«La scuola non argina più l'ignoranza», di Graziella Priulla *
L’istruzione pubblica sotto la lente d’ingrandimento di una docente. Nel libro di Graziella Priulla, di cui pubblichiamo le conclusioni, è contenuta una grande mole di dati che segnalano il declino di una istituzione. Che cosa vogliamo lasciare all’Italia che verrà? Che cosa il mondo adulto organizzato vuole che sappiano le nuove generazioni, in Lombardia come in Sicilia? E a monte: la cultura riguarda la nostra vita? ha a che fare con il modo di passare le giornate, con la capacità di convivere civilmente? Come convincere i ragazzi che serve? Come gettare un ponte percorribile tra le loro menti e ciò che di meglio l’umanità ha prodotto, senza ingessarsi su modelli di cent’anni fa? Quali saperi restano, quali si sostituiscono?Come conciliare elementi di lungo periodo con elementi la cui utilità è legata a fattori transitori? NESSUN CONFRONTO SERIO Da anni non conosciamo un dibattito serio su quale debba essere la formazione più idonea per giovani che appartengono interamente al XXI secolo. In un contesto di definanziamento selvaggio, di classi superpopolate, di demotivazione e disaffezione dei docenti …