio disegno di allargamento politico. E Moro parlò anche di «terza fase», alludendo a una possibile democrazia dell’alternanza, ma queste sono solo ipotesi, soverchiate da altri avvenimenti…». Battute finali di una lunga conversazione con Miguel Gotor, 40 anni, romano, spagnolo per parte di padre, storico a Torino di santi, eretici e Inquisizione. Oggi tra i più accreditati storici del «caso Moro». Prima con Lettere dalla prigionia (Einaudi, 2008) poi di recente con Il memoriale della Repubblica. Scritti di Aldo Moro dalla prigionia e l’anatomia del potere italiano (Einaudi, pp. 628, euro 25,00). Più che una tesi c’è una «mappatura», in questo testo. Svela l’intrico dei messaggi dal carcere Br, oltre alle lettere. Quello dei due pezzi di memoriale di Moro, usciti e trovati tra il 1978 e il 1990 (a via Montenevoso il secondo): entrambi censurati e rivisitati. E poi c’è l’ipotesi di un memoriale originario, mai trovato, di cui gli «excerpta» che …

L’ossessione di Re Silvio «Pm cancro da estirpare», di Marco Ventimiglia

«Pm milanesi che sono un cancro da estirpare» mentre «per entrare nel Csm ci sarà l’estrazione a sorte»: il premier ha trasformato il comizio per il candidato sindaco Moratti in un violento attacco ai magistrati. Il “fortino” è quello milanese del Palasharp, luogo di sport e convention assortite, che questa volta, in vista del voto comunale, ospita un premier ufficialmente accorso in sostegno della traballante poltrona di sindaco occupata da Letizia Moratti, ma in realtà ancora una volta in soccorso di se stesso, alla disperata ricerca di un sicuro bagno di folla capace di esorcizzare il “cul de sac” politico e giudiziario nel quale è finito ormai da mesi. Per questo unSilvio Berlusconi meno clownesco e più astioso del solito se la prende soprattutto con la magistratura, il che non sarebbe una gran notizia se non fosse che lo fa sparando ad alzo zero contro magistrati che «sono un cancro da estirpare» ed illustrando una riforma della giustizia che è un po’ a metà fra Il Grande Fratello (quello di Orwell) e lo Stato libero …

Cinque per mille dipendenti e pensionati sono i più "generosi", di Roberto Petrini

Lo versa il 73%. Solo il 27% tra gli autonomi. La maggioranza dei professionisti non destina parte dell´imponibile a scopi benefici. La solidarietà, anche quella che corre sull´arido filo del fisco, ha per protagonisti i più deboli: lavoratori dipendenti e pensionati. A oltre un quinquennio dalla nascita del meccanismo del 5 per mille, entrato in vigore per la prima volta con la dichiarazione dei redditi del 2006, si può dire che è il modello 730, quello che compilano i lavoratori dipendenti e i pensionati, ad aver dato di più. Il 73 per cento di questi contribuenti non si dimentica di sbarrare la casellina e di inserire ogni anno il codice fiscale dell´associazione o dell´ente beneficiario. Più distratti, invece, i lavoratori autonomi e i professionisti che compilano l´Unico: solo il 27 per cento di loro vincola il 5 per mille della propria Irpef a scopi benefici. E´ questo l´ultimo dato sulla grande corsa del cinque per mille che sta per arrivare al traguardo: sabato 7 è scattata la chiamata finale per gli enti del volontariato e …

"Ognuno faccia la sua parte", di Roberto Napoletano

Se negli ultimi dieci anni l’Italia è cresciuta molto meno di Europa e Stati Uniti, una ragione sistemica di qualche serietà sulla quale interrogarsi ci deve pure essere. Perché l’Italia non cresce? Perché quando le cose vanno male, da noi vanno peggio e quando vanno bene, da noi vanno meno bene? Per spiegare in profondità il significato di due interrogativi così impietosi, Fabrizio Galimberti, dalle colonne di questo giornale, si è affidato a Voltaire: «Giudica un uomo dalle sue domande piuttosto che dalle sue risposte». Parafrasando Voltaire, potremmo dire: giudica un Paese dalle sue domande piuttosto che dalle sue risposte. Tutti, ma proprio tutti, hanno un pezzo di responsabilità se siamo costretti a ripeterci ossessivamente queste due domande. E sarebbe bene che ognuno cominciasse a chiedere prima a se stesso, piuttosto che agli altri, in che cosa ha sbagliato e che cosa può (e deve) ancora fare. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha le sue ragioni per chiedere agli imprenditori italiani di cominciare a fare qualcosa loro per il Governo e non di continuare …

"Berlusconi: L'antidoto ai prof comunisti sono scuola privata e nuovi testi", di A.G. da La Tecnica della Scuola

Stavolta il Premier ha ribadito il concetto salendo sul palco del Palasharp di Milano: è l’unico modo per salvare gli alunni che incontrano libri di sinistra e insegnanti che vogliono inculcare valori diversi da quelli delle loro famiglie. L’obiettivo sono comunque i buoni scuola su scala nazionale. Quella di sostenere maggiormente la scuola privata e di denunciare gli autori di libri di testo ispirati dall’ideologia comunista, sembra essere diventato un tema fisso del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Da qualche settimana a questa parte, ad ogni occasione, soprattutto quando la platea a cui si rivolge è particolarmente sensibile a questo genere di argomenti, il Premier sente la necessità di “infiammare” i presenti sostenendo la necessità di equilibrare la spesa per l’istruzione prevedendo una parte molto più cospicua dell’attuale a favore degli istituti non statali. Oltre che di rinnovare i testi su cui studiano i nostri giovani. Stavolta Berlusconi ha ribadito il concetto, sabato 7 maggio, salendo sul palco del Palasharp di Milano: toccando il tema della scuola e dell’educazione, ha detto senza mezzi termini che …