Giorno: 18 Maggio 2011

"A Milano non s'addice lo stile Santanchè", di Chiara Beria di Argentine

Tre grandi fotografie in bianco e nero di milanesi caduti in nome della legge – Giorgio Ambrosoli, Guido Galli ed Emilio Alessandrini, giudici eroi della Seconda Resistenza contro i terroristi – esposte sulla facciata di palazzo di Giustizia sono state la miglior risposta – la più dignitosa ed efficace – ai violenti attacchi di esponenti del centrodestra alle istituzioni e, in particolare, alla magistratura. Milano non dimentica. Tre semplici immagini evocatrici di una stagione in cui violenza e intolleranza hanno insanguinato le strade della città hanno spazzato via i truci manifesti, «Via le Br dalle Procure», del candidato Pdl, Roberto Lassini e i virulenti attacchi di Daniela Santanché arrivata a definire «una metastasi», il pm Ilda Boccassini. «19 marzo 1980: un bambino di 12 anni piange disperato il padre ucciso. Aprile 2011: un uomo di oltre 40 anni è costretto a leggere manifesti infamanti contro quelle procure che guidarono il Paese oltre la devastazione del terrorismo». L’accorata lettera scritta prima di Pasqua al Corriere della Sera da Giuseppe, il figlio di Guido Galli (le due …

"Dostoevskij nella suite", di Barbara Spinelli

Ecco, quello che si può leggere sul volto di Dominique Strauss-Kahn mentre sta in tribunale e viene a sapere che resterà in carcere, che nessuna cauzione lo tirerà fuori di lì, che non solo una grande avventura politica finisce in quell´aula ma una vita libera, una reputazione politica nobile. Ha la barba sfatta, gli occhi sperduti, la bocca come di chi d´un tratto s´accorge d´aver bevuto veleno, i tratti legnosi del caduto, colpito da nemesi inaudita. Eppure quel volto non appartiene a un uomo ignaro, incosciente di sé e del paese dove lavora, colto di sorpresa dalla vastità del delitto (tentato stupro, aggressione sessuale, sequestro di persona: non sono accuse minori). Strauss-Kahn sapeva com´è fatto il mondo, conosceva l´America e una giustizia che non concede impunità ai potenti e anzi spettacolarizza l´uguaglianza di tutti davanti alla legge (lo si è visto nel caso del finanziere Madoff, di Spitzer costretto a dimettersi da governatore di New York per un giro di escort). Conosceva a perfezione, come tutti coloro che sono ai vertici del potere e non …

“Poco studiosi e disillusi” L’Italia perde i giovani, di Raffaello Masci

I giovani in Italia sono sempre di meno, e questo all’incirca si sapeva. Ma sono anche il segmento sociale più fragile, emarginato, povero e disilluso della popolazione. Non è finita: l’11% degli oltre 6 milioni di under 24 (pari a circa 700 mila ragazzi) è «perduto». Sì, proprio così: non studia, non lavora, non cerca un lavoro perché si è stancato di cercarlo, e vive alla giornata. Il quadro della condizione giovanile – secondo la relazione che ha tenuto alla Camera il direttore del Censis Giuseppe Roma – è attualmente pessimo e, se non verranno presi provvedimenti (che il Censis segnala e propone) potrà solo peggiorare. Intanto i giovani stanno scomparendo come generazione – avverte il professor Roma -. In dieci anni ne abbiamo persi due milioni. Erano il 28% degli italiani solo 10 anni fa e sono diventati il 23%. Tra 15 anni saranno il 21%. Per contro gli over 65 sono il 20% oggi e saranno il 26% nel 2030. Ma ciò che rende grigia la situazione dell’Italia, è che questa è anche …

"Ridare speranza e fiducia al Paese" Al via gli Stati Generali della Conoscenza, di Viola Giannoli

Dopo i tagli università e ricerca, giovani, insegnanti, ricercatori, genitori, organizzazioni sindacali, associazioni laiche e cattoliche si sono date appuntamento per confrontarsi ed elaborare proposte. “Il disinvestimento nei sistemi di formazione pubblica ha acuito le disuguaglianze e mette a rischio valori fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione”. “Ridare futuro, speranza e fiducia al Paese è la priorità. La conoscenza è lo strumento per farlo”. Con questo slogan si sono aperti questa mattina a Roma, nel centro congressi di via dei Frentani, gli Stati Generali della Conoscenza, un appuntamento preparato per mesi da un cartello di associazioni, sindacati e movimenti, che va dalla Cgil all’Adi (associazione dottorandi italiani), dall’Arci a Libera, dalle Rete 29 Aprile dei ricercatori alla studentesca Rete della conoscenza.Dopo lo tsunami dei tagli che negli anni ma soprattutto nell’ultima lunga stagione si sono abbattuti su scuola, università e ricerca, giovani, insegnanti, ricercatori, genitori, organizzazioni sindacali, associazioni laiche e cattoliche hanno deciso di dar vita a un primo grande appuntamento unitario di confronto e proposta. “Nel Paese c’è oggi una vera e propria emergenza culturale …

"Sulla Lega la rivincita del tricolore", di Luigi La Spina

Il carisma è un dono di Dio, come dice l’etimologia greca della parola. Come tale, può essere concesso senza un perché. Ma pure senza un perché può essere ritirato. E quando non c’è più, si interrompe improvvisamente quello straordinario dialogo diretto con i suoi adepti che trasforma un capo politico in un leader, appunto, carismatico. Sembra questo il caso delle due uniche personalità della politica italiana che abbiano, o abbiano avuto, questo dono. Si tratta dei fondatori dei due partiti personali della seconda Repubblica, Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. Quello che colpisce, tra i vari significati del voto di domenica e lunedì, è proprio la mancata risposta, per la prima volta, del popolo, del loro popolo all’appello dei due leader del centrodestra. Come se quella eccezionale, quasi rabdomantica capacità di intuire, rappresentare ed esaudire i desideri degli elettori-fan si fosse misteriosamente appannata. Un segnale grave, proprio perché a un capo politico è concesso di commettere errori, ma un leader carismatico non può perdere la vera legittimazione del suo potere: la garanzia di un contatto permanente …