Giorno: 7 Ottobre 2011

Napolitano avvisa "Il governo di tregua fu utile al Paese", di Antonella Rampino

«C’era bisogno di un governo di tregua quando il Presidente Einaudi diede l’incarico a Giuseppe Pella. E anche se ebbe vita breve, fu un’esperienza importante e utile, che segnò il futuro dell’Italia repubblicana». Giorgio Napolitano ha rievocato ieri, in una tappa importante del suo viaggio italiano nel centociquantesimo dell’Unità, a Biella che nel Pantheon nazionale è anzitutto patria di Quintino Sella, il primo governo di transizione della storia repubblicana. Facile sarebbe stato accennare solo all’unico titolare di Via XX settembre che sia mai stato capace di un pareggio di bilancio. E invece, Napolitano scandisce quel richiamo al «governo di tregua», e nel passaggio immediatamente successivo, nel cuore del Nord Ovest largamente governato dalla Lega, quasi grida «di tutto ha bisogno l’Italia fuorché di pregiudizi e divisioni». E i leghisti applaudono, applaudono anche quando il Presidente – reduce da un bagno di folla scandisce che «al Sud si lavora, si fatica, e a volte in maniera bestiale». Oggi, in cima ai pensieri del Presidente ci sono le cinque donne morte di lavoro nero nel crollo di …

Va a tre donne il Nobel per la Pace

Ellen Johnson Sirleaf, presidentessa della Liberia, la sua concittadina Leymah Gbowee, avvocato impegnato per i diritti femminili premiate insieme all’attivista yemenita Tawakkul Karman “per la loro lotta non violenta a favore del processo di costruzione della pace”. IL premio Nobel per la pace 2011 è andato a tre donne: Ellen Johnson Sirleaf, presidentessa della Liberia, Leymah Gbowee, avvocato liberiana e all’attivista yemenita Tawakkul Karman. “Per la loro lotta non violenta a favore della sicurezza delle donne e dei loro diritti verso una partecipazione piena al processo di costruzione della pace”, recita la motivazione del premio. Ellen Johnson Sirleaf, attuale presidente della Liberia e prima donna a rivestire questo incarico nel continente africano, ha ricevuto il riconoscimento insieme alla sua concittadina Leymah Gbowee, attivista pacifista e all’attivista yemenita Karman, che si occupa di diritti delle donne e democrazia nello Yemen, paese negli ultimi mesi in preda a gravi conflitti sociali e politici. Arrivata al potere nel 2005, la “signora di ferro” africana è impegnata nella ricostruzione del suo paese, devastato da 14 anni di guerra civile, …

"Presidi, 975 quesiti sbagliati. Il Pd: concorso da rinviare", di Mariagrazia Gerina

«La capacità di negoziare e promuovere il cambiamento all’interno della scuola dipende dal carisma del dirigente (risposta giusta ndr) o dalla bontà delle relazioni tra i componenti (risposta sbagliata ndr)?». Ecco, il ministero dell’Istruzione ha deciso di mettere gli aspiranti presidi di fronte a quesiti di questo tipo. Chi risponde bene vince un posto da dirigente scolastico. Chi risponde male è fuori. Già ma chi lo dice che una è la risposta giusta e l’altra è quella sbagliata? Dilemmi, appunto. Più che domande scritte per selezionare equamente i candidati migliori. E poi errori veri e propri, refusi, imprecisioni tali da compromettere la comprensione del quesito. Insomma, un pasticcio. L’ennesimo. che si compie alle spalle dei quarantaduemila insegnanti iscritti al concorso per dirigenti scolastici, e degli altri che non hanno neppure potuto presentare la domanda.A pochi giorni dalla prova preselettiva, convocata per il 12 ottobre, viale Trastevere si presenta con la candida ammissione che sui 5663 quesiti, pubblicati nelle scorse settimane per consentire agli aspiranti di esercitarsi in vista del test, ben 975 erano sbagliati. Le …

"Il Cavaliere lancia "Forza Gnocca" così l´ossessione diventa un partito", di Filippo Ceccarelli

Dopo tutto, e con il dovuto sgomento, Forza Gnocca esiste già. Gli storici del futuro avranno modo di raccontare come il signore e padrone di un partito, arrivato al potere in prossimità dei suoi settant´anni, decise non solo di plasmare una classe dirigente femminile a suo uso e consumo. ma anche di offrirla in pasto al suo pubblico come il segno e la prova di un patto inconfessabile fra il sovrano e il suo popolo. Eh, che complicazione! Appunto. E allora, in attesa di sviluppi varrà la pena di far notare che ormai da almeno tre anni, più che intorno alla gnocca, la vita pubblica ruota intorno alla fissazione del presidente Berlusconi per la gnocca. Certo il termine è greve. Nella retorica antica si colloca la sineddoche, cioè la parte per il tutto. Ciò che resta del giornalismo politico ci ha fatto l´abitudine: ai tempi del caso Ruby con altrettanto successo Libero titolò cubitale: «La patata bollente», altra sineddoche. Ma di recente in un´intercettazione il presidente del Consiglio ha parlato più crudamente di «patonza». Così …

"Campione di un tempo passato", di Massimo Gramellini

Dopo una lunga riflessione fra sé e sé (i due amici a cui vuole più bene), il presidente del Consiglio ha finalmente colto l’essenza del caso italiano, il motore primo della crisi politica in cui ci stiamo avvitando. Si tratta del nome del suo partito. Non il declino fisico del capo, la mediocrità dei sottoposti e l’incapacità congenita di mantenere le promesse e riformare un sistema giurassico e corrotto. Nella sua testa di pubblicitario il problema non sono mai le cose, ma le etichette. Checché ne dicano i mercati, gli imprenditori e gli elettori (compresi i suoi), la vita in Italia sarebbe ancora un’immensa pasticceria e lui l’uomo più popolare del globo, se solo il Pdl si chiamasse in un altro modo. Ne consegue che la via d’uscita non può essere un banale decreto per la crescita, ma la ricerca di un nome più simpatico. A un capannello di ridanciani clientes che gli rinfrescavano l’ego in Parlamento, il primo ministro ha proposto «Forza Gnocca» («Go pussy», sul sito della Cnn): elegante come certe cene. Rimangono …

"La rivolta non-violenta", di Guido Carandini

Le proteste contro un futuro che promette disoccupazione e quindi mancanza di redditi per creare una famiglia, per disporre di un´abitazione, per fare progetti di studio e di iniziative che offrano prospettive di avanzamento, diventano sempre più spesso delle “rivolte non-violente”, una nuova forma di protesta di massa dei giovani riuniti nelle piazze contro l´impotenza della politica scavalcata o sottomessa dal capitale globale. E la generale sfiducia nei partiti può tradursi, di riflesso, anche nella convinzione della inutilità del voto quale strumento di partecipazione collettiva alle decisioni di chi governa e di chi guida l´economia. Secondo le ultime proiezioni i non-votanti italiani supereranno il trenta per cento, costituendo il futuro maggiore partito del nostro Paese. Questo nuovo fenomeno della protesta che diventa rivolta di massa non-violenta si sta diffondendo nel mondo del capitalismo maturo dal Sud-est asiatico all´Europa, fino a raggiungere Wall Street, passando da Nuova Delhi a Madrid, da Tel Aviv a Roma e a New York, con i cortei e le manifestazioni degli “indignati” per la corruzione, l´impotenza delle democrazie e le colpe …

Storia di ordinario squallore

Berlusconi vorrebbe chiamare il Pdl: “Forza Gnocca” e un deputato leghista dice in Aula a Lucia Codurelli del PD: “…fatti scopare”. Bindi: “Non più farsa, ma tragedia”. Finocchiaro: “Che schifo. Insieme con la Padania è questa la visione che hanno del Paese”. Mentre il Paese è dilaniato da una crisi economica profonda e radicata, con tassi di disoccupazione giovanile vertiginosi e valutazioni di agenzie di rating negative, il Parlamento italiano oggi si è rivelato un vero treatrino, dove sono entrati in scena volgarità e squallore. Il presidente del consiglio, interpellato dai giornalisti in Transatlantico, su quale potrebbe essere un nuovo nome per il Pdl ha risposto mostrando tutta l’impalcatura dentaria: “Il Popolo delle libertà non è più “nel cuore degli elettori”…mi dicono che il nome che avrebbe maggiore successo sarebbe Forza Gnocca!”. “E’ una cosa desolante…Mi viene in mente che in queste ore stanno facendo i funerali delle cinque donne morte a Barletta”, ha commentato lapidario e con grande amarezza il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani. Ebbene è ormai chiaro che Berlusconi cerca di …