Mese: Luglio 2011

Legge sul “fine vita”, Il Pd si mobilita

La Direzione provinciale del Partito democratico ha approvato ieri sera all’unanimità una risoluzione che boccia senz’appello la legge sul “fine vita” approvata alla Camera. “Il provvedimento – si legge nel documento della direzione – risulta invasivo, impedisce di fatto la dichiarazione anticipata di volontà ed espropria il paziente/cittadino della prerogative sancite dalla nostra Costituzione. E’ una legge sbagliata, perché si colloca oltre il limite che un legislatore non avrebbe dovuto varcare e perché consegna ai sanitari e ai giuristi una legge inapplicabile e irragionevole”. La direzione del Pd modenese chiede al gruppo parlamentare democratico “di continuare a lavorare in Senato per contrastare con forza questa legge, ricercando ancora, se possibile, ogni spazio di dialogo coi gruppi e coi singoli affinché prevalgano equilibrio e responsabilità”. Lancia inoltre una campagna di mobilitazione “anche in rapporto con le altre forze politiche, con l’associazionismo diffuso, con le tante personalità che hanno dimostrato sensibilità sulla materia, per animare un confronto più largo oltre gli steccati ideologici”.

"Lo scandalo TG1 nella TV di regime", di Giovanni Valentini

La crisi del Tg 1, crisi di ascolti e di credibilità, ormai non è più un caso che riguarda soltanto la Rai o in generale il sistema televisivo italiano. È uno scandalo di regime. Il paradigma di una crisi più vasta, politica e istituzionale, che corrode lo Stato compromettendone la stabilità e la tenuta. L´agonia di un potere in coma irreversibile, attaccato disperatamente al respiratore artificiale di una tv subalterna e compiacente. C´è un danno emergente e un lucro cessante in questa parabola della maggiore testata televisiva nazionale. Ma anche qui non si tratta solo della Rai. Per l´azienda di viale Mazzini, il danno emergente è rappresentato dal calo progressivo degli ascolti e di conseguenza della raccolta pubblicitaria: “La grande fuga”, la definì già un anno fa in copertina “Il Telespettatore”, mensile dell´Aiart, l´associazione degli utenti cattolici di cui è presidente Luca Borgomeo. Il lucro cessante è la svalutazione di un cespite aziendale, in termini di affidabilità, di autorevolezza e di prestigio. Ed entrambi i fattori favoriscono, naturalmente, la concorrenza privata che fa capo per …

"2011, fuga dagli atenei. Tra sfiducia e tagli il crollo delle iscrizioni", di Maria Grazia Gerina

Dopo il diploma ci si ferma: le matricole sono precipitate in 7 anni con un -9%. Storie di ordinaria esclusione tra la forbice ricchi-poveri e la chimera «borsa». Figlio di un operaio o figlio di un petroliere fa lo stesso», scrive Roger Abravanel, già consulente della McKinsey&Company e ora consigliere del ministro Mariastella Gelmini: quello che conta è il merito. Vallo a raccontare a Girolamo, figlio di un camionista e di una casalinga, nato e cresciuto a Palmi, Calabria. Girolamo ha vent’ anni, è perito informatico e vorrebbe laurearsi. Lo scorso settembre, appena diplomato, si è messo a inseguire la chimera di una borsa di studio e di un alloggio alla Casa dello studente di Cosenza. Alla fine, anche se aveva superato il test a numero chiuso, si è scoraggiato. E non si è più iscritto. Quest’anno ci riproverà, in proprio: «Facendo un po’ il cameriere, unpo’ il meccanico ho messo da parte 700 euro». Per mantenersi all’università da fuori sede, in un anno ce ne vogliono 7mila. Storie di ordinaria esclusione dall’università italiana. Sempre …

"Nessuna finanziaria per queste famiglie?", di Adriano Sofri

L´ISTAT, ieri: i cittadini italiani poveri, cioè che vivono con meno di mille euro al mese per due persone, sono il 13,8 per cento. (In Germania, scriveva una lettrice di Repubblica, la stessa soglia vale per una sola persona). Quasi poveri sono il 7,6 per cento. Più di 8 milioni i primi. Quasi 3 milioni i secondi. Quanto ai “poveri-poveri” – quelli che non hanno il minimo per vivere, quelli poveri da morire e infatti muoiono, o sopravvivono come topi di discarica – sono 3 milioni e 129 mila persone. Poi ci sono quelli a rischio di povertà. Nel complesso, circa un quinto della popolazione. Gli altri stanno tutti bene, grazie. Ora, l´osservazione è: 11 milioni di poveri, e in particolare 3 milioni e 129 mila persone che si trovano al di sotto della soglia “minima necessaria” per “una vita minimamente accettabile”, non sono una causa sufficiente, e anzi urgente, per varare una manovra economica da votare entro la prossima settimana? Non lo sono, evidentemente. Solo a dirlo, come ho appena fatto, si passa per …

Camera dei Deputati – Manovra: dichiarazione di voto di Pier Luigi Bersani

Signor Presidente, la fiducia che il Governo ha posto oggi l’aveva annunciata un mese fa, come aveva già fatto per quarantasei volte prima di questa. Noi abbiamo consentito al Governo, insieme alle altre forze di opposizione, di cambiare i tempi della questione di fiducia, di porla in una settimana invece che nelle solite tre. L’abbiamo fatto per l’Italia aggredita dai mercati, per non aggiungere due settimane di confusione ed una situazione già confusa e drammatica, sapendo che la confusione finisce sempre per scaricarsi sui più deboli. Nei vostri confronti, sia chiaro, la nostra responsabilità si ferma qui. Noi adesso la nostra responsabilità ce la prendiamo davanti agli italiani e diciamo subito che siamo radicalmente «contro» (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Siamo contro la vostra politica economica, se mai ce n’è stata una; siamo contro la vostra conduzione delle cose in sede europea; siamo contro, ancor più fermamente, ai contenuti ingiusti di questa manovra. E diciamo una parola chiara. L’Europa ci conosce, conosce la nostra tradizione di forza europeista e di Governo che non …

"Le Belle Arti vanno in piazza", di Raffaella De Santis

L´arte vuole la laurea. Studenti e professori chiedono la riforma universitaria delle Accademie di Belle Arti e per ottenerla, dopo anni di attese, scelgono di protestare con lo sciopero della fame e scendono in piazza. A dare avvio alla contestazione è l´Accademia di Belle Arti di Roma, da due settimane motore della rivolta. La piazza di fronte all´istituto, nel centro storico della capitale, in via di Ripetta, si è riempita di tende e ombrelloni, un accampamento nel caldo di luglio, in cui gli studenti bivaccano giorno e notte. Possono mangiare massimo sei frutti al giorno e quando la stanchezza si fa sentire si danno il cambio. Saranno pure gli artisti di domani, ma le loro richieste sono molto concrete: questi giovani, insieme ai loro prof, vogliono arrivare a essere riconosciuti studenti universitari a tutti gli effetti, al pari dei loro colleghi europei. «Negli altri paesi, in Europa e negli Stati Uniti, le accademie sono considerate istituti di alta formazione artistica, dai quali si esce laureati», spiega Donatella Landi, artista e docente di Pittura e Video …

Il TAR del Lazio azzera la giunta Alemanno al Comune di Roma

Decisione della seconda sezione, che accoglie i ricorsi di Verdi, Pd, Sel e due consiglieri di Provincia e Regione- A sorpresa, il Tar del Lazio ha annullato venerdì 15 luglio la Giunta del Comune di Roma, per mancato rispetto delle «quote rosa». Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, i quali hanno accolto i ricorsi proposti dai Verdi di Bonelli, dalle consigliere comunali di Roma di Pd e Sel Monica Cirinnà e Maria Gemma Azuni, e dalle consigliere di Parità della Provincia di Roma e della Regione Lazio, Francesca Bagni e Alida Castelli. A sorpresa, il Tar del Lazio ha annullato oggi la Giunta del Comune di Roma guidato , per mancato rispetto delle «quote rosa». Lo hanno deciso i giudici della seconda sezione, presieduti da Luigi Tosti, con dispositivo 6347/11. Il tribunale amministrativo del Lazio ha quindi accolto il ricorso presentato dall’avvocato Gianluigi Pellegrino difensore delle due consigliere (Cirinnà e Azuni) contro la giunta Alemanno che denunciava il mancato rispetto dell’articolo 5 dello Statuto e chiede di assicurare “una …