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Contrordine, gli esami di terza media non cambiano. Il ministero: "Non c'è più tempo per le modifiche", di Salvo Intravaia

La Gelmini aveva detto di voler di ridurre le prove, ma ora una circolare riconferma tutte le vecchie regole per i 600 mila studenti che frequentano l’ultimo anno della scuole di primo grado. Lo stesso destino sembra riservato anche alla maturità. Nessuna novità per il 2012 agli esami di terza media e di maturità. I 600 mila studenti che frequentano il terzo anno delle scuole secondarie di primo grado affronteranno gli esami finali con le stesse prove svolte finora dai compagni degli anni precedenti. Le novità annunciate dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini nel corso di un’intervista a Repubblica saranno rinviate, nella migliore delle ipotesi, al 2013, quando il governo sarà cambiato. A confermarlo una circolare emanata ieri da viale Trastevere, che detta le regole sugli “sull’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione” per l’anno scolastico 2011/2012.

Per il prossimo anno, la prova nazionale Invalsi avrà per oggetto “le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti in italiano e matematica. Le conoscenze e le abilità verranno valutate con riferimento agli obiettivi di apprendimento previsti per tali insegnamenti dalle Indicazioni per il curricolo al termine del primo ciclo di istruzione”. Insomma, nessuna novità rispetto al passato. Stesso discorso per le altre discipline. “Le istituzioni scolastiche – continua la circolare – potranno, così, cominciare sin da ora a preparare gli studenti ad affrontare il complesso delle prove che costituiscono l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione”.

“Al riguardo – spiega – si richiamano integralmente le istruzioni impartite con la C. M. n. 49 del 20 maggio 2010 e con la C.
M. n. 46 del 26 maggio 2011, che devono, pertanto, intendersi confermate anche per il corrente anno scolastico”. Cioè, le stesse disposizioni che hanno dettato le regole per gli esami del 2011. La prova nazionale Invalsi si svolgerà contemporaneamente in tutte le scuole d’Italia lunedì il 18 giugno. Qualche giorno prima, o successivamente, si svolgeranno le prove scritte di Italiano, Matematica e Inglese, cui potrebbe aggiungersi anche quella di seconda lingua straniera: in tutto sei scritti. L’esame si concluderà con il tradizionale colloquio su tutte le discipline. Ma nel 2013 le regole potrebbero cambiare.

“È opportuno evidenziare – conclude la nota ministeriale – che questo ministero procederà, in sede di revisione del regolamento di valutazione degli studenti ad una revisione complessiva dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Ciò con l’obiettivo di ridurre il numero di prove sostenute dagli studenti, ferma restando la finalità dell’esame che consiste nella verifica della maturazione complessiva degli alunni e del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni per il curricolo”. E, contrariamente a quanto annunciato, non ci sono novità in vista neppure per gli esami di maturità.

La ministra aveva parlato di sostituire la terza prova d’esame – il quizzone su 5 discipline dell’ultimo anno predisposto dalla stessa commissione la mattina stessa della prova – con una prova standardizzata come quella formulata dall’Invalsi per gli esami di terza media. Ma per fare questo tipo di operazione, anche su un campione di classi ridotto, occorre un lavoro di predisposizione dei quesiti che dura almeno un paio d’anni e che, al momento, nessuno ha avviato. Pertanto, anche gli oltre 500 mila studenti dell’ultimo anno delle superiori potranno dormire sonni tranquilli, almeno per quanto riguarda la forma dell’esame, che si svolgerà secondo le consuete modalità: tre prove scritte e un colloquio.

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