Giorno: 23 Maggio 2011

"Sviluppo verde? L'Italia non ci crede", di Marzio Galeotti

Molti paesi hanno risposto alla crisi del 2008 varando i pacchetti verdi, misure di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Tre anni dopo l’Italia discute di riforme che dovrebbero ridare slancio alla crescita. Dai documenti ufficiali si apprende che l’energia e l’ambiente non figurano tra le priorità del governo, mentre lo sono l’edilizia privata e il turismo. I pochi provvedimenti inseriti derivano da direttive europee. La scarsa sensibilità verso il tema della sostenibilità fa trascurare anche i potenziali vantaggi rispetto al ciclo economico. Era il 2007. Nel marzo il Consiglio europeo varava la nuova politica integrata per l’energia e il clima che avrebbe portato, nel 2009, alle direttive del noto pacchetto “20-20-20” su riduzione delle emissioni e aumento delle fonti rinnovabili. Gli stessi obiettivi – lotta ai cambiamenti climatici e riduzione della dipendenza energetica dall’estero – costituivano uno dei capisaldi del programma che in quell’anno Barack Obama divulgava e che lo avrebbe portato all’elezione a presidente degli Stati Uniti il 4 novembre 2008. PACCHETTI VERDI CONTRO LA CRISI Era il 2008 quando il prezzo …

"Il garantismo dell’appartenenza", di Massimo Nava

A rileggere alcuni commenti sulla vicenda di Dominique Strauss-Kahn viene da chiedersi se un pregiudizio di colpevolezza o d’innocenza possa variare a seconda che l’imputato sia un potente o un individuo qualunque, un membro della famiglia o un estraneo, un amico o un avversario politico, un membro della propria comunità nazionale o uno straniero. Abbiamo visto confronti a senso unico fra la macchina giudiziaria americana e quella francese e sentito parlare di complotti della destra gollista contro il candidato della sinistra all’Eliseo e di imprecisate «spectre» finanziarie contro il presidente «troppo» europeista del Fondo monetario. Abbiamo ascoltato esaltazioni delle qualità intellettuali e umane di DSK, per sostenere quanto sia assurdo che la fama di seduttore possa avere avuto un suo rovescio di bassezze. Si è letto di una povera cameriera che potrebbe essere considerata inattendibile. E questa sembra la strategia della difesa. Qualcuno ha persino voluto sottolineare che la cameriera è musulmana e che DSK è ebreo. Giurano sulla sua innocenza familiari, amici e amiche, ma forse la reazione più naturale dovrebbero essere il disagio …

Falcone, Bersani: "Dovere ricordare suo sacrificio"

A 19 anni dalla strage di Capaci il segretario PD commemora il magistrato: “Ha impegnato tutta la vita nella lotta contro la criminalità organizzata, è un riferimento morale per i giovani non solo della Sicilia ma dell‘Italia. Perché è bene ricordare che la mafia, oltre agli uomini e alla donne, uccide il futuro del nostro Paese”. “Desidero ricordare, a diciannove anni dalla strage di Capaci, con immutata commozione la figura di Giovanni Falcone. E’ un dovere continuare nel tempo a ricordare il sacrificio e l’insegnamento di uomini come Falcone. Un magistrato che ha impegnato tutta la vita nella lotta contro la criminalità organizzata, un riferimento morale per i giovani non solo della Sicilia ma dell‘Italia. Perché è bene ricordare che la mafia, oltre agli uomini e alla donne, uccide il futuro del nostro Paese. Falcone è stato un magistrato di straordinaria capacità e competenza, un uomo intelligente che ha servito con onestà e lealtà le Istituzioni democratiche. La strage di Capaci è un evento drammatico che ha segnato in maniera dolorosa la vita degli italiani. …

"Nuova e vecchia comunicazione", di Piero Bianucci

Berlusconi parla da cinque televisioni, tre sue e due di tutti. I fan di Pisapia si tengono in contatto con messaggini sui cellulari, «cinguettii» su Twitter, scambi di opinioni con Facebook. La lotta all’ultimo voto che va in scena a Milano è interessante anche dal punto di vista dei mezzi di comunicazione utilizzati. Si confrontano due tipi di rete. Berlusconi usa la rete a stella: l’emittente è centralizzata. Siamo in un universo tolemaico. Terra al centro e tutto il resto – Luna, pianeti e stelle – gira intorno. Il rapporto è monodirezionale: dal centro alla periferia, da chi emette il messaggio a chi lo riceve. La rete a stella è potente, nessuno dei suoi singoli utenti è in grado di intaccarla. Ma è anche fragile: un guasto al faro lascia tutti al buio. I fan di Pisapia usano una rete multicentrica. Il loro rapporto è pluridirezionale. Non va dall’alto al basso, procede orizzontalmente a zig-zag. Inoltre è un rapporto interattivo. Ogni fan con il suo cellulare o i social network è un piccolo centro ricetrasmittente. …

"La promessa boomerang", di Aldo Schiavone

Cosa ci toccherà di sentire ancora, prima di venerdì? Fra le ultime affannose e sconclusionate mosse che un centrodestra sempre più allo sbando sta tentando per rimettere in sesto una campagna elettorale fin dall´inizio disastrosa, questa dello spostamento di qualche ministero da Roma a Milano è qualcosa di peggio di una gaffe pasticciata e maldestra. È il segno di un logoramento di rapporti tra alleati, anche dentro lo stesso Pdl. È il segno di una totale assenza di senso dello Stato e di responsabilità di governo, di una mancanza di idee e di una disperazione politica su cui gli elettori milanesi (e napoletani) farebbero bene a riflettere, in questi ultimi giorni – quanto meno per rafforzarsi nell´opinione che hanno già espresso. Emergono innanzitutto la difficoltà grave, e insieme il cinismo di Bossi, motore dell´annuncio. Egli sa benissimo come l´operazione abbia, dal punto di vista del voto, un valore assai modesto. Ma ha perduto voti, molti. E deve fare i conti con una base stanca di Berlusconi, e preoccupata di finire con lui nell´abisso. Sa che …

"Dalla Moratti a Cetto La Qualunque", di Luigi La Spina

E’ un vero peccato che la campagna elettorale per il ballottaggio a sindaco di Milano si sia conclusa con una settimana d’anticipo e con un risultato a sorpresa: Letizia Moratti ha perso, ma non è stata sconfitta dal suo competitore Giuliano Pisapia, ma da se stessa. Perché potrà anche riuscire a compiere l’impresa disperata di superare il candidato del centrosinistra, lunedì prossimo, ma a un prezzo che non bisognerebbe mai accettare di pagare, quello di rinnegare il proprio passato politico, le scelte programmatiche fatte e tante volte rivendicate, i valori in cui si è creduto o si è detto di credere e, soprattutto, tradendo la fiducia di coloro che per quei valori l’hanno eletta a loro rappresentante. I segnali di fastidio e di distacco con i quali i moderati milanesi avevano risposto, col risultato del primo turno, ai toni estremistici e spregiudicati usati dalla candidata di Berlusconi e Bossi alla rielezione a sindaco di Milano, evidentemente, non sono bastati. Così la Moratti, in questi giorni, ha inanellato una serie di promesse demagogiche che non solo …

"L´Italia si sente sempre più povera", di Ilvo Diamanti

Sondaggio Demos-Coop. Il ceto medio diventa minoranza. C´è insoddisfazione in Italia. Un´insoddisfazione sorda ma non più muta. Trapela da mille segnali, piccoli e grandi. Le proteste sociali che si susseguono, da mesi. In modo ostinato e insistente. Nelle piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. L´abbiamo riconosciuta, da ultimo, nel voto amministrativo. Che ha rivelato cambiamenti profondi. E inattesi. Dietro a tanta insoddisfazione si colgono tanti motivi, di natura diversa. Uno, però, risulta evidente. L´ascensore sociale è in discesa, da troppo tempo. Per usare un ossimoro. I dati dell´Osservatorio di Demos-Coop, al proposito, sono espliciti. Anzitutto, la classe sociale (percepita dagli italiani). Per la prima volta, da quando conduciamo i sondaggi dell´Osservatorio, la piramide si rovescia completamente. Senza “mediazioni”. Infatti, le persone che si collocano nella “classe operaia” oppure fra i “ceti popolari” superano, per estensione, quelle che si sentono “ceto medio”. Dalla cetomedizzazione degli anni Ottanta – un neologismo ostico ma suggestivo, coniato da Giuseppe De Rita – si sta scivolando verso una sorta di “operaizzazione”. Singolare destino, visto che da tempo si predica …