Giorno: 9 Giugno 2011

"La partita delle tasse", di Claudio Tito

«IL Tesoro ha una linea sola: quella della serietà e del rigore». La tensione è altissima. Le incomprensioni tra Berlusconi, Tremonti e Bossi ormai sono quotidiane. Lo scontro è diventato pubblico. E nel centrodestra tutti sono pronti al peggio. Perché tutti sono ormai convinti che la “partita delle tasse” è quella decisiva. Per il futuro del governo e della legislatura. Per gli assetti del Pdl e per le aspettative della Lega.Da giorni, però, il ministro dell´Economia ripete questa frase come un mantra. Una formula sacra intoccabile. Lo ha fatto prima delle amministrative, lo ha ripetuto lunedì scorso nel vertice di Arcore. Lo ha confermato martedì notte nel summit supersegreto con il premier e i ministri leghisti. L´idea di dare una sforbiciata alle aliquote irpef non trova la sponda del titolare del Tesoro. Che stavolta ha dovuto far fronte – con la sola comprensione di Gianni Letta – non solo al Cavaliere ma anche alle pressioni del Senatur. «Dobbiamo ridurre le tasse in modo tale – è stata la richiesta formulata dal premier con una certa …

"Ma quale Stato sociale. In tre anni i principali capi di spesa del welfare tagliati del 78 per cento", di Salvatore Cannavò

“Non abbiamo messo le mani in tasca agli italiani”, ha sempre detto Silvio Berlusconi. “Non è assolutamente vero”, dice invece il “Rapporto sui diritti globali”, presentato ieri mattina dalla Cgil e redatto assieme a un nutrito gruppo di associazioni come Arci, Gruppo Abele, Legambiente, ActionAid e altre. In tre anni i dieci principali ambiti di spesa pubblica sociale hanno avuto tagli complessivi del 78,7 per cento, passando da 2.5 miliardi di euro del 2008 ai 538 milioni del 2011. Il Fondo per le politiche sociali tra il 2009 e il 2010 è passato da 435 a 380 milioni. E perderà ancora perché il suo ammontare è previsto in 44 milioni nel 2013. Il governo più amato dal Vaticano, per fare ancora un altro esempio, ha ridotto il Fondo per la famiglia dai 346,5 milioni del 2008 ai 185,3 milioni del 2010. IL FONDO per l’inclusione sociale degli immigrati, varato nel 2007 dal governo Prodi, è semplicemente sparito. Così come non sono stati più finanziati gli interventi straordinari per i servizi socioeducativi per la prima infanzia: …

Sabina Guzzanti: «Salviamo la cultura: No alla Sala giochi», di Marco Guarella

Puntare sulla cultura. Basterebbe questo gioco di parole per raccontare una storia significativa: un quartiere di Roma mobilitato contro l’apertura di un Casinò-Sala da gioco. Siamo a San Lorenzo storico quartiere della capitale per raccontare due mesi di occupazione dell’Ex Cinema Palazzo, un luogo storico della cultura, di inizio secolo, dedicato al teatro e al cinema dove tra gli altri calcarono le scene anche Ettore Petrolini e Romolo Balzani. Molte storie di siti culturali assomigliano alle vicende di questo spazio: il cinema non esiste più da trent’anni, poi, a lungo, una sala biliardo e ancora dieci anni fa lo stabile fu ristrutturato per ospitare una Sala Bingo, progetto che fallì dopo poco. Pochi mesi fa, l’ingresso da parte di una società per la gestione del casinò, con slot machine e video poker. Un pasticcio in quanto il piano regolatore non ammette sale giochi, viene chiesto un condono non concesso e risulta chiaro come si possa fare solo attività culturale. Dentro questa «storia all’italiana» si inserisce il business della quasi liberalizzazione del gioco di azzardo che …

"Alla ricerca di contratti con validità erga omnes", di Nicoletta Picchio

A parole, almeno sui principi generali, sono tutti d’accordo. E cioè trovare una soluzione sulla validità erga omnes dei contratti, per ridurre la conflittualità nelle fabbriche. Ma è su come arrivare all’obiettivo che le strade divergono, con un diverso atteggiamento tra Cisl e Uil da una parte e Cgil dall’altra nel rapporto tra iscritti e non iscritti, verifica di mandato e uso del referendum. L’argomento rappresentanza e rappresentatività è emerso in questi ultimi anni a fasi alterne. Solo che stavolta è più dirompente che in passato. A metterlo sotto i riflettori è la vicenda Fiat, con gli accordi di Mirafiori e Pomigliano: le intese prevedono, oltre flessibilità innovative, il passaggio dalle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie elette dai lavoratori (solo con un terzo riservato ai firmatari dei contratti) alle Rsa, le rappresentanze sindacali aziendali, previste dallo Statuto dei lavoratori, dove è presente solo chi ha firmato l’accordo, quindi Fim, Uilm e Fismic, senza la Fiom. Sono state approvate dal referendum tra i lavoratori. Ma nemmeno questi passaggi sono stati sufficienti per evitare i ricorsi giudiziari della …

«Voto alle 10 di mattina. E fatelo tutti: contro gli imbrogli del premier», intervista a Pier Luigi Bersani di Simone Collini

Le ragioni del segretario Pd «Altro che inutile: sul nucleare il decreto del governo lascia loro mani libere per fare tutte le centrali che vogliono…». «Io vado a votare alle 10 di domenica mattina», dice Pier Luigi Bersani invitando dirigenti, militanti e simpatizzanti del Pd a fare altrettanto. È chiaro che il dato sull’affluenza alle urne dato dai tg dell’ora di pranzo sarà determinante per il raggiungimento del quorum. «È molto importante incoraggiare tutti ad andare a votare, noi dobbiamo dare un segno immediato di fiducia nella partecipazione». Nonostante siano 16 anni che non si raggiunge il quorum? «È arduo, siamo i primi a saperlo, ma ne abbiamo già superate di prove ardue». Si vince facile, come disse di Milano? «L’obiettivo può essere raggiunto, innanzitutto per il merito dei quesiti. Si toccano temi su cui c’è una straordinaria sensibilità. A partire dalla questione nucleare». Berlusconi dice che è un voto inutile, visto che il governo col decreto omnibus ha già bloccato il piano. «Si tratta di un imbroglio, smascherato dalla Cassazione. Nella sentenza c’è scritto …

"È la ricetta elaborata dai pediatri per il dopo-terremoto all´Aquila. Pareti gialle e niente corridoi alla ricerca della scuola perfetta", di Vera Schiavazzi

I colori dell´aula e della mensa? Possono essere un deterrente contro il bullismo ed evitare sprechi di cibo. L´utilizzo di vernici e materiali bio? Tengono lontane le allergie e insegnano agli studenti le buone pratiche ecologiche. Il controllo dei decibel con infissi a prova d´intervallo? Aiutano la concentrazione e migliorano il rendimento scolastico. La scuola perfetta, a misura di studente, esiste. La ricetta per costruirla l´hanno messa nero su bianco gli esperti della Sip, la Società italiana di Pediatria su richiesta degli amministratori dell´Aquila, che dopo il terremoto dell´aprile 2009 dovevano ricostruire interi edifici. «Siamo partiti dalle norme già in vigore – spiega Maria Grazia Sapia, responsabile dell´ambiente per la Sip – per poi integrarle con suggerimenti e indirizzi basati sull´effetto che l´ambiente può avere anche sul comportamento e sul rendimento scolastico». Le sollecitazioni ambientali stimolano non solo vista, udito, tatto e odorato, ma anche recettori meno specifici collocati nella pelle e nella bocca. A lungo termine, se l´ambiente non è “sano”, possono nascere irritabilità, depressione, cefalea, e perfino effetti secondari come assenteismo o conflittualità …

"La virtù contagiosa del dissenso", di Nadia Urbinati

Qualcosa sta probabilmente cambiando nella politica italiana, e un assaggio di questo mutamento lo si è avuto con le elezioni amministrative. Abbiamo già messo in luce la grande novità rappresentata dall´uso dei media online per aggirare il macigno delle reti televisive e del loro silenzio censorio sui problemi e le condizioni della società italiana. Si tratta non soltanto di un mutamento negli strumenti, ma anche nello stile della politica. Alle roboanti e rozze abitudini dei politici a usare la parola come arma di offesa e a praticare il killeraggio sistematico della personalità dell´avversario, a un modo incivile di fare politica al quale questa maggioranza ci aveva abituato, a questi fenomeni di imbarbarimento della comunicazione pubblica i cittadini hanno risposto con una girate di spalle. Preferendo leader che parlano poco e quasi sottovoce, campagne elettorali sobrie e senza teatralità, focalizzate sui contenuti invece che sulle frasi fatte. Mentre i leader della maggioranza riempivano il teatro della politica coi loro faccioni sorridenti a rassicurare del futuro, i cittadini andavano alla ricerca di quei candidati che finalmente parlassero …