Giorno: 4 Ottobre 2011

Napolitano: "A Barletta sciagura inaccettabile Ora accertare con rigore le responsabilità", da repubblica.it

Il capo dello Stato esprime solidarietà alle famiglie delle vittime del crollo e torna sulla piaga degli incidenti sul lavoro. Sollecita ancora una volta “a tenere sempre alta la guardia”. Schifani: “Fare chiarezza”. Vendola: “Non si devono accettare queste morti”. La Regione Puglia stanzia 200 mila euro. “L’inaccettabile ripetersi di terribili sciagure, laddove si vive e si lavora, impone l’accertamento rigoroso delle cause e delle responsabilità, e soprattutto l’impegno di tutti, poteri pubblici e soggetti privati, a tenere sempre alta la guardia sulle condizioni di sicurezza delle abitazioni e dei luoghi di lavoro con una costante azione di prevenzione e vigilanza”. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano torna sul tema degli incidenti sul lavoro e lo fa con toni ancora una volta molto duri in un messaggio al sindaco di Barletta, dove ieri quattro operaie e la figlia dei titolari di un maglificio sono morte nel crollo di una palazzina 1. Profondamente colpito dal tragico bilancio della sciagura, Napolitano ha espresso al sindaco Nicola Maffei, “sentimenti di commossa e affettuosa partecipazione al dolore delle famiglie …

"Crolli ripetuti disastri annunciati", di Mario Tozzi

Chi avrà il coraggio di guardare negli occhi i sopravvissuti al crollo di Barletta e i parenti delle vittime? Con quale faccia qualcuno si permetterà ancora di parlare di fatalità o di destino? Mentre si sta ancora scavando a mano, e le cause non sono state messe in luce, una cosa è certa, crolli e cedimenti degli edifici sono una tragica regola sul territorio italiano e non si fa nulla per prevenirli. Ma questo è proprio il momento di insistere, tanto per cominciare perché si vada fino in fondo a quanto testimoniato in quel ventre molle e fatiscente della città della disfida. Cioè che il crollo era annunciato da segnali premonitori pesanti come scricchiolii e allargamento di crepe e fratture. Ma questi crolli sono sempre annunciati, perché spesso causati da interventi mal congegnati o in malafede, figli della bulimia costruttiva del nostro Paese e della speculazione, quando non da piogge torrenziali o frane. Anche qui, dove una parte della comunità cittadina teneva faticosamente in piedi la memoria di quel tragico crollo del 1959, quando 58 …

Scuola, Pd: Gelmini ha mezzi per intervenire su inammissibile obbligatorietà contributi

Ghizzoni: basta tagli, da ministro solo lacrime di coccodrillo. “Il ministro Gelmini, oltre a contestare la prassi che sta trasformando i contributi volontari dei genitori in contributi obbligatori, intervenga sul governo e ponga fine alla situazione finanziaria emergenziale delle scuole italiane”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni replica al ministro dell’istruzione che ha detto che “la trasformazione dei contributi volontari delle famiglie alle scuole in contributi obbligatori rappresenta un atto illegittimo”. “E’ vero – sottolinea Ghizzoni – e lo stiamo dicendo da molto tempo, ma il ministro non può far finta di non sapere che servono sicuramente più controlli, ma soprattutto bisogna garantire alle scuole i fondi per una loro regolare funzionalità. E lo dimostrano i recenti dati della Corte dei conti che certificano che la grande maggioranza delle scuole vanta nei confronti dello Stato un rilevante ammontare di crediti. Stiamo parlando di oltre un miliardo e mezzo, 1.660 milioni di euro per la precisione, soldi anticipati dalle scuole per affrontare l’ordinaria amministrazione (dalla pulizia, alla sicurezza, alle supplenze) e …

Gelmini: Pd, dopo gaffe sul tunnel e incarico di Barbara Berlusconi, Zennaro si dimetta da direzione generale

Domani al question time interrogazione urgente. “Revocare al dott. Massimo Zennaro l’incarico da direttore generale presso il Ministero dell’istruzione – già anomalo in concomitanza con il ruolo di capo ufficio stampa del ministro Gelmini – e che appare oggi inopportuno e incompatibile rispetto al ruolo di consulente che gli è stato offerto da Barbara Berlusconi, secondo quanto riferito da un grande quotidiano”. Lo chiede un’interrogazione urgente del gruppo Pd al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di cui è prima firmataria la capogruppo in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni. “Dopo l’ormai nota “gaffe” relativa al presunto tunnel tra il Cern di Ginevra e il laboratorio dell’INFN ad Assergi, le dimissioni del dott. Massimo Zennaro da capo ufficio stampa del Ministero appaiono un atto dovuto ma resta incomprensibile il suo incarico di Direttore della Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione, incarico che ricopre dal 2009 per designazione del ministro Gelmini. Il gruppo del Pd, con un atto di sindacato ispettivo (n. 5-02216) del dicembre 2009, aveva già messo in dubbio le caratteristiche …

"Da ieri un po’ più chiari", di Marina Sereni

Abbiamo una grande responsabilità, quella di ricostruire il Paese, di liberarlo dalle macerie del berlusconismo. Su questo punto della relazione di Bersani si è registrato, e non poteva che essere così, un largo consenso. Nella società italiana cresce il malessere, l’indignazione, la rabbia per una condizione di insicurezza materiale, per il lavoro che manca, per un sistema pubblico che funziona male, per una politica che appare impotente… Il governo è parte del problema e non della soluzione. È insopportabile leggere ogni giorno che anche le opposizioni sono deboli e incapaci. Non è così, le nostre analisi e le nostre proposte per contrastare la crisi sono oggi divenute oggetto di un dibattito molto più ampio. Ma non possiamo considerarci soddisfatti, non possiamo non cogliere anche i limiti della nostra iniziativa. Non possiamo definirci per vicinanza o distanza dalle proposte della Bce o delle imprese. Serve un progetto che guardi al di là dell’emergenza e che offra una cornice di valori e di obiettivi verso cui tendere. Non più ricchezza materiale ma più equità e una migliore …

"La vita è il costo del tuo lavoro. Lettera a un'operaia che muore", di Edoardo Nesi

ll costo del tuo lavoro è la vita. La tua vita. Sei un’operaia e vai ogni giorno a lavorare in uno scantinato. Lo scantinato è un opificio. Una maglieria. Tu confezioni maglie. Un giorno cominci a sentire strani rumori che non hai mai sentito prima.Sono come dei gemiti, degli scricchiolii. Non vengono dalla strada vicina, o dalle macchine davanti alle quali lavori. Vengono dalle mura del palazzo. Ti chiedi cosa possano voler dire. Non puoi accettare che siano ciò che pensi. Ti dici che forse è normale sentire degli scricchiolii, in un palazzo così vecchio. E continui ad andare a lavorare. Ogni giorno. Ti chiedi se non dovresti parlarne con qualcuno. Coi sindacati, coi vigili. Con la polizia. Coi carabinieri. Ma non lo fai. Ti scordi di farlo. Preferisci scordarti di farlo, forse. Ogni giorno vai avanti, e torni lì, a lavorare. Perché devi. Devi pagare la spesa, i vestiti dei bambini, il mutuo. Continui a lavorare. È quello che fai, che hai sempre fatto. Lavori sepolta in uno scantinato per combattere la concorrenza di …

Boom delle pensioni di anzianità. «I lavoratori statali scappano via», di Marco Ventimiglia

Si vuole una cosa e succede esattamente l’opposto. Con un governo che funziona non dovrebbe mai accadere, specie su un argomento delicatissimo come le pensioni; quando c’è di mezzo l’esecutivo Berlusconi l’esperienza insegna che tutto è possibile, anche se nel caso in questione il pressappochismo rischia di generare ulteriori aggravi sulle malmesse casse dello Stato. Infatti, l’Inpdap ha reso noto ieri che è in corso un autentico boom delle pensioni d’anzianità tra i lavoratori statali. In particolare, nei primi nove mesi sono salite del 34,2%, passando da 39.477 a 52.973. Nel complesso le nuove pensioni sono aumentate del 5,27% passando dalle 71.953 dei primi 9 mesi del 2010 alle 75.743 dei primi nove mesi del 2011, ed a controbilanciare il forte aumento dei trattamenti d’anzianità c’è stato il calo delle pensioni di vecchiaia, di quelle di inabilità e del cosiddetto “part time” (si va in pensione di anzianità ma si continua a lavorare). TIMORI CRESCENTI Quanto all’aumento di persone che hanno lasciato l’amministrazione in età anticipata rispetto alla vecchiaia, la spiegazione sta soprattutto in quanto …